Ore 7:44
LOUIS:
Mi svegliai presto perché avevo una visita all'ospedale, per il tumore, il mio morale era triste perché avevo paura fosse aumentato e che potevo morire da un momento all'altro , mi ero goduto questo periodo abbastanza bene, senza pensieri, senza pensarci, ma ora era giunto il momento di tornare alla realtà. Io avevo un tumore, leggero, ma non ero comunque del tutto fuori pericolo, avevo preso questa situazione troppo alla leggera.
Rimasi seduto sul letto, a riflettere, poi mi voltai verso Harry che era ancora perso nel suo sonno, e non si era accorto che mi ero svegliato. Nella mia mente mi chiedevo se fosse meglio svegliarlo e farlo venire con me, o lasciarlo dormire in modo da non farlo preoccupare. Penso però che la sua presenza possa darmi forza.
Riflettei e agii d'istinto, lo lasciai dormire, fuori dalle preoccupazioni e problemi, stavo per alzarmi fin quando suonó una sveglia che non era la mia, mi voltai per controllare ed era quella di Harry.
Notai attentamente la scena, si era svegliato, e stava per dire qualcosa ma prima si stropicció gli occhi.
"Pensavi che ti avrei lasciato andare da solo?" Disse con tono ancora assonnato.
"Ma.." Cercai di dire qualcosa ma mi interruppe.
"Sono arrabbiato con te Louis." Proseguì con tono serio.
"Perch..." Tentai per la seconda volta di parlare ma mi interruppe di nuovo.
"Devi smetterla a nascondermi le cose." Si bloccò qualche secondo, si alzò dal letto e comincio a fare avanti e dietro per la stanza. Lo conosco, quando faceva così è perché era nervoso.
"Louis io l'ho scoperto per caso che tu oggi avevi una visita per il tuo tumore."
Si fermó per guardarmi negli occhi in modo alquanto deluso.
"Se non l'avessi scoperto io tu saresti andato da solo. Non è la prima volta che mi lasci all'oscuro delle tue cose, devi smetterla, qualunque cosa, brutta o bella che sia tu devi dirmela. Io sono qua per te. Non ti lascerò mai, voglio aiutarti e starti vicino nei momenti più difficili."
Fece un lungo respiro , poi:
"Ma tu non me lo permetti, mi nascondi le cose perché sei convinto che c'è la farai da solo, non vuoi farmi preoccupare e lo apprezzo. Ma non mi importa io voglio sapere tutto, sono stanco del tuo comportamento. Io ti conosco, vuoi auto convincerti che c'è la farai da solo, ma non è così. Tu sei debole. E io sono qua, voglio essere la tua forza."
Io rimasi impassibile, e gli occhi mi bruciavano, le lacrime cominciarono a scendere sul mio viso caldo ,pieno di tristezza e delusione di me stesso.
Harry si avvicinò e prese il mio viso fra le mani, facendo incastrare i nostri occhi.
"Promettimi che mi dirai tutto. Sia le cose belle che brutte. Non avere paura amore mio."
Io annui col capo, poi abbassai nuovamente la testa verso il pavimento, e chiusi gli occhi per trattenere le lacrime, ma lui si avvicinò sempre di più al mio viso, fino a far stare le nostre labbra ad un millimetro di distanza. Sentivo il suo calore, il suo respiro, le sue labbra sfioravano le mie, ma non si toccavano ancora del tutto. Respiravo il suo respiro, fin quando io cinsi le braccia intorno al suo collo e feci scontrare le nostre labbra in un bacio profondo e pieno di emozioni, Dio mio quanto lo amavo.Passarono svariati minuti, poi entrambi andammo a prepararci per andare in ospedale.
Ore 8:30
Fortunatamente l'ospedale era vicino casa, quindi decidemmo di andare a piedi, la mia mano era intrecciata alla sua, andavamo in giro senza nasconderci, non ci vergognavamo di noi.
L'appuntamento col medico era alle 9:00.
Una volta arrivati ed entrati nel suo studio, ci volle qualche secondo prima che il medico disse qualcosa.
"Buongiorno." Disse.
"Buongiorno a lei." Ricambimmo il saluto.
"Lei poco tempo fa ha fatto un nuovo esame, e oggi saprà il risultato signor Tomlinson."
"Non mi chiami Signor Tomlinson, mi fa sentire vecchio." Dissi per sdrammatizzare.
Il dottore accennó un sorriso di gradimento.
"Louis , mi chiami Louis." Aggiunsi.
"Louis, bene. Il suo esame non riporta nuove stille di cancro."
Io cominciai ad esultare, e cominciai a sorridere , soddisfatto.
"Ma non riporta neanche miglioramenti." Aggiunse, facendo crollare la mia felicità, soddisfazione.
Il mio viso si incenerì al momento, e mi voltai verso Harry che aveva gli occhi sbarrati, ma non appena mi girai verso di lui, cercó di assumere un aria rilassata, ma non sempre sapeva fingere, quasi mai. Lui notó che io sapevo che stava fingendo, così mi sorrise e mi strinse la mano.
"Louis il suo non è un caso alquanto grave, ma è anche un po' particolare.."
"In che senso?"
"Nel senso che momentaneamente non sta riportando degli aumenti, ma neanche delle diminuzioni. Rimane così, invariabile. Pare che questa cura non stia funzionando , e dobbiamo trovarne un'altra affinché riusciremo a farlo diminuire fino a farlo sparire."
"Lei pensa che riuscirà a trovarla?" Disse Harry con tono preoccupato.
"Non le posso assicurare nulla.. Vi dico solamente che farò il possibile. Vi accenno una cosa però. È possibile che dobbiate spostarvi in un'altra città per fare questa nuova cura, alla quale dovremo ancora lavorare."
"Non importa." Rispose Harry.
"Andrò anche in capo al mondo per lui. Dottore."
Io sorrisi spontaneamente, e strinsi ancora di più la sua mano fredda.
"Grazie dottore."
"Arrivederci. Arrivederci Signor Tom... Eeee, Louis. Scusa."
Mi misi a ridere e uscii dallo studio.
Sinceramente non riuscii a capire se stavo bene o male in quel momento.
Durante il ritorno a casa fu il silenzio a trionfare, dato che c'è ne fu per ben 10 minuti.
Ore 10:45
"Andrà tutto bene, te lo prometto." Disse Harry mettendo fine a quel silenzio , quella barriera di ghiaccio.
Poi afferró la mia mano, e mi guidó in una strada che non era quella di casa.
"Dove mi porti?"
"È una sorpresa." Rispose abbozzando un sorriso malizioso.
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Camminammo per mezz'ora , fino quando ci ritrovammo davanti ad una pizzera.
"Aspettami qua." Disse.
5 minuti dopo uscì con una busta colma di 2 pizze al piatto da portare via, e due lattine di birra.
"Andiamo." Aggiunse.
Camminammo per altri 20 minuti, finché ci ritrovammo in un posto bellissimo ma sperduto. C'eravamo solo noi ,il mare e una casetta di legno abbandonata.
Entrammo in quella casetta, che non era in pessime condizioni, bensì il contrario.
Harry poggió la busta su un tavolo, poi mi invitó ad uscire fuori dalla casetta e passeggiare sul mare.
"Sai, ti ho portato qui perché ho pensato che questo posto potresse piacerti."
"Hai indovinato." Dissi sorridendo.
"Rientriamo che fa freddino." Rispose.
"Freddino." Dissi imitandolo.
"Scemo." Rispose dandomi una leggera gomitata sul fianco.
"Aii."
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Ci sedemmo su quel divano e cominciammo a mangiare.
Quel posto era carino e accogliente per essere una casetta abbandonata, più che casetta era una baita.
Finito di mangiare ci mettemmo accoccolati su quel divano, e rimanemmo così per vari minuti.
HARRY'S PROV:
Lou era sopra di me, aveva la testa sopra al mio petto.
"Sento i battiti del tuo cuore, è una cosa bellissima." Disse Lou.
"Sono per te." Risposi.
Lou non rispose, ma venne a baciarmi, profondamente.
Invertii le posizioni e quindi mi misi a cavalcioni su di lui, e cominciai a liberarlo di tutti i vestiti, partendo dalla maglietta, poi dai pantaloni , e infine, i boxer.
Una volta che lui fece lo stesso con me, eravamo entrambi completamente nudi.
Mi sdraiai su di lui, e lo baciai.
Le nostre erezioni erano a contatto , e man mano si indurirono.
Dopo vari minuti di baci feci scendere la mia mano sul suo membro, lo massaggiai per un po' dopo di che infilai un dito nella sua apertura, lo sentivo rabbrividire, sentivo il battito del suo cuore accelerare, e il suo respiro affannarsi.
Quando vidi i suoi muscoli rilassarsi, infilai un altro dito, e applicai dei movimenti lenti.
Pochi minuti dopo, entrai dentro di lui, lentamente, lo sentivo ansimare, proseguii sempre con cautela , cercavo di controllarmi, il mio intento era quello di sfondarlo ma sapevo benissimo che gli avrei fatto male così feci piano, per un bel po' , dopo essersi abituato aumentai sempre di più la velocità. Lui inizió a toccarsi da solo , e stavamo entrambi per arrivare ma io non riuscivo a fermarmi, ero troppo preso da lui, così vennimmo quasi nello stesso momento. Io dentro di lui, e lui venne un po' sul suo petto e un po' sul mio.
Eravamo esausti, ma soddisfatti.
"Wow!" Disse Lou, passandosi una mano fra i capelli, era sudato e anche io lo ero.
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Ore 18:00
LOUIS:
Eravamo tornati a casa, mentre Harry era sotto la doccia io chiamai Niall.
"Ehi campione." Rispose pochi secondi dopo.
"Nì."
"Come va?"
"Stamattina sono stato in ospedale."
"E cosa hanno detto?"
"Che non ci sono aumenti."
"Oddio Lou te lo avevo detto che sarebbe andato tutto bene, devi darmi ascolt..."
"Ma neanche diminuzioni. Rimane così. E il dottore dice che dovrebbe diminuire per poi sparire completamente, ma questa cura non lo permette, così dovrò aspettare che trovino un'altra cura, e magari anche in un'altra città."
"Oh..dai che andrà bene, vedrai.
Comunque dopo cosa avete fatto tu ed Harry?"
"Siamo stati in spiaggia in una casa abbandonata a mangiare pizza e birra."
"Pizzaaa buonaaa. E poi?"
Io mi passai una mano fra i capelli, non sapevo cosa rispondere.
"Emh.. E poi.."
"Ho capito, avete scopato come porci."
"NIALL. Non abbiamo scopato, abbiamo fatto l'amore, è diverso."
"Uh, giusto. Scusami. E di un po' , chi è che toppa?" Disse scoppiando a ridere,
"NIALL MA INSOMMA."
"Ho capito, Harry ti sfonda il culo." Disse continuando a fangirlare sulla nostra vita sessuale.
"NIALL..."
"Prova a ribattere se non è così." Rispose sempre più divertito.
"Smettila." Dissi quasi urtato, sembravo una ragazzina mestruata.
"Calma Lou sto scherzando."
"Lo so." Risposi ridendo, cosicché non pensó che mi ero arrabbiato.
"Adesso torno dal MIO ragazzo, ci sentiamo."
"Vai vai.. Ma.. Stasera non vogliamo vederci? Una bella rimpatriata a 5? Vi va?"
"Ottima idea."
"Vi passiamo a prendere alle 23:00, stasera si fa una nottata, Casini a non finire."
"Ma tu non eri il tipo da 'preferisco cose tranquille'?"
"Si può sempre cambiare di tanto in tanto. A dopo. Vai a farti sfondare il culo." Disse ridendo ancor più forte e in modo strafottente.
"Stronzo."
Richiusi e andai a controllare se Harry per caso era stato risucchiato dalla doccia dato che era più di mezz'ora che stava lì dentro.
Entrai, e non si stava facendo la doccia ma il bagno, ecco perché ci stava mettendo tutto questo tempo.
"Amore.. Potevi chiamarmi." Replicai.
"Nah almeno quando devo fare il bagno voglio rilassarmi." Sembrava serio quando lo disse.
E per un momento rimasi offeso, accigliai le sopracciglia.
"Sto scherzando down. Vieni qua scemo." Rispose sorridendo a tutte fossette.
"Qualche altro aggettivo dispregiativo non c'è lo aggiungi?"
"Testa di cazzo." Aggiunse ridendo.
"Ma tu la ami questa testa di cazzo?"
"Eccome se la amo, è tutta la mia vita." Rispose serio.
Mi spogliai, poi lo raggiunsi, mi fece spazio fra le sue gambe e mi accoccolai su di lui.
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Ore 23:06
Io ed Harry eravamo sotto ad aspettare Niall, Zayn e Liam ma ancora arrivavano e qua si gelava di freddo.
Lo chiamai, ma non appena presi il cellulare in mano vidi la macchina di Zayn in lontananza.
"Ueilà." Ci salutammo tutti e ci mettemmo a pensare al luogo in cui potevamo andar a far danno.
"Al malibù."
Propose Zayn.
"È andata per il malibù." Risposi.
Eravamo tutti d'accordo quindi andammo la.
Quando eravamo a pochi metri dal locale cominciammo a sentire casino, musica.
Entrammo e l'aria che si respirava era un mix di 183828 tipi di alcool, fumo, una cosa che non si poteva respirare proprio, io non appena misi piede li, uscii subito, già il maledetto tumore mi impediva di respirare correttamente , figuriamoci se mi sarei ossigenato con quella roba.
"Beh?" Disse Zayn quando mi vide abbandonare il locale.
Niall, Liam ed Harry mi osservarono dispiaciuti, tutti capirono il perché tranne Zayn.
"Andiamo?" Ripetè impaziente.
"Non posso.." Risposi.
"E perché?"
"Zayn ho un fottuto tumore." Dissi quasi urlando.
Il suo viso sbiancó e si mortificó.
"Non posso respirare tutta questa roba." Aggiunsi.
"Scusami." Rispose mortificato, poggiando una mano sulla spalla.
"Andiamo in spiaggia." Propose Liam.
"Adiamo." Rispondemmo in coro.
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Una volta arrivati accendemmo un faló, e ci mettemmo a parlare di fronte al fuoco tutta la notte.
SPAZIO AUTRICE:
Shiao. È da tanto che non vi saluto C:
Grazie a tutti per chi sta seguendo la storia, significa molto per me, davvero, è grazie a voi se continuo, voi mi date la forza , e mi fate sentire bene con i vostri commenti positivi, grazie davvero siete fantastici.❤️ vi chiedo scusa se a volte vi lascio senza capitolo per molto tempo ma non ho sempre tempo, di solito aggiorno la sera. Cercherò sempre di pubblicare uno o due capitoli a settimana, non di più. C: grazie ancora.
Per chi volesse contattarmi , o che so:
Twitter: @SonoDiNiall__
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Buonanotte e grazie ancora a tutti❤️
-Manuela❤️❤️
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And i'd marry You Harry.
Fiksi PenggemarLouis, 22 anni, decise di trasferirsi insieme al suo migliore amico Harry, 20 anni, a New York. I due condividono un appartamento, Harry doveva ancora stabilirsi,mentre Louis invece lavorava part-time in un supermarket. Harry, volle trasferirsi a ca...