– E dopo tutto questo, gente come la Umbridge si rifiuta di credere che il Signore Oscuro sia tornato? –
Cho annuì tristemente.
– Io sono sicuro che loro sono i primi a crederci. Non capisco perché non vogliano ammetterlo. – sbottò Harry.
– Il Ministero non potrebbe mai rendere pubblica la morte di Cedric e nello stesso tempo ammettere che non è stato possibile fermarlo. Inoltre, si scatenerebbe del panico e voci infondate inizierebbero a circolare. Anche se grazie a quella ciarlatana di Rita Skeeter la Gazzetta del Profeta è piena di menzogne. –
– Ha ragione Hermione. – commentò Ron – L'anno scorso ha rivelato il fatto che Hagrid fosse un mezzo gigante. Ha anche descritto Harry come un eroe tragico. –
– Eroe tragico? –
- Mi ha visto abbracciare Harry prima che potesse affrontare l'Ungaro Spinato nella prima prova del Torneo Tremaghi. Pensò ci fosse del tenero fra di noi e che Harry poteva anche non fare ritorno dal torneo. Per lei era un lieto fine tragico. Per fortuna Harry vinse e venne considerato un eroe per aver tentato di salvare la vita di Cedric e per esser riuscito a salvare almeno la propria... - spiegò Hermione.
- Ho avuto modo di conoscere questa donna ma non ho mai capito quanto fosse cialtrona. -
- E non solo. È un Animagus non registrato. -
- Dici sul serio? Come hai fatto a scoprirlo? - chiese la corvina sbalordita.
- Casualmente mi è capitato di vederle assumere la forma di uno scarafaggio e per vendicarmi l'ho rinchiusa in un barattolo. -
- Ecco perché un po' non ha scritto nulla per il giornale... Era tua prigioniera? -
Hermione rise alla domanda del rosso.
– Ma no Ron, anche se avrei tanto desiderato farlo... Avrebbe continuato a parlare di Harry e del nostro tragico amore per tutta l'estate e non potevo permetterlo. Ho minacciato di rivelare la sua vera natura e lei ha ceduto. –
– Sei così geniale... –
– Grazie Ron. – rispose Hermione accennando un sorriso.
– Ora che ci penso... Se la Gazzetta dovesse parlare di un possibile ritorno di Lord Voldemort la maggior parte dei genitori non lascerebbe che i propri figli frequentassero Hogwarts. –
– Sono stato accusato di questo molteplici volte, sai? Per di più non hanno mai creduto alle mie parole. –
– Mi spiace. Chiaramente non è colpa tua. Arriverà il momento in cui non sarà più possibile nascondere la sua presenza e molti si troveranno impreparati. –
– Non vorrei ci scappasse il morto. – disse Harry – Anche se è inutile dirlo a questo punto... Troppe persone hanno perso la vita per proteggermi. Quello che voglio dire è che non-
– Vale la pena morire proteggendo qualcuno che si ama, Harry. – disse Cho interrompendolo.
Harry ricambiò lo sguardo alla ragazza e sorrise. Hurelle e Hermione si scambiarono un sguardo di intesa. Quest'ultima diede una gomitata a Ron intimandogli di alzarsi e lasciare la stanza.
– Mi dispiace per Cedric... Davvero tanto. In che modo Cho era collegata a lui? L'argomento sembrava toccarla profondamente. –
– Cho e Cedric si sono messi insieme poco prima che iniziasse il quarto anno. Se solo non si fosse mai iscritto al Torneo TreMaghi... – disse Hermione tutto d'un fiato trattenendo le lacrime – A quei tempi c'era un intruso a scuola che ha messo in pericolo la vita di Harry in primis, più quella di Cedric, Victor, Fleur... L'ultima prova si è rivelata un complotto disastroso. –
– Solitamente i Tornei Tremaghi non sono organizzati al meglio per garantire l'incolumità di chi vi partecipa? –
– Tecnicamente si. Tutto sarebbe andato per il verso giusto se il Signore Oscuro non avesse fatto ritorno. Dubito che vedremo mai della tranquillità dentro le mura di Hogwarts. –
– Molto confortante... – sussurrò Hurelle.
– Mi spiace, è la pura verità. – rispose Hermione sicura di sé.
Anche Hurelle, in fondo, sapeva che l'amica aveva ragione, come sempre.
L'indomani, all'ora di pranzo, Hurelle sedeva a tavola con tutti i suoi amici Grifondoro. Avere degli amici sarebbe stata come un'utopia per lei fino a qualche mese prima. Non avrebbe mai immaginato che delle persone sarebbero state disponibili a proteggerla, ascoltarla, farle compagnia.
Era tutto così surreale per lei.
Rimase ad ammirarli per tutto il tempo.– Hurelle non hai pronunciato una sola parola oggi. Stai bene? –
Ed ecco Ginny che si preoccupava per lei. La corvina abbozzò un sorriso smagliante che illuminò tutti.
Percy restò a fissarla mentre sorrideva; la trovava così bella e irraggiungibile allo stesso tempo.
Non avrebbe mai avuto delle possibilità con lei.– Sto bene, benissimo. Stavo realizzando quanto io sia fortunata ad aver trovato tutti voi. Lo credevo impossibile fino a qualche mese fa. –
– Aw, che carina che sei. –
Hermione la strinse calorosamente a sé.
- Lo penso davvero. Non vi ho ancora raccontato molto della mia vita e quello che sapete già è abbastanza per tenervi lontano da me. –
– Non dire così. – rispose Harry. – Non so a cosa fai riferimento ma sembri molto buona. Non feriresti nessuno. Non ti addossare colpe che non ti spettano. –
– Hai ragione. È difficile ma è proprio questo il problema. Se sono seduta qui con voi... È perché vi avevo conosciuto prima. Percy aveva ragione. – ammisi guardandolo. Gli sorrisi.
- Ho intenzione di cambiare le dicerie che distruggono la mia famiglia da anni però desideravo di più stare con i miei amici. Se Ginny non si fosse scontrata con me da Ghirigoro... - continuai sorridendole. – Non siederei qui adesso ma tre tavoli più in là. Non so quante persone sincere possano esserci lì ed io ho bisogno di questo, persone sincere. Voi lo siete. –
Ginny mi strinse a sé e l'accerezzai dolcemente sulla testa.
– Sei così cara. Comunque, che lezioni abbiamo oggi? –
– Difesa contro le Arti Oscure e... Trasfigurazione. – rispose Hermione.
Non sembrava particolarmente entusiasta.
La guardai perplessa e se ne accorse.– Una certa Dolores Umbridge é la nostra nuova professoressa di Difesa. È la sottosegretaria anziana al ministero della magia. –
– L'ho intravista nei corridoi. I suoi occhietti azzurri sprizzavano disgusto, odio, mania di controllo. Sicuramente sarà una seccatura. Il Professor Moody quasi mi manca. –
Hurelle fece un piccolo sospiro non appena apprese le parole di Ron. Aveva avuto modo di conoscere la sottosegretaria Umbridge e la sua ira contro i babbani. La Umbridge schifava e odiava i babbani, quasi li perseguitava. Ha fatto di tutto per promuovere delle leggi contro i babbani che hanno a che fare col mondo magico. Non ha risparmiato di certo i maghi. Lei è così spietata.
– Nostro padre la incontra sempre a lavoro. – disse George. – Dice che è così cattiva che dovrebbe disgustarsi da sola. –
– Io non ci credo che Arthur Weasley abbia utilizzato queste parole. – obiettò Hermione non convinta delle parole del rosso. – Non ci credo affatto. –
– Fidati, l'ha detto. – rispose Fred. - Nostro padre non ha mai odiato odio e rancore per nessuno... Ma quella donna riesce a tirare fuori il peggio dalle persone. È una sorta di talento... –
– Meno abbiamo anche fare con lei meglio è. – dissi. – Adesso andiamo, è tardi. –
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Harry Potter & Hurelle Gaunt: Le Profezie Mortali.
FantasyNon è facile portarsi un grosso peso sulle spalle come quello di essere la progenie di due famiglie purosangue, puramente cattive, per una ragazzina di soli 14 anni. Hurelle Corvinus Gaunt, il nome che porta la dice lunga, e questo l'ha condotta a...