Capitolo 3

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La mattina seguente, mi svegliai ancora scossa per la notte passata; al solo pensiero di quel sogno mi vennero i brividi. Mi girai e tastai con la mano il materasso in cerca di mia madre, non c'era: "Si deve essere già alzata" pensai.
"Mamma mamma" chiamai
"Arrivo Emily" replicò
"Buongiorno principessa, come va oggi?" Domandò contenta mia madre
"Oggi meglio grazie"
"Bene, perché ho una sorpresa per te" disse misteriosamente
"Oddio, oddio cosa?" Chiesi impaziente
"Lo scoprirai, ora pensiamo a vestirci e fare colazione poi ti dirò tutto" disse aiutandomi ad alzare
"Ok, ok non vedo l'ora" replicai curiosa.
Dopo aver fatto colazione, mamma prese una benda e mi coprì gli occhi: "Mi dispiace ma oggi sono cattiva ahahah " disse ridendo
"Daiiii mamma che intendi fare?" Replicai curiosa
"Lo scoprirai presto" rispose felice.
Sentì mia madre prendermi in braccio e mettermi in auto, così partimmo per questo luogo a me sconosciuto: "Dove mi porterà?" La mia curiosità mi stava uccidendo.
"Siamo arrivati" mia madre interrumpe i miei pensieri
"Siiii menomale non resistevo più" risposi entusiasta. Appena seduta nella mia immancabile sedia a rotelle, mamma mi tolse la benda e vidi corrermi incontro ad abbracciarmi Lola: "Ma tu che ci fai qui? Chiesi sorpresa
" Beh dobbiamo prendere un aereo" rispose lei contenta
"Aereo? Che aereo? Mamma ma che sta succedendo?" Mi rivolsi a mia madre sconvolta
"Ti serviva una vacanza.. e so che desideravi tanto andare a Parigi quindi... "
"O mio dio andrò a Parigi?"
"Andremo " precisò Lola
"Io, te e tua mamma una vacanza al femminile" spiego sorridendo Lola
"Che bellooooo Grazie mamy" dissi abbracciandola
"Prego, sono contenta che ti piaccia la sorpresa; però adesso andiamo sennò perdiamo l'aereo" disse spingendomi verso l'imbarco.
Stavo andando a Parigi ancora non ci potevo credere, il mio sogno si stava per avverare ho sempre desiderato visitare quella città per me incantata. Sono sempre rimasta affascinata dalla lingua e la cultura di quel popolo e poi va beh Parigi la città degli innamorati...
"Sei pronta per questa avventura?" Chiese Lola eccitata
"Prontissima socia" replicai felice.
Poco dopo sentimmo chiamare all'autoparlante il nostro volo, mamma andò a chiamare subito la sicurezza per farmi salire a bordo; poco dopo vidi un uomo alto e piuttosto robusto avvicinarsi verso di noi
" Salve, sono venuto ad aiutare sua figlia a salire a bordo in aereo, come la devo prendere?" Chiese gentilmente l'uomo, mia madre gli spiegò in pochi minuti la presa e finalmente riuscì a salire anche io insieme agli altri passeggeri. Io e Lola eravamo sedute accanto, io ero verso il finestrino e mia madre era di fianco alla nostra fila; durante il viaggio io e la mia socia passammo il tempo ad ascoltare musica e farci foto, mamma invece si era messa a leggere un libro. Dopo circa 1h e mezzo eravamo atterrati all' aeroporto di Parigi, chiamammo un taxi per arrivare al nostro hotel; era situato più o meno vicino alla capitale. Io ero talmemte affascinata dal vedere tutte le stradine, i prati e le persone in bicicletta che non mi accorsi che mia madre e Lola mi fissavano ridendo: "Che c'è?" Chiesi
"Niente, niente sembri una bambina in un negozio di caramelle" replicò mia madre ridendo
" Si, tua mamma ha decisamente ragione" rispose Lola convinta
"Ok, ok avete ragione giusto un pò ahahah" risposi ridendo
"Allora ragazze che pensate di fare dopo aver disfatto le valigie?" Chiese mamma
"Crepes, Avenue des Champs‑Élysées e Tour Eiffel" rispondemmo in coro.
Finalmente arrivammo in hotel, io e Lola rimanemmo senza parole era bellissimo;  c'era un enorme giardino con una magnifica fontana al  centro: " mamma è bellissimo" dissi sconvolta positivamente
"Si è vero" mi appoggiò Lola
"Andiamo ragazze" disse mamma scendendo dal taxi.
Appena entrammo il receptionist ci accolse con un gran sorriso: "Bonjour et Bienvenue"
"Merci monsieur, mais Je ne parle pas français" replicò mamma mentre io e Lola ridevamo come matte
" Ah ok, tranquille io parle poco italian" rispose l'uomo con il buffo e tipico accento francese
"Come chiamare lei signora?"
"Rose Doson" rispose mia madre
"La sua stanza essere la numero 1415" replicò l'uomo consegnandoci le chiavi
"Grazie mille molto Gentile" salutò mamma.
Prendemmo l'ascensore per arrivare al secondo piano, percorremmo vari corridoi prima di trovare la nostra stanza; quell'hotel era veramente immenso.
"Finalmente stanza 1415" pensai
"Oh, alleluja" gridò Lola sfinita dalla stanchezza.
Appena aprimmo la porta, Lola si tuffò nel letto: "Ok, ok è morbido al punto giusto ahah" disse la mia socia
"Ah perfetto adesso ti intendi anche di materassi?" Replicai ridendo
"Si hai la tua migliore amica a prova di letto ahahahah" rispose divertita Lola, ci guardammo negli occhi entrambe e scoppiammo a ridere. Mamma Rose intanto si guardava intorno e vidi che rimase stupefatta del panorama di cui godeva la nostra bellissima stanza: "È meraviglioso " disse mamma continuando a guardare dalla finestra lo stupendo prato fiorito di lavanda
"Si bellissimo" replicammo insieme io e Lola estasiate dalla vista che avevamo di fronte
"Forza ragazze, disfiamo le valigie così poi andiamo a fare un giro" ci disse mamma Rose
"Certo Rose " rispose Lola
"Si, mamma" replicai contenta.
Ci mettemmo un pò a sistemare gli abiti in armadio, forse mamma e Lola avevano esagerato con gli abiti, infatti le valigie sembravano scoppiare da un momento all'altro. Un'ora dopo, giusto il tempo di truccarsi ed eravamo pronte per uscire: "Prima tappa ragazze?" ci domandò mamma
" Avenue des Champs‑Élysées e poi Tour Eiffel " rispondemmo entusiaste. Prendemmo un taxi per andare verso la nostra prima tappa: "Ci pensate che fra pochi minuti saremo nella strada più bella e trafficata del mondo? " dissi con il sorriso sulle labbra
"Siii e faremo tantissimo shopping vero mamma Rose?" Replicò Lola rivogendosi a mia madre
"Ma certo acquisteremo abiti molto sexy, così finalmente Emily troverà un ragazzo " disse mamy ridendo
"Mamma piantala adesso non mi serve un ragazzo, se voglio realizzare il mio sogno di fare la cantante non devo avere distrazioni " replicai scocciata
"Fidati quando arriverà l'amore sarà un fulmine in ciel sereno... sarà bellissimo " rispose mia mamma facendomi scendere dal taxi. Quel pomeriggio lo trascorremmo in giro per negozi ,visitando la famosa Avenue des Champs‑Élysées e facendo tantissime foto.
Era bellissimo poter vedere la differenza di rispetto per la natura tra un paese estero e L'Italia. In Italia purtroppo esiste una sorta di menefreghismo per l'ambiente spesso trascurato, questo è un grosso peccato perché il nostro paese ha dei luoghi bellissimi e non valorizzati come dovrebbero.

Inseguendo Un sogno Ho Incontrato Te || Mika ~Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora