La festa p.1

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Pov's Aurora

-Aurora!- mi sentii chiamare da una voce ovattata. Aprii lentamente gli occhi trovandomi davanti Ilaria, felice più che mai -Indovina cosa è successo?- chiese maliziosa, mi strinsi nelle spalle dandole corda -Io e Scott ci siamo baciati!- mi annunciò cominciando a sclerare. Mi alzai abbracciandola -È fantastico!- mi congratulai guardandola negli occhi. Mi sorrise maliziosa sfregandosi le mani maligna, inquietante -E sai qual è un'altra notizia?- scossi la testa preparandomi mentalmente a quello che mi avrebbe detto -Cameron e restato TUTTA la notte con te!- esclam..-COSA?!- urlai io allontanandomi, lei annuì convinta -Ma sì! Non ti sto mentendo!- incrociai le braccia al petto -E ora dov'è?- le chiesi, lei sorrise passandomi dei pantaloncini jeans e una canottiera nera -È nell'Arena con Scott. Si stanno allenando, perchè non andiamo a vederli?- mi chiese annuì prendendo i vestiti e dirigendomi in bagno.

Mentre camminavamo verso l'Arena, pensavo a come avrei reagito ora alla sola presenza del figlio di Ares. Avrei cominciato a sudare? Mi sarebbe cominciato a battere forte il cuore? Avrei cominciato a balbettare? Chi lo sa! La risposta arrivò appena entrai e...arrosii. Cameron e Scott erano lì, che combattevano spada a spada l'uno contro l'altro. Erano a torso nudo e si potevano vedere le varie cicatrici e graffi sul petto. I muscoli tonici di entrambi mi fecero letteralmente sbavare. Il sudore li rendeva solo più...sexy? Sì, quello. I capelli erano spettinati e selvaggi, altra cosa terribilmente...vabbè, avete capito. Io e la mia amica ci sistemammo sui gradini, ad ammirare i ragazzi. Quando Cameron disarmò Scott io e Ilaria esultammo attirando l'attenzione di metà Arena, compresi loro, che ci vennero poi incontro. Il figlio di Atena si sedette affianco alla mia amica, cingendo le sue spalle con un braccio -Ciao principessa- la salutò stampandole un bacio sulla tempia. Cameron si limitò a rimanere in piedi, sovrastandomi -Tieni- li dissi passandogli una bottiglietta d'acqua, la prese ringraziandomi con un cenno della testa e bevendo. Stavamo parlando quando a un certo punto una certa figlia di Afrodite si avvicinò sensuale al figlio di Ares -Ciao, sono Drew Tanaka, tu dovrai essere Cameron, giusto?- chiese lei accarezzandogli un bicipite con un dito, lui annuì leggermente -Bene, perchè cercavo proprio te, se vieni con me in cabina, ti dovrei far sapere una cosa..- sussurrò con il naso che sfiorava la guancia di Cameron. Lui annuì e stava cominciando a seguirla, con lei che ghignava vittoriosa, quando mi alzai in piedi afferrandolo per un polso e riportandolo dietro di me -Tesoro, qualcuno ti ha mai spiegato che "Aprile" è un mese e non un verbo?- le chiesi con voce mielosa. Ero abbastanza sicura che avesse usato la lingua ammagliatrice, cosa che odiavo di più al mondo. Lei si mise le mani sui fianchi squadrandomi da capo a piedi -Dove li hai presi quei vestiti? In un negozio di seconda mano?- mi chiese, ghignai indicandole il top aderente -E tu in un negozio per neonati? Mi sembra un po' piccola come taglia, che dici?- Drew sgranò gli occhi rossa di rabbia -Sai cosa ti starebbe meglio addosso? Un treno- gli dissi e prendendo per mano Cameron e Ilaria, che prese a sia volta il fidanzato, uscii di corsa dall'Arena, diretta nella cabina 13.

-Sei stata fantastica! Ahahaha!- rise ancora la figlia di Poseidone, Scott rise  a crepapelle, l'unico che si limitava a sghignazzare era Cameron. Mi asciugai le lacrime dagli occhi tenendomi la pancia dalle troppe risate -La sua faccia!- esclamai io scatenando un'altra risata collettiva.
TOC TOC
Mi alzai andando ad aprire la porta -Ehi Piper! Cosa succede?- le chiesi sorridendo. Lei mi passò quattro biglietti con su scritto "SEI INVITATO UFFICIALMENTE AL BALLO DEL CHB!" -È un ballo che si terrà in un palazzo, affittato dalla sottoscritta, per festeggiare la nostra sopravvivenza da semidei- spiegò la figlia di Afrodite entrando -I fidanzati si possono organizzare per venire insieme, i single, invece, possono benissimo venire da soli- guardò Ilaria e Scott mentre parlava. Poi mi abbracciò e uscì -Allora...non ti devo chiedere di essere la mia fanciulla, vero?- chiese il figlio di Atena guardando la mia amica, lei scosse la testa dandoli un bacio sulla guancia. Distribuii i biglietti a tutti e quattro, esaminando poi il retro del mio -È questa sera!- esclamò la figlia di Poseidone, mi guardò poi inquietante -Lo sai che ora usciremo a fare shopping, vero?- mi chiese, scossi la testa sospirando rassegnata. Quando lei si metteva una cosa in testa era letteralmente IMPOSSIBILE farle cambiare idea. Battè le mani entusiasta, afferrò Scott e corse fuori dalla cabina urlando -Vengo a prenderti alle 15:00!-. Cameron mi guardò divertito -Credo proprio che dovrò venire vestito elegante, vero?- mi chiese, annuii buttandomi sul letto di schiena.

-Guarda che bello questo!- esclamò Ilaria indicando, agitata, la vetrina di un negozio. Eravamo al centro commerciale con Piper per comprare dei vestiti, lei però si limitava a guardarsi intorno cercando un qualcosa di...non lo so cosa stava cercando. Fatto sta che a fare la figlia di Afrodite, appassionata di shopping, ci stava pensando Ilaria -E quello? Che carino che è quello!- l'afferrai per le spalle scuotendola freneticamente -Calmati! Mi fai venire il mal di testa!- esclamai allontanandomi da loro e dirigendomi verso un negozio di vestiti. In vetrina c'erano vari vestiti eleganti, da sposa o da cerimonia. Però avevano tutti dei colori TROPPO colorati e allegri, troppo delicati, io ne cercavo uno scuro! Piper prese per mano tutte e due e ci trascinò in un...NO! Mi divincolai dalla presa stretta della figlia di Afrodite provando a scappare, ma lei sembrava non essere intenta a mollarmi -Mollami! Non ci voglio entrare in QUEL posto! È l'inferno!- Ilaria sbuffò -Disse la figlia di Ade- borbottò, la fulminai con lo sguardo.
Piper aprì la porta del "Charlotte estetica"...sì. Ci stava portando dall'estetista! Dietro alla cassa la commessa ci salutò sorridente. Era vestita con una gonna a tubino, camicetta bianca e aveva i capelli biondi (tinti, si vedeva) raccolti in uno chignon alto -Benvenute, cosa posso fare per voi?- ci chiese cordiale, Piper sorrise lasciandomi la mano -Per loro trattamento completo, per me invece solo manicure e pedicure- le disse sorridente. Lingua ammagliatrice. Anzi. Solo il fascino di figlia di Afrodite. La commessa disse qualcosa a una specie di walkie-talkie e poi tre ragazze presero noi semidee e ci accompagnarono in delle stanze diverse. Prima che Piper potesse sparire dentro la sua, l'afferrai per un polso e la guardai rossa di rabbia -Questa me la paghi!- la minacciai lasciandola poi andare. Poi la ragazza mi accompagnò nelle mia stanza e chiuse la porta.

-Quindi com'è che ti chiami?- mi chiese l'estetista mentre mi faceva la ceretta (sì, avete letto bene!) alle gambe -Mi chiamo Aurora- quasi sussurrai, insicura. Odiavo quando una persona sconosciuta mi faceva domande. Odiavo soprattutto le persone che mi facevano domande mentre mi torturavano le gambe! Strinsi gli occhi gemendo mentre strappava la striscia, avrei benissimo urlato, ma c'era un qualche cosa che mi faceva chiudere la bocca.
"Disagio"
Mi fece notare una vocina nella mia testa.
-Fatto! Si può rimettere i pantaloni!- esclamò la ragazza. Sospirai di sollievo afferrando i miei pantaloncini jeans, mentre me li infilavo, guardando a terra, notai che il pavimento era bianco e nero a scacchi. Nelle mattonelle bianche era disegnata una rosa, in quelle scure, invece, un girasole -Mi scusi- chiesi alla ragazza -Ma lei da quanto lavora qui?- appena lo chiesi sorrise nostalgica, guardando un punto qualsiasi sul muro -Da quando è stato aperto. La segretaria è mia sorella, la proprietaria mia madre- sospirò scuotendo la testa e guardandomi -Se vuole le posso anche dare qualche consiglio sul trucco- annuii poco convinta. Afferrò una trousse e l'aprì, tirandone fuori un eyeliner, mascara e ombretti dalle tonalità neutre -Stia tranquilla, imparerà in neanche due minuti delle tecniche di sfumatura fantastiche!- mi rassicurò, poi cominciò a spiegare.
Dopo 10 minuti, mi aveva spiegato come mettere correttamente l'ombretto e come fare una linea precisa di eyeliner, non che mi interessasse, però.... Mi alzai pulendomi con la salvietta il trucco rimasto sulle mani -Grazie mille, probabilmente verrò qui quando vorrò darmi una sistemata- lei mi fece l'occhiolino e mi accompagnò alla porta. Fuori, Ilaria e Piper, mi aspettavano sedute sulle poltroncine viola -Eccoti! Per fortuna che non ci volevi venire!- esclamò la figlia di Poseidone ricevendo un'occhiataccia da parte mia -Però non era così male, dopotutto..- le risposi guardando sorridente la ragazza. Uscii per prima, seguita dalle mie amiche -Allora ragazze, la mia estetista mi ha consigliato un negozio di vestiti fantastico!- ci annunciò Piper prendendoci per mano e trascinandoci verso l'entrata di un negozio. Riuscii a leggere "Mer vi e d' Or en"...stupida dislessia. La commessa appena ci vide ci sorrise -Benvenute da Meraviglie d'Oriente, cosa posso fare per voi?- chiese. La figlia di Afrodite indicò noi due con un gesto ampio della mano -Può aiutare a trovare un vestito elegante per loro due? Per me non c'è bisogno, stia tranquilla- la signora uscì da dietro il bancone -Se volete seguirmi- disse con tono altezzoso.
Cominciò a camminare poi, con la schiena dritta come un manico di scopa, verso gli scaffali -Allora- cominciò -A cosa avevate pensato?- Ilaria fece una smorfia come a pensarci -Mhh- sorrise verso la commessa -Io qualcosa di verde, per favore- disse, lei annuì guardando un'attimo in giro. Io intanto continuavo a guardare un vestito nero che mi aveva rapito sin da subito, ma mi sembrava un po' troppo volgare -Questo le piace?- mi voltai verso la figlia di Poseidone con indosso un'abito verde scuro. Si guardava nell'ampio specchio con un'espressione scioccata -È fantastico! Lo prendo!- esclamò dopo un po'.
Quando si fu allontanata nei camerini per cambiarsi la commessa si avvicinò a me -Lei ha visto qualcosa che le interessava?- chiese. Esitai riguardando l'abito nero. Era troppo fuori dai limiti che mi ero imposta prima di venire qui, ma c'era come un'attrazione verso questo...Come se fosse fatto apposta per me...
-Lo prendo- dissi convinta, non staccando gli occhi dal tessuto nero -Ne sono certa-

La figlia di Ade//🖤Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora