Mind Control.

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Il giorno dopo, quando Kara si svegliò, scese in soggiorno e vide che Lena non c'era, probabilmente era andata via dopo che l'aveva lasciata sola.
La bionda si sedette e prese la testa tra le mani, poi qualcuno bussó alla porta "Avanti..."
Fu Laurel ad entrare "Ehi... Tutto bene?"
"Si si, mi sono appena svegliata..."
L'altra bionda si sedette di fronte a lei e sembrava cercare la parole giuste da dire all'amica "Ieri hai avuto dei problemi con Lena?"
Kara deglutí "Perché?"
"Ieri sera, quando ce ne siamo andate, ho portato fuori i piccoli per una passeggiata e l'ho vista salire sulla sua limousine in lacrime."
"Io... I-Io le ho detto che provo dei sentimenti per lei..."
Laurel sbattè le palpebre "Come?"
"Si e... E poi sono scappata in camera mia, lasciandola qui da sola."
"Che zucca vuota sei!" Disse Laurel, incrociando le braccia "Dovevi dirglielo con calma e restare, invece di scappare!"
"Lo so, lo so! Ho rovinato tutto..."
"Non fare così... Vedrai che tutto si sistemerà."
Kara abbozzó un piccolo sorriso, poi le suonò il cellulare "Alex! Come? Davvero? Si si, arriviamo subito."
"Problemi?"
"Un alieno ha provocato un'esplosione al porto e, al DEO, sono arrivati Oliver ed il suo Team."
Laurel non credette alle sue orecchie "Cosa? E perché?"
"Non so... Andiamo e vediamo."
"Ok. Vado subito a dirlo a Dinah, ci vediamo là."
Kara annuì e andò in bagno per farsi la doccia e vestirsi poi, dopo pochi minuti, partí in volo dopo essere andata sul tetto.
Quando tutti furono presenti al DEO, Dinah e Laurel riabbracciarono i loro ex compagni, soprattutto la prima e Felicity si perse, letteralmente, a guardare i due gemellini, che riposavano in braccio alla stessa Laurel "Strano che tu non li abbia ancora spaventati, quando li hai in braccio!"
La bionda guardò torvamente René "Tu vuoi morire..."
"Laurel..." Bofonchió Dinah.
"Ha iniziato lui!"
"È molto brava, coi due gemellini."
Kara sgranó gli occhi, al suono della voce di Lena e, quando l'Omega fu di fronte a lei, cercò in tutti i modi di non incrociare il suo sguardo.
Il suono delle sirene rieccheggió in tutta la struttura "Che succede???"
"Siamo sotto attacco, Direttore!"
La porta venne sfondata da un alieno, che lanciò nella stanza uno degli Agenti e, quando i nostri fecero per attaccare, il tizio puntò le mani verso di loro "N-Non riesco a muovermi..." Ringhió Diggle.
"Nessuno ci riesce!" Precisó Oliver.
Laurel fece cenno a Felicity, che aveva in braccio i gemelli, di nascondersi nella stanza adiacente "Cosa vuoi?"
"Cerco soldati per conquistare la Terra..." Disse lui.
"Nessuno di noi ti seguirà mai!"
"Lo dici tu, umana!" Rivolse il tipo ad Alex "Voi farete ciò che dico io."
"Lo vedremo."
Gli occhi dell'alieno divennero rossi e Laurel iniziò a contorcersi, così come Kara "Ma... Ma che succede??" Chiese Mon, incredulo.
"Non ne ho idea!"
"Supergirl!" Tentò Alex.
Invece Lena, dietro a Kara, notó I muscoli della ragazza contratti oltre ogni limite, quasi stesse combattendo contro qualcosa di invisibile, qualcosa che aveva dentro.
"Laurel!" Chiamò Dinah.
"Ehi, che hai?" Chiese Curtis.
Ma anche la bionda, che versava nelle stesse condizioni di Kara, non rispose e continuava a ringhiare, piangere e tenersi la testa tra le mani.
"Ehi tu! Cosa stai combinando??" Gridò J'onn.
"Se fai loro del male ti ucciderò con le mie mani!" Disse Oliver.
L'alieno rise di gusto "Non credo proprio, umano."
Kara e Laurel avevano smesso di dimenarsi "Ehi..." Tentò René.
"La mia missione è compiuta. Sono sotto il mio controllo!"

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