Sorprendente.

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Il mattino seguente, Dinah, quando si svegliò, si stupì di vedere che, alle sei e mezza, i suoi piccoli ancora non si erano svegliati.
Uscì così dalle coperte, mise le infradito e si avvicinò alla branda messa appositamente lì per lei, visto che aveva lasciato il letto ai piccoli, preoccupandosi però quando non li trovò e corse fuori dalla camera.
Tirò un sospiro di sollievo quando vide Kylian steso bello tranquillo sul divano col ciucciotto in bocca e Stella in braccio a Laurel, che le stava dando il biberon col latte "E anche tu sei bellissima, piccolina! Ma voi Kryptoniani mangiate parecchio..."
Fu in quel momento che Laurel si voltò e vide Dinah, che la fissava con sguardo incredulo "Ehm... Buongiorno..." Tentò la castana.
"Si, ciao! Ehm... Si sono svegliati, piangevano, così ho pensato di prenderli e portarli qui per dare loro il biberon... Se continuavano a piangere, avrebbero potuto svegliarti e hai bisogno di riposo."
Dinah si passò le mani tra i capelli, sospirando "Io... Pensavo di averli perduti nuovamente... Io..."
"Ehi." La interruppe Laurel, posandole una mano sulla guancia destra "Non permetterò a nessuno, di portarteli ancora via! Prometto che ucciderò chiunque ci provi."
Dinah annuì col capo e sorrise appena "Grazie..."
"Di nulla." Disse appena, con un mezzo sorriso "Vuoi la colazione?"
"Hai fatto anche questo??" Chiese colpita la castana, perché tutto ciò non era proprio da Laurel, almeno non da quella che conosceva.
"Senza che ti chiedessi nulla, mi hai ospitata, mi stai dando una casa e questo è il minimo che possa fare per sdebitarmi." Disse seria, indicandole la tavola.
"Hai salvato i miei figli, ti sei presa cura di loro... Siamo pari! Anzi, sono io ad essere in debito."
"Non dirlo nemmeno."
Dinah si sedette a tavola per fare colazione, mentre Laurel avrebbe portato i piccoli in bagno per lavarli e cambiarli.
Pochi minuti e ricevette la chiamata giornaliera da parte di Felicity "Ciao! Allora come stai?"
"Mi sono appena svegliata... Lì tutto bene?" Chiese la castana.
"Si, il solito... Criminali, criminali e poco tempo libero. I bambini? Li avete ritrovati?"
Dinah ricordò di non aver detto alla bionda del ritrovamento dei piccoli e, soprattutto, di Laurel "Si si, giusto ieri sera! O meglio, ieri sera mi sono stati riportati da chi non immagineresti mai... Credimi."
Prima che Felicity potesse dire qualcosa, Laurel uscì dal bagno coi piccoli "Eccoli! Lavati, coccolati e felici." Disse, stendendoli piano sul divano, dando loro il ciuccio.
"Laurel???"
La bionda si avvicinò a Dinah, che voltò il tablet verso Laurel "Felicity! Cosa ci fai lì?"
L'altra bionda si sistemò l'occhiale "Credo che la domanda giusta sia... Cosa ci fai TU lì?"
"Affari miei." Rispose Laurel, incrociando le braccia e voltando appena il capo per non mostrare il rossore sulle gote.
"Ok ok... Sono contenta di vedere che stai bene. Eravamo tutti preoccupati!"
"Non dovete esserlo."
"Va bene... Non combinare casini! Adesso devo andare, altrimenti la colazione brucia... Ci sentiamo!" Disse, chiudendo poi la comunicazione.
Laurel tornò poi dai due piccolini per carezzarli un po' sul pancino ed entrambi emisero piccoli vocalizzi di apprezzamento "Qui qualcuno è davvero felice stamattina..." Alluse Dinah, sedendosi sul lato destro del divano, carezzando piano il capo dei due piccoli, baciandoli poi sulla fronte con tenerezza.
"Sei una madre fantastica."
"Da quel che vedo anche tu!" Sorrise Dinah "Sei sorprendente... E, ok, hai avuto una sorella minore e hai potuto fare pratica, diciamo, ma hai un talento naturale... Mi hai sorpresa!"
"Ci sono molte cose che non sai su di me, Dinah Drake..."
"Posso dire lo stesso, Laurel Lance!"

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