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Sean guardò l'uomo davanti a sé.

-Contento, ora?- Sibilò. -Pensavo fossi meno bastardo.-

L'altro emise una risata effemminata. -Io sono nato bastardo, tesoro. E tu hai preso la decisione giusta, lasciando fuori da questa storia il pivello.-

-Non ho ancora capito se la tua è una vendetta su di me, o su Raph...-

-Ti lascerò nel dubbio...-

-Cosa ti è successo Jo? Una volta non eri cosi. Siamo cresciuti insieme...-

L'altro scosse la testa. -No! Voi siete cresciuti come una bella famiglia felice. Io ero nessuno. Ero uno che veniva alla stessa vostra scuola, ero poco controllato, e nessuno chiedeva dei miei. Nessuno si preoccupava di che problemi ci fossero in casa mia! La vostra cerchia era chiusa. E ora sto prendendo qualche soddisfazione.-

Sean scosse la testa guardando l'altro con pena. -Mi dispiace tu abbia tanti problemi. Ci sono persone che ti ascoltano, e che possono curarti...-

L'altro sembrò sorpreso da quelle parole. E il suo volto divenne furioso. -Io non sono pazzo!-

-A no? Come lo chiameresti tu uno, che dopo decenni, si vuol vendicare su persone che non centrano?-

-Ci vedremo presto... Sean.-

-Tieni fuori da questa storia tutti gli altri. Se dici che tu sei vendicativo, io lo sono di più! E arriverei ad ucciderti, se venissi a sapere che stai dando quelle informazioni sulle squadre in rete...-

Jo strinse gli occhi fissando l'altro. Poi fece un lieve gesto con il capo. -Se vuoi finirci di mezzo solo tu, va bene. Sarai il mio giocattolino.-

Sean non gli rispose. Lo guardò mentre si avvicinava e si abbassava davanti a lui, in ginocchio. E chiuse gli occhi: non voleva vedere. Anche se con abili mosse lo aveva liberato dai pantaloni e dagli slip, il suo membro, per fortuna, aveva deciso di non collaborare.

Né le mani, né la bocca di Jo riuscirono a fare nulla.

L'altro ringhiò alzandosi e andandosene, sbattendo la porta.

Si sistemò gli abiti, poi attese.

Qualche minuto dopo, entrò nell'ufficio un altro ragazzo del Night.

-Allora?- Chiese stanco.

-Abbiamo registrato tutto... Sei proprio sicuro che non vuoi farlo sapere alle squadre? Lo farebbero sparire...-

Sean emise un sospiro. -Le informazioni che ha sono troppo importanti. Sa i nomi di tutti gli agenti IGSI che lavorano nella squadra Talisman. Sei l'unico che non conosce. E quindi l'unico a cui ho potuto chiedere una mano...-

-Solo perché sono cresciuto in Russia, e la scuola per figli della Talisman lì non c'è...-

Markel era figlio adottivo di alcuni membri russi della Talisman, Vassily e Dimitriy. Anche se spesso erano passati inosservati, loro c'erano sempre stati. Avevano istruito il loro figlio come un militare e ora, lo era a tutti gli effetti. Faceva parte della squadra russa, sotto altro nome.

Sean, dopo aver visto le liste che Jo gli aveva messo sotto il naso, aveva contattato l'unico che non vi risultava e poi, aveva chiamato l'agenzia su cui si appoggiavano ogni tanto quelli della Talisman.

Honey gli aveva fornito una squadra, per riuscire a capire dove, quello stronzo, aveva nascosto quei maledetti dati.

Drew cercava di capire cosa gli fosse successo, per farlo rimettere insieme con il figlio. Ma non poteva capire, anche se con Honey stavano cercando di farglielo sapere.

Lui amava Raph, ma Jo voleva rovinare la vita a tutti. Era riuscito a farsi prendere di mira, giocando con la psiche dell'altro, ma il suo fisico non poteva mentire. E il tempo passato con quel tira e molla che gli faceva Jo, lo provava. Sopratutto perché aveva dovuto allontanare Raph, mentre l'unica cosa che voleva era lui.

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Augy guardò Hariq, preoccupato.

Il compagno lo fissò. -Hai avuto un altro presentimento?-

Augy annuì. -Da come ha parlato Raph riguardo a Sean... Non so. C'è qualcosa che non mi torna...-

Hariq si mise seduto vicino a lui, attendendo che mettesse in parole le sue sensazioni istintive.

Hon era logica e calcoli, su ogni cosa. Augy era l'esatto opposto, istinto e pochi momenti ragionati.

-Secondo Raph, Sean gli ha dato delle scuse poco veritiere. È giovane ed ingenuo, si lascia prendere spesso dal cuore, quindi non vede alcune cose. A istinto, io direi che Sean lo abbia allontanato apposta.-

-Chiama Hon...- sussurrò, posandogli in mano un telefono usa e getta.

Augustin *Investigation Agency 2*Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora