Dinah si avvicinò a Laurel incredula, con gli occhi un poco lucidi, pensando alle ferite sul suo corpo, nascosto dall'accappatoio "Laurel..."
"Ciao." Sorrise, dolcemente "Ti trovo bene. E... I tuoi bambini sono bellissimi e molto bravi."
La castana, all'improvviso, l'abbracciò "Credevo di non vederti più. Non eri venuta alla festa da Felicity..."
Laurel chinò il capo "Avevo bisogno di riflettere... Di capire cosa volessi e... Dovevo accettare il non averti più intorno." Ammise, con sguardo triste.
"Adesso sei qui." Sorrise la castana "Ma come hai fatto a trovarmi?"
"Ti ho seguita." Rispose la bionda, carezzandosi i corti capelli "E... Ti ho vista lavorare per il DEO, ti ho seguita e ho visto dove si trova. E... Ti ho vista diventare madre. Eri felice e mi bastava... Ero pronta a tornare a casa, quando quei ceffi hanno preso i tuoi bambini." Concluse, guardandoli.
"Grazie." Sorrise Dinah, non sapendo che altro dire.
"Scusate..." Avanzò Eliza "Odio interrompere, ma la cena è pronta!"
Le due presero posto vicine e tutti fecero la conoscenza con Laurel Lance, poi si gustarono la deliziosa pasta con verdure grigliate preparata dalla donna.
Ma, all'improvviso, i vetri della porta che davano sul balcone andarono in frantumi e, da essi, entrarono due alieni e due umani con un jetpack in spalla "Tirate fuori tutti i soldi ed i gioielli!" Disse uno di loro.
"Eh no!" Sbottò Kara, alzandosi di scatto "Due volte in una settimana no, accidenti!"
"Se venite sempre rapinati sono affari vostri." Ribadì un alieno.
"Che hai capito?? Due volte che quella dannata vetrata viene rotta!"
"Permettete?" Chiese Laurel.
"Prego." Disse Winn.
La bionda si alzò e, con sorpresa di tutti, ma non di Dinah, liberò il Grido, che le diede man forte, scagliando i quattro di sotto e li videro poi scappare usando i jetpack.
"Anche tu usi il Grido?" Chiese Brainy, che iniziò a calcolare le probabilità.
"Si." Sorrise appena Laurel.
Invece Kara era andata a controllare le condizioni della porta del balcone, che era totalmente distrutta e sospirò, visto che avrebbe dovuto cambiarla di nuovo nel giro di quattro giorni.
Finita poi la cena, gli amici rimasero un po' per chiacchierare, iniziando ad andarsene attorno alle dieci "Sono felice per i tuoi bambini."
"Grazie." Rispose Dinah, sorridendo a Lena, che se ne andò, salutando tutti, ma non Kara.
"Che succede tra quelle due?" Chiese Laurel, avvicinandosi a Dinah.
"Lunga storia... Te la racconterò, per quel che ho saputo da quando sono qui." Rispose.
"Vieni, Laurel, fammi vedere quelle ferite." Disse Eliza, stendendo un asciugamano sul divano e mettendo un paio di guanti in lattice.
La bionda annuì, mentre Dinah andò a lavare e cambiare i suoi piccoli, assieme a Jeremiah e Kara lavava i piatti con Alex, invece Maggie finì di sparecchiare e pulire.
Quando Dinah ritornò in soggiorno coi piccoli, vide Laurel supina sul divano, con la schiena nuda ed Eliza che stava finendo di medicarla "Li portiamo a casa tua, nella loro cameretta?" Chiese Jeremiah, che teneva Stella.
"Si... In camera mia. Non ho ancora avuto tempo di sistemare i mobili della cameretta..."
L'uomo annuì e lasciò la casa di Kara assieme a Dinah "Fatto! Rimani a riposo..." Disse Eliza.
"Grazie."
"Hai anche tu un costume?" Chiese Alex e Laurel indicò la sedia, sulla quale lo aveva posato.
Ritornarono Jeremiah e Dinah, che salutò e ringraziò per la serata, prima di tornare al suo appartamento con Laurel "Vicine di casa..."
"Si." Sorrise Dinah "Kara è davvero una persona stupenda! E spero che questi due piccoli Kryptoniani diventino come lei!"
"Due piccoli alieni... Sarà bello crescerli!" Ammise.
Dinah la fissò "Come? Tu... Tu vorresti crescerli... Con me?"
Laurel arrossì appena "Io sono stata un mostro e, magari, per te lo sono ancora... Ma ho pur sempre avuto una sorella minore." Rispose, facendo per andarsene, ma la castana la fermò.
"Sono felice che tu sia qui."
"E io di esserci!"
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Perfect Together.
FanfictionL'improvviso desiderio di cambiare vita porterà Dinah a lasciare Star City e andare a National City. Lì verrà arruolata al DEO e combatterà al fianco di Supergirl, senza sapere che la sua vita cambierà parecchio. Supergirl/Arrow.