Scusate l'attesa ma sono sta parecchio impegnata per le vacanze natalizie, adesso torno puntuale come sempre, cheers <3
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Niente mi aveva reso più nervoso che l'ultima sentenza di Blitzen: quella di portarmi da uno specialista. Lui aveva contatti strani, era presente in qualsiasi gruppo strambo e bislacco che esistesse, non oso immaginare che tipo di specialista conosca. Qualche sessuologo che si spaccia per tale, oppure qualche monaco Shàolínquán che sarebbe pronto a prendi a pugni nei genitali. Tutto era impossibile, ormai lo avevo appurato e accettato, ma non ero nella condizione di affrontare una di queste ipotesi. Seguivo Hearthstone che si preparava per tutto il salotto cercando di dissuaderlo o di aiutarmi.
«Ti prego, Hearth» lo supplicai congiungendo le mani e agitandole.
«Non ti voglio sentire, Magnus.» mi comunicò lui facendo crollare le spalle.
«Tu non puoi sentire, Hearth!» Affermai aggrottando le sopracciglia.
«Adesso non posso nemmeno usare i modi di dire?» affermò sospirando «È quello che ti meriti, adesso scendiamo e andiamo dallo specialista, sei stato un idiota, scemo ed incosciente, ti ho insegnato meglio di così» continuò agitando istericamente le mani mentre formulava le frasi, che equivaleva ad urli nella mia testa, non sono qui per decifrare i toni di voce in base al linguaggio del corpo del mio amico sordo.
«Nessuno merita una punizione del genere!» affermai disperato «Mi hai insegnato di meglio? Mica sei mio padre!»
«Ti aspetto sotto in macchina con Blitz» disse ignorandomi e uscendo di casa.
Sbuffai ed entrai in camera per vestirmi. Non ho avuto molto tempo per riflettere di quanto sia stato stupido ed incosciente, proprio come affermava Hearth. Ma cosa mi salta in mente, non sono un buon amico oppure una brava persona in generale. Questo non faceva che ricordarmi che in questo mondo le brave persone non esistono, non importa quanto tu ti sforzi per essere migliore della società, rimani comunque condizionato da essa... E ti scopi le tue amiche. DIO CHE STUPIDO! Emisi un rantolo arrabbiato e guardai il mio letto disfatto e sospirai chiudendo gli occhi. Sentii un suono intermittente di un clacson, il clacson della mia macchina. Scesi di corsa le scale uscendo quasi sfondando la porta quando vidi Blitz che stava sistemando il sedile e lo specchietto.
«Scendi dalla macchina Blitzen!» affermai aprendo la portiera.
«Quando ti fiderai di me! Sono capace di guidare» disse mettendosi la cintura.
«Non hai la patente!» ribattei premendo il pulsante per slacciargli la cintura.
«Si che ce l'ho la patente, quante volte te lo devo dire!» replicò sbuffando.
Guardai Hearth per cercare aiuto, ma stava seduto nel posto del passeggero con il cellulare in mano e un sorriso sulla faccia, probabilmente ci stava ignorando volontariamente, come giusto che sia, è uno spreco di tempo aiutare gli amici in difficoltà.
«La patente che hanno stampato quel gruppo di bikers di mezza età, non è una patente collaudata dallo stato Americano!» Dissi buttando gli occhi al cielo «Con quale criterio ti hanno dato quella patente falsa!»
«In base alla fiducia e la dedizione!» rispose come se dovessi saperlo «Qualità che dovresti avere anche tu nei miei confronti perché siamo amici!»
«Il codice della strada non è stato scritto in base alla fiducia e la dedizione, Blitzen!» spiegai esasperato.
«Va bene, scendo, ma la prossima volta ti dimostrerò che so guidare!» disse lui saltando giù dal posto del guidatore
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Ho dato uno scopo alla mia vita: l'amore (Fierrochase)
FanfictionAU (collegata universalmente alla mia storia "La cura di ogni mio tormento, solangelo"). Dove Magnus è un universitario stressato che si affaccia al mondo degli affetti e vive una profonda amicizia che non aveva mai provato e trovato, e si affaccerà...