Fuga

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Pov's Aurora

<<Perchè? Perchè esisto?>> mi sussurrai. Ero davanti allo specchio e fissavo il mio riflesso trovando ogni singolo difetto del mio corpo.
Mi ritrovai ad andare in bagno, aprire quel cassetto e ad afferrare delicatamente la lametta. La fissai per qualche secondo per poi cominciare a farla scivolare sulla pelle dell'avambraccio.

Dopo essermi pulita il sangue e aver bendato le braccia tornai in camera, dirigendomi verso l'armadio. Afferrai una maglietta a maniche corte rossa e dei pantaloncini grigi sportivi. Li indossai e afferrai uno zaino, cominciando a riempirlo con vari vestiti, i trucchi e mi infilai al collo il mio ciondolo che si trasformava in arma. Da quant'è che non lo usavo? Da tanto tempo, ma mi sarei allenata ora che scappavo. Mi misi lo zaino in spalla e con un viaggio ombra svanii, diretta verso un qualunque posto che non fosse questo.

Pov's Cameron

<<Cameron esci un po'. Non puoi stare chiuso in cabina tutto il tempo!>> mi disse Clarisse togliendomi il cuscino da davanti la faccia. Sbuffai provando a riprendermelo <<Non voglio...finché non esce lei non esco neanche io>> le dissi arrendendomi dal prendere il cuscino <<No! Tu esci punto e basta!>> mi ordinò. Mi prese per le spalle e mi buttò letteralmente fuori dalla cabina 5. Sbuffando mi diressi verso la foresta, uccidere i mostri mi avrebbe aiutato a sfogarmi un pò.

Camminavo già da un pò nella foresta, in attesa di un attacco, che però non arrivava. Dopo un pò mi rassegnai, stavo per tornare al Campo quando lo scricchiolio di foglie calpestate mi fece brandire la mia spada <<Chi è?>> chiesi con tono deciso. Mi avvicinai lentamente nel punto in cui avevo sentito il rumore <<...mia cara, unisciti a me...>> sentii dire dalla voce di una donna <<Perchè dovrei Nyx?>>
Quella voce....è la sua voce. La sua meravigliosa voce.

Mi accostai dietro un'albero dal tronco robusto, spiando dall'altra parte. In quella piccola radura una donna dall'aria regale e orgogliosa sovrastava quella più esile di una ragazza. Aveva la pelle chiara a dir poco perfetta, occhi scuri, i capelli neri lasciati lunghi e lisci dietro la schiena, a coprirla. Indossava un vestito viola ricamato sul corpetto dalla scollatura a V, con la gonna che sfiorava le foglie secche sotto di sé.
La ragazza invece aveva i capelli castani raccolti in una coda alta, gli occhi da cerbiatta che scrutavano la dea per niente timorosi. Aurora, in tutto e per tutto, si ergeva dinanzi a Nyx in tutta la sua sicurezza.

<<Perchè, mia cara, tu sei la più potente semidea sulla faccia della Terra. Anche Zeus ti teme, secondo te perché ti ha rapita sennò?>> le disse sorridendole falsa. La figlia di Ade impallidì più di quanto fosse di natura <<Z-Zeus...perché mi ha rapita?>> balbettò.
<<Perchè quando saresti cresciuta saresti diventata potente come una dea, la dea che avrebbe potuto spodestarlo. Ti ha tolta a tuo padre e ti ha portata sull'Olimpo, iniettandoti della Foschia liquida nel corpo, che ti  avrebbe permesso di vivere fuori da questo mondo, che avrebbe coperto il tuo odore da semidea>> le spiegò la dea avvicinandosi lentamente a lei. Aurora da confusa diventò improvvisamente arrabbiata, un vulcano pronto a eruttare da un momento all'altro <<E cosa ci guadagno io, se mi unisco a te?>> ribattè con tono deciso.
Nyx ridacchiò guardandola fiera <<Vendetta. Potere. Bellezza. Invulnerabilità. Tutto ciò che vuoi, mia protetta>> le promise la dea. Aurora la guardò più che seria, fredda come il ghiaccio <<Accetto, a una condizione però>> il sorriso sicuro di Nyx sembrò vacillare <<Cioè?>>.
Trattenni il fiato guardando intensamente la figlia di Ade. Gli occhi di cui mi ero innamorato erano freddi e distaccati, abbindolati dal potere e dalla vendetta <<Voglio...>> cominciò Aurora. Ci fu un momento di suspence, in cui il mio sguardo passava da Nyx ad Aurora, da Aurora alla dea. Non avrei sopportato che la ragazza che amavo si sarebbe unita al male, diventando un'assassina, una traditrice..ma rimanendo il mio unico amore.

"Dei sembri un figlio di Afrodite!"
mi fece notare la mia coscienza.
"Zitta" le ordinai mentalmente.

Dopo attimi che sembrarono un'eternità Aurora parlò, ma non riuscii a sentire visto che lo disse a bassa voce.
Nyx cominciò a parlare, ma del suo discorso capii soltanto le ultime parole <<...lo giuro sullo Stige>> pronunciò solennemente. Aurora annuì <<Accetto>>.
La dea sorrise vittoriosa e le porse la mano <<Allora prendimi la mano, e seguimi nella tua nuova casa>> le disse. La semidea le prese la mano e insieme svanirono in una nebbia viola e nera.

Cominciai a correre come non mai verso la Casa Grande. L'unica cosa che volevo fare, adesso, era riferire a Chirone che avevamo una nuova minaccia da sconfiggere, solo questo.

<<Chirone! Chirone!>> chiamai entrando tutto trafelato nella sala delle riunioni. A quanto pare ero arrivato in ritardo...
Tutti i capo cabina erano seduti al tavolo da biliardino, chi dormiva (come Clovis) e chi non riusciva a stare fermo un secondo (come leo Valdez e Percy). Clarisse lasciò cadere il pugnale che stava affilando a terra, fissandomi confusa <<E tu che ci fai qui!?>> esclamò. Presi una sedia e presi posto tra lei e Katie Gardnier, capocabina della cabina 4 <<A....Aurora...si...è....unita a...Nyx...>> dissi ansimante. Chirone mi fissò dispiaciuto <<Mi dispiace Cameron, ma lei come Luke ha fatto una scelta. Ormai non è più sotto il nostro controllo, dobbiamo lasciarla andare...>>
<<CHE COSA?!>> urlò Nico sbattendo le mani sul tavolino <<E LA LASCIAMO NELLE MANI DI QUELLA MEGERA?! È MIA SORELLA C***O!>>.
Will Solace provò a calmare il fidanzato che invece lo respinse <<CALMO UN CORNO! MIA SORELLA SI È UNITA A UNA DEA PSICOPATICA CHE VUOLE DISTRUGGERE L'OLIMPO E IL CAMPO MEZZOSANGUE!>>.
<<Nico...>> provò a fermarlo Chirone, ma ormai l'ira del figlio di Ade era stata liberata <<IO NON LASCERÒ MIA SORELLA COSÌ! NON DI NUOVO!>> urlò alzandosi di scatto in piedi e ribaltando la sedia dove stava.
I suoi occhi, dal nero carbone, mutarono in giallo ocra. Tutti i capocabina sussultarono mettendo mano alle armi, pronti a difendersi <<NICO, BASTA!>> lo supplicò Will prendendoli il viso tra le mani. Nico sembrò come risvegliarsi, mentre i suoi occhi tornarono normali <<C-Che cosa è successo?>> chiese spaesato guardando le nostre espressioni spaventate. Il figlio di Apollo lo fece sedere e chiuse il discorso con un "Te lo spiego dopo".

<<Io propongo di prepararci alla minaccia, mandando alcuni di noi sull'Olimpo, pronti a difenderlo>> propose Annabeth Chase. Tutti concordarono con lei.
<<E Aurora? Non la possiamo abbandonare così!>> esclamai io scatenando un sospiro sognante da Piper e Percy <<Ahhhh...l'amore...>> disse la figlia di Afrodite seguita da un "Eh già.." del ragazzo. Sbuffai appoggiandomi allo schienale <<Mia figlia non verrà abbandonata>> disse una voce e tutti si voltarono verso l'uomo sulla quarantina che era la copia adulta di Nico <<Papà...cosa ci fai qui?>> chiese infatti il ragazzo confuso.
È lui il padre di Aurora? Il dio degli Inferi?
"Mi aspettavo peggio..." disse la mia coscienza. Ed aveva ragione per la prima volta...
Il dio indossava un completo elegante nero (strano vero?), con tanto di cravatta e gemelli ai polsini. Un vero uomo d'affari se proprio devo descriverlo in poche parole. Aveva l'aria di uno che non vedeva il sole da tanto tempo, cosa per altro vera visto che viveva negli Inferi, il regno dei morti, di cui era il re. Però sembrava come infastidito, turbato da qualcosa. Probabilmente era perchè sua figlia era stata abbindolata da una dea primordiale che anche Zeus temeva, perchè Aurora si era unita dalla parte dei cattivi.

<<Divino Ade...come potremo fare le cose contemporaneamente?>> chiese Chirone. Il dio si limitò a ghignare verso di me <<Sei tu quel Cameron, no? Beh, devo dire che mia figlia sa scegliere bene...>> disse facendomi arrossire violentemente, ma da bravo figlio di Ares che sono riuscii a mantenere il controllo. O almeno fino a quando Ade non se ne uscì con <<Usate le protezioni in futuro. Non voglio diventare nonno per mia figlia dodicenne>>. A quel punto cominciai a balbettare cose senza senso, cominciando a sudare e a arrossire ancora di più.
<<Ade, come potremo salvare sua figlia e contemporaneamente difendere Olimpo e il Campo?>> richiese Chirone tirandomi fuori da quella situazione a dir poco imbarazzante. Ade lo guardò serio <<Semplice. In guerra questo ragazzo qui>> mi indicò <<Salverà mia figlia. Solo lui. Semplice>> arrossii una seconda volta.
<<Ok, tornate nelle vostre cabine e riposatevi. Da domani cominciano gli allenamenti doppi e si cambia l'ora di andare a dormire. Andate>> disse il centauro sospirando e rimettendosi comodo nella sua carrozzella. Mi girai verso Ade, ma del dio non ce n'era più traccia <<Andiamo?>> mi chiese Clarisse. Annuì e la seguii in cabina, dove mi sistemai sul letto, a pancia in su, e mi misi a riflettere su come salvare Aurora.

"Ti salverò Aurora, costi quel che costi"

La figlia di Ade//🖤Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora