Capitolo 27.

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Io ed Harry tornammo a casa, eravamo mano per mano, e lui non volle lasciarmela per un secondo, per paura che potessi scappare di nuovo, ma non l'avrei fatto.
Appena rientrati, mi baciò appoggiandomi contro il muro, stringendomi forte a se, dopo mi tolse la maglia e mi bació anche il petto. Tolsi la maglia anche a lui, proseguii a baciarlo, palpandogli il di dietro, e lui ricambió sfilandomi i pantaloni , toccandomi da sopra i boxer, tolsi i pantaloni anche a lui, i nostri abiti erano sparsi per tutto il corridoio, lo presi per mano e lo portai nel bagno, volevo farlo sotto la doccia.
Aprii l'acqua e nel frattempo che si scaldasse, mi tolsi i boxer, e li sfilai anche a lui, poi lo baciai, e lo stinsi, le nostre erezioni erano a contatto.
Quando i vetri iniziarono ad appannarsi capii che l'acqua si era risaldata ,così lo presi per mano ed entrammo nella doccia.
Mi divertii a insaponare i suoi morbidi ricci, era tenero.
Dopo qualche minuto di baci appassionati, iniziai a toccarlo facendolo impazzire.
HARRY'S PROV.
Mi stava facendo vedere le stelle. Avevo voglia di farlo con lui, così presi il suo viso fra le mani, facendo incrociare i nostri occhi.
"Lou."
"Si amore?"
"Voglio fare l'amore con te."
Lou prese a baciarmi e stringermi.
"Vado a prendere il preservativo."
Dissi un po' imbarazzato, si era capito che volevo fare l'attivo?
"Ah... Si." Rispose poco convinto.
"Tocca a me." Dissi divertito. Uscii dalla doccia, mi asciugai velocemente poi andai in camera e frugai nel cassetto. Quando lo trovai tornai da Lou.
Rientrato nella stanza glielo sventolai davanti agli occhi, facendolo rodere.
"Pronto?" Aggiunsi.
Mi rispose con un sorriso alquanto imbarazzato.
Entrai nella doccia e mi infilai il preservativo.
Entrai piano piano dentro di lui, e man mano lo sentii genere , fra un mix di dolore e goduria, dopo averlo fatto abituare alla mia presenza, provai ad aumentare di poco la velocità.
"Oh Harry." Urló esasperato.
Io aumentai ancora.
"Harr-OH' Urló sempre più convinto.
Venni quasi dentro di lui. Era stato meraviglioso farlo col ragazzo che amo. Non desideravo altro che lui.
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LOUIS'S PROV:
Il mattino seguente mi svegliai alle 10:05. Provai ad alzarmi, ma un dolore al sedere mi fece riaccomodare sul letto immediatamente.
"Aia cazzo."
Urlai così forte che svegliai Harry, e divertito dalla scena cominció a ridere, con tono ancora assonnato.
"Non c'è niente da ridere." Replicai, quasi divertito.
"Ridi ridi che poi rido io." Aggiunsi, avendo già in mente il modo in cui fargliela pagare.
"No." Protestó.
"Oh si." Ribattei.
"Pff."
Sopportando il dolore al fondoschiena andai in cucina per preparare la colazione, fin quando , al dolore al fondoschiena si aggiunse il solito al petto, che mi fece distendere sul pavimento, e mi appoggiai sulla prima parete a disposizione.
"Harry." Urlai con quella poca forza che avevo. Sentii i passi veloci di Harry venire verso di me.
"Amore che succede?" Urló preoccupato.
"Stai tranquillo andrà tutto bene." Aggiunse, mentre ormai era già scoppiato a piangere. Chiamó un ambulanza.
"Ti amo Har.."
-
HARRY'S PROV:
Erano le ultime parole che disse in quel momento, poi si lasció andare, chiuse gli occhi, e si accasció.
L'ambulanza arrivó dopo 6 minuti ,portarono via Louis sulla barella, e mi dissero che avrei dovuto aspettare qui, e che sarei dovuto andare all'ospedale più tardi, ma io insistetti per andare con loro, e riuscii a convincerli.
Nel frattempo chiamai Niall,Zayn, e Liam che erano ormai i miei migliori amici.
"Louis si é sentito di nuovo male, venite in ospedale presto." Dissi singhiozzando, non dovevo piangere, però vedere il mio Lou in quelle condizioni mi distruggeva.
Aspettai per 10 minuti fuori nella sala d'attesa, e non appena vidi il dottore che si occupava di Louis lo fermai per chiedergli informazioni.
"Come sta dottore?"
"Si riprenderà." Quella notizia mi diede sollievo, mi alzai per esultare, e in lontananza vidi i miei migliori amici correre verso di me, gli andai incontro.
"Ha detto che c'è la farà." Urlai felice.
"Te lo avevo detto, andrà tutto bene." Rispose Liam.
"Signor Tomlinson." Mi disse il medico.
"Non sono ancora il signor Tomlinson ma fa lo stesso. Mi dica." Il dottore non aveva una gran bella espressione.
"Quello che è successo al suo ragazzo per fortuna non è grave. Però adesso è in coma. E non sappiamo quando si risveglierà. Ma si risveglierà glielo assicuro."
Io abbassai lo sguardo sul pavimento, chiusi gli occhi, per non far uscire le lacrime, dovevo essere forte. Ma non servì a nulla, le lacrime iniziarono a colare, una dopo l'altra.
"Posso vederlo?" Dissi con voce tremolante.
"Certo, mi segua."
Entrai, e lo vidi. Era un angelo, aveva il viso rilassato, era splendido. Chiesi al dottore di lasciarmi solo con lui, presi una sedia e mi sedetti accanto a lui, e gli strinsi la mano, il suo corpo era pieno di flebo, il suo respiro era regolare, la sua bocca era semiaperta. Mi avvicinai al suo viso per baciare quelle labbra sottili che io amavo tanto, come ogni sua cosa d'altronde.
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Il mattino seguente ancora si svegliava. I ragazzi mi avevano proposto di rimanere lì con me, ma non accettai, gli permisi di tornare a casa, se avevo bisogno li avrei chiamati io, ma non mi davano ascolto, rimanevano con me il pomeriggio.
I giorni seguenti li passai seduto accanto a lui, mi alzavo solo per andare in bagno e ogni tanto stuzzicare qualcosa, io , io che amavo il cibo, in quel momento odiavo anche quello.
Quante volte Niall mi portava del cibo dal Nando's ma io non ne mangiai neanche un po'.
Quando arrivava la notte mi mettevo a scrivere. Per sfogarmi.
'Sono passati 3 giorni da quando Louis è in coma. E non sono mai stato peggio in vita mia. Mi manca la sua risata, mi manca non potermi perdere nei suoi occhi blu. Mi manca non poter vederlo sorridere.'

'Sono passati 4 giorni da quando Louis è in coma, vederlo così mi distrugge. Non mangio e non parlo con nessuno. Parlo solo con lui, anche se non può sentirmi.'

'Sono passati 5 giorni da quando Louis è in coma, ieri gli ho detto che lo amavo, e lui mi ha sorriso, ma non mi ha risposto. Glielo ripetuto tante volte sperando che mi sentisse ancora, ma non è successo.'

"Sono passati 6 giorni da quando Louis è in coma, e senza di lui mi sento sempre più vuoto, ho perso 2 chili, dato che non mangio, i medici vogliono tenermi d'occhio anche a me, vogliono mandarmi da uno psicologo, dice che parlare con qualcuno mi farebbe bene, ma niente oltre Louis può farmi stare bene.'

'Sono passati 7 giorni da quando Louis è in coma, oggi sono andato al nostro parco, e ho incontrato quel marocchino che ci aveva venduto la rosa quel giorno, quanti ricordi, e oggi ho acquistato tutte le rose che aveva per portarle a Louis.'

'Sono passati 8 giorni da quando Louis è in coma, per fortuna sta dando segni di vita, fin ora ha detto solo 'si' , non so cosa voglia dire, i medici dicono solo che é perché sta sognando, ma non è cosciente.'

''Sono passati 9 giorni da quando 'Louis sta in coma e..'
"Harry, amore. Sono qui." Era la sua voce. Ogni sera piangevo mentre scrivevo, ma non appena sentii la sua voce, alzai lo sguardo , poggiai il diario e la penna sul comodino, e avvicinai il mio viso al suo,facendo sì che i miei occhi ormai colmi di lacrime, guardassero i suoi ancora socchiusi, privi di espressione.
"Non piang-ere ti prego. Sono qui."
Piansi ancora di più, un po' perché lo amavo, ero un mix di gioia perché si era svegliato, paura che non potesse farcela, paura che non potesse guarire.
Mi asciugai le lacrime, solo per lui, e provai a smettere di piangere.
"Dottore dottore si è svegliato."
"Le dispiace abbandonare la stanza?" Mi chiese il dottore.
"Perché?" Chiesi, confuso.
"Le faremo sapere dopo." E intanto mi accompagnó all'uscita.
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Il giorno dopo andai a parlare con i medici e mi dissero che la cura sperimentale stava funzionando, che il tumore non era aumentato, e anche che non era un tumore maligno.
"Quindi mi sta dicendo che c'è la farà? Che il tumore se ne andrà?"
"Molto probabilmente si, se va tutto bene. Lo spero. Ora se non le dispiace, ho tanto lavoro di cui occuparmi, arrivederci, e torni a casa. Non ha importanza che lei stia qui tutto il giorno."
"Lui ha bisogno di me non lo lascerò un minuto da solo."
"Non é come prima, non può passare intere giornate nella sua stanza, perché dovrà sottoporsi a varie cure, in diverse sale, mi ascolti. Torni a casa, venga solo durante l'orario di visita. Arrivederci."

And i'd marry You Harry.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora