12

184 9 2
                                    

– Oserei dire che hai conquistato un Serpeverde. Un Corvonero. E anche uno Weas... Un Grifondoro. Non mi stupirei se qualche Tassorosso ti rifilasse una pozione d'amore. – disse Hermione chiudendo la copertina del libro. Hurelle la guardò allibita.

– Non so di cosa tu stia parlando. –

– Fai sul serio o sei davvero cosi ingenua? –

– In realtà non ho mai pensato a queste cose... Non ci capisco molto. A malapena riesco a capire i miei di sentimenti. –

– Quali sono al momento? – sussurrò Hermione guardandosi attorno.

– Percy non fa altro che chiedermi questo, quello e quell'altro. È gentile e carino da parte sua, gli sono davvero grata per l'aiuto ma ho paura che i suoi sentimenti non siano ricambiati e non voglio farlo soffrire. Sono preoccupata. –

– Be', me n'ero accorta anch'io. Voglio dire, chi è che non se n'é accorto... Prima l'ho visto giù di morale, mi chiedo se sia a causa tua. –

– Può darsi. Penso di avergli risposto bruscamente. Sono così impulsiva... Non voglio ferire le persone. –

– Impulsiva... Sei capitata nella casata giusta! –

Hermione le accarezzò la guancia e sorrise, raccolse i suoi libri e se ne andò dalla biblioteca.

Dopo qualche minuto vide Terence Biggs prendere il posto che aveva appena lasciato l'amica.

– Non dirmi che ti serve l'aiuto di una Grifondoro per studiare. –

– No. – rispose, accennando un sorriso. – Avrei cercato una Corvonero. Ma tu non sei una Corvonero perciò ho deciso di cercare una Grifondoro. –

Hurelle sorrise.

– Qualcosa mi dice che non sei cui per la ricetta. –

– Se l'avessi voluta te l'avrei già sottratta in qualche modo, supponendo che me l'avresti lasciato fare. –

– Son contenta che non mi sottovaluti, spero solo tu pensi davvero ciò che hai detto. –

– Sarò un mascalzone ma sono sincero, almeno adesso. Potresti darmi un Veritaserum, ma purtroppo non è legale usufruirne all'interno di Hogwarts. –

– Magari non sarei in grado di prepararlo, che ne sai? –

– Qualcosa mi dice che sai fare questo e altro. Per fortuna, qui certe cose non sono legali. –

La ragazza sorrise. Quel sorriso svanì non appena vide per un attimo Percy fissarla da lontano. Il rosso abbassò immediatamente la testa ma lei lo aveva già notato. Sospirò pesantemente.

– Tutto okay Hurelle? –

La corvina annuì.

– Ho sentito dire che voi Serpeverde eravate tutti scorbutici col prossimo. –

– Non credere alle voci di corridoio. Ho sentito di peggio sulle altre casate e addirittura anche sui professori ma preferisco non crederci. Non bisogna affermarsi alle apparenze. –

– Hai ragione. La prima volta che ci siamo parlati mi hai dato della mezzosangue, come se fosse una cosa da vietare assolutamente. –

– Non lo pensavo davvero. Ho passato così tanto tempo con Draco da esser diventato quasi come lui. Ora penserai che io non abbia carattere ma in realtà non è così. –

– Non attribuire le colpe agli altri. Se pensi che sia colpa sua il tuo esser diventato così, magari non hai davvero carattere. –

– Devo essermi espresso male... Non sto attribuendo le colpe agli altri. Alla fine Draco non se ne sta lì con la bacchetta in mano ad obbligarmi nel dire e pensare certe cose. Però ammetto che tu abbia ragione nel dire che non ho carattere... Mi sono lasciato trascinare come uno stupido. –

– L'ho detto per provocarti e aiutarti a realizzare la pura verità. Stai ammettendo tutto. E si, hai abbastanza carattere a mio parere ma dimostralo a tutti, non solo a me. –

Terence le sorrise.

– Penso di non aver mai affrontato una conversazione così costruttiva. –

Si alzò dal posto e le afferrò la mano, lasciandovi un delicato bacio sopra.

– Dolcezza, ci si vede. –

Hurelle sorrise per il gesto. Ripose i libri nello scaffale e decise di raggiungere Percy, il quale reagì sorpreso alla sua visita.

– Percy, scusami per prima. Ho frainteso le tue parole e ho risposto bruscamente. So benissimo che offendermi non era tua intenzione. –

Il rosso accennò un sorriso.

– Sta tranquilla. Sono contento tu abbia capito. –

– Anche io. Il broncio non ti dona affatto. –

Percy si lasciò scappare una risata. La bibliotecaria, Madama Pince, lo guardò sorpresa e poi lo riprese.

– Scusi. –

– Sarò sincero con te. Sono... –

La suspence creata da Percy preoccupò la corvina per ciò che potesse dire.

– Preoccupato. Per te. –

– E perché mai? –

– Terence Biggs. È un Serpeverde e non mi fido tanto di lui. –

– Sono io quella a dovermi fidare, tuttavia non capisco perchè ti preoccupa il fatto che sia Serpeverde. –

– Vorrei non credere a certe voci di corridoio... –

– Non farlo. Ho capito che succede qui: i Corvonero sono quelli intelligenti, i Tassorosso i leali, Grifondoro i coraggiosi e Serpeverde i cattivi. Dovete smettere di vederla così e aprire gli occhi. Non è una casata a determinare le qualità di una persona, sono le qualità a determinare la persona stessa e di conseguenza la casata d'appartenenza e non sono affatto quelle che credete voi. –

– Intendevo questo dicendo che sei speciale. Vedi del buono in tutto e tutti, ma non è così. –

– So che non è affatto cosi, ho avuto modo di capirlo durante la mia vita. Tu invece, devi imparare a vedere con i tuoi occhi invece che fidarti di quello che dicono gli altri. –

– Hai perfettamente ragione, tuttavia questa volta non parlo a sproposito. Conosco Terence sin dai tempi d'infanzia e non ne ha mai combinata una giusta. –

– È il tuo pensiero. Perché mi dici questo? –

– Non vorrei soffrissi per lui, ecco. –

- Che intendi? –

- Psicologicamente. S-Sentimentalmente. So che sai difenderti ma a volte le parole feriscono più di qualsiasi altra cosa. Potresti star male con accanto un ragazzo come lui. –

– Accanto? Io penso tu abbia frainteso tutto. –

– No, ho capito invece. Un ragazzo calmo e tranquillo come me non potrà mai piacerti. –

Hurelle non batté ciglio. Non si aspettava di certo sentirselo dire così dal nulla.

– Calma e tranquillità non hanno niente a che fare con me. – ribatté lei duramente.

– Di conseguenza tu e io non... Immaginavo. Ma va bene così. Mi basta sapere che sei felice. –

– Percy, non devi preoccuparti di questo. Non ti riguarda. E riguardo Terence, non so cosa sia potuto accadere fra voi due, ma saprò cosa fare in qualsiasi circostanza. Non sono questi i problemi della vita. –

Percy annuì. Hurelle si alzò e gli diede una leggera pacca sulla spalla. Percy le accarezzò la mano e sorrise.

– So che sei una brava persona e meriti qualcuno che ti renda felice. –

– Avrei voluto tanto fossi tu. Mi piaci Hurelle, e anche tanto ma me ne farò una ragione se deciderai di amare qualcun altro. Adesso devo studiare, grazie per avermi parlato. –

La corvina annuì e pensò a quella strana dichiarazione per molti giorni a venire.

Harry Potter & Hurelle Gaunt: Le Profezie Mortali.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora