Viaggio-ombra

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"Sono una semi-cosa?" chiesi esterrefatta. Nico si limitò a scrollare le spalle ridacchiando -Mezzosangue come ormai ci facciamo conoscere noi-...COSA?!?!?!- Ma io ti CONOSCO!!!!- esclamai alzandomi di colpo dalla sedia che cadde all'indietro, lui mi guardò come se fossi matta -Ti ho appena detto come mi chiamo è ovvio che mi conosci....- mi misi a ridacchiare nervosamente come una psicopatica e corsi a prendere da dentro la valigia "La maledizione del titano", il libro in cui lui arrivava al campo con la sorella -Nico Di Angelo, figlio di Ade e di Maria Di Angelo, fratello più piccolo di due anni di Bianca Di Angelo- gli dissi poggiandoglielo in grembo. La sua espressione era un misto tra stupore e terrore, mi fissava con gli occhi sbarrati e la bocca socchiusa -C-come fai a saperlo?- chiese confuso,  mi strinsi nelle spalle rialzando la sedia -Rick Riordan, è uno scrittore che scrive serie su Percy Jackson e il campo mezzosangue. Ha scritto Percy Jackson e gli dei dell'olimpo, eroi dell'olimpo, le sfide di Apollo e anche su le divinità norrene e egizie- lo dissi così velocemente che temetti non avesse capito, ma sembrò aver compreso quando chiuse la bocca e disse in un sussurro -Quante persone hanno letto questo libro?-. Davvero non sapeva dell'esistenza di quel libro? C'è, insomma, parlava di lui e del campo, come faceva a non conoscerlo? Io sorrisi ancora di più -Ci sono milioni di fangirl e fanboy che leggono questo libro, alcuni, come me, ne sono innamorati. Esistono anche dei test su internet per scoprire chi è il tuo genitore divino, ma secondo me sono falsi- lui sorrise guardando il libro, alzò poi lo sguardo incontrando il mio -È stata un'idea di Chirone. Scrivere del Campo Mezzosangue in un libro al posto del video di Apollo. È scritto in greco antico e latino solo i semidei possono leggerlo e comprenderlo appieno, altri invece possono riuscire a leggerlo perchè hanno i genitori semidei- mi spiegò e a quel punto fu il mio turno a rimanere stupita -Quindi...- ommiei dei, allora vuol dire che Ilaria Diamantini, la mia amica fangirl, è una semidea come me? Presi il telefono da sopra il tavolo e aprii WhatsApp -Ehi! Leva quel coso! Attirerai un mostro- esclamò girandosi un'anello col teschio al medio destro e afferrando una spada dalla lama nera che comparve da nulla. Provò a togliermelo dalle mani una decina di volte ma riuscii a tenerlo -Aspetta! Un secondo! Potrei conoscere una fangi-semidea! Un'attimo, lo tolgo subito!- aprii la mia chat con la mia amica e la videochiamai. Aspettai qualche secondo prima che rispondesse ma quando accettò la chiamata io mi spostai inquadrando anche Nico -Ehi Aurora! Chi è quel ragazzo affianco a te?- mi domandò Ilaria, le sorrisi mostrandole la spada che il figlio di Ade aveva in mano -Nico Di Angelo, il semidio figlio di Ade! È venuto a prendermi per portarmi al campo!!!- esclamai e cominciammo a sclerare sotto lo sguardo confuso del ragazzo. La mia amica aveva capelli castano chiaro tagliati in un caschetto liscio e due occhi marroni, aveva la maglietta azzurra che le avevo regalato dove era stampato sopra un tridente nero -SEI SERIA?!?!- urlò lei con un sorriso che le arrivava da un'orecchio all'altro, annuii felice e lei urlò con la testa fuori dalla finestra  - ME NE VADO SCEMI DI MORTALI CHE NON SIETE ALTRO!!!- tutto questo mentre Nico si grattava la nuca guardandoci come se fossimo due matte....cosa per altro vera... Dopo 10 minuti di sclero totale ci calmammo e il ragazzo riprese controllo della situazione -Ok, allora...- -Ilaria- completai io -Sì, Ilaria, dimmi il tuo indirizzo di casa, con un viaggio ombra ti verremo a prendere e poi vi accompagnerò al Campo- annuimmo sia io che la mia amica praticamente all'unisono, mi permisi di sorridere mentre Ilaria e Nico parlavano insieme, con un po' di difficoltà data la scarsa connessione. Da sempre sognavo di andare al Campo mezzosangue, ora, da un giorno all'altro, scoprivo di essere una semidea, con la mia amica, da sempre.  Un sogno che diviene realtà!!!! A risvegliarmi dai miei pensieri furono due paia di dita pallide che venivano schioccate davanti alla mia faccia -Ehi, ci sei?- mi chiese preoccupato Nico, annuii sorridendo imbarazzata e passarono alcuni secondi in cui mi guardavano tutti e due come in attesa di qualcosa -Che c'è?- chiesi confusa e Ilaria scosse la testa divertita... QUANDO ERA ARRIVATA QUI?!?!?! Scoppiarono a ridere mentre mi sentivo affluire il sangue alle gote -Cosa c'è da ridere?!?- chiesi alterata e Nico smise di ridere e il suo sguardo si addolcì come se stesse guardando una bambina piccola -Ti abbiamo chiesto se ti devi cambiare e prendere qualcosa per andare al Campo- ripeté. Indicai la mia amica che continuava a ridere rischiando di cadere dalla sedia -E lei quando è arrivata?- Nico fece un gesto come a dire "tanto tempo fa.." e disse -Due minuti fa-. Mi alzai correndo in camera e chiudendomi dentro, afferrai uno zainetto e lo riempii in fretta e furia di magliette, pantaloncini jeans e sportivi e anche dei top che lasciavano scoperto l'ombelico. Ci buttai tutti i libri che mi ero portata e una borsettina dove ci misi i miei trucchi. Quando uscii Ilaria e Nico mi stavano aspettando giocando a "007" -Ah! Ho vinto!!!- esclamò la mia amica mentre faceva finta di sparare con le dita mentre il ragazzo era rimasto con le mani sulle tempie -Com'è possibile? È la quinta volta che vinci!!!- sembrava infuriato ma si sentiva una punta di divertimento nella voce. Ridacchiai attirando l'attenzione e quando mi videro si alzarono in piedi e si avvicinarono a me -Pronta?- mi chiese Nico prendendomi per mano, annuii e, presa per mano anche Ilaria, saltammo dentro l'ombra del tavolo.
                                   ~
Il viaggio-ombra non era niente male. Il buio più totale ci avvolgeva e io non vedevo niente, sentivo solo la mano del figlio di Ade nella mia. Udivo sospiri inquietanti e sussurri quasi inudibili, ogni tanto mi sentivo toccare il braccio, la spalla e anche il fianco, mi voltavo più volte ma non vedevo, mi sentivo cieca. L'urlo della mia amica mi fece svegliare dai miei pensieri -Ila! Che succede?- urlai io. Nico strinse di più la presa sulla mia mano e sentii poi un braccio avvolgermi la vita. Sentivo il ragazzo scomparire letteralmente, la sua mano più volte mi oltrepassò lo stomaco facendomi rabbrividire e fu a quel punto che ricordai: un viaggio-ombra, per le condizioni di Nico, era letale. Chiusi gli occhi anche se non serviva e poggiai la testa sul petto del figlio di Ade -Nico basta! Fermati! Stai svanendo!- urlai invano. Non mi sentiva. Quello che successe in seguito non so spiegarvelo meglio così: cantai. Non so perchè, visto che mi vergognavo della mia voce che reputavo la più stonata del mondo, ma lo feci. Cantai "Cramberries zombies" urlando letteralmente il ritornello. Sentii di nuovo il corpo di Nico sotto il mio, stava ricomparendo. Quando tutto finii vidi Ilaria urlare verso di me mentre Nico mi lasciava stanco. La vista mi si appannò e caddi a terra, l'ultima cosa che vidi furono i loro visi davanti a me prima del buio più totale.

La figlia di Ade//🖤Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora