Capitolo 19

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Emily's pov
Erano le 5.00 del mattino quando aprì gli occhi e mi svegliai, non riuscivo più a dormire forse per colpa dell'emozione: infatti era il giorno che iniziava il mio percorso a X-Factor. La mia felicità fece presto posto alla paura, non avevo ancora detto niente a mia madre della gravidanza e ero sempre più convinta che almeno per adesso era meglio non farle sapere la notizia, quindi decisi di tenerlo nascosto.

...

"Buongiorno Emily oggi è il grande giorno " disse mia madre entrando in camera

"Siiiii " replicai felice

"Promettimi che starai bene "

"Si mamma starò bene tranquilla " la abbracciai

"Forza dobbiamo iniziare a prepararci non vorrai mica fare tardi vero?" Rideva mamma.

Aiutata da mamma iniziai a vestirmi, optai per una camicia bianca a fiori smanicata che legai sopra l'ombellico, lasciando intravedere la pancia con uno scollo aperto sul seno; sotto misi una mini gonna a vita bassa nera e delle ballerine dello stesso colore.

Andai in bagno a truccarmi non troppo: mascara e rossetto rosso, e sistemarmi i capelli, facendo una treccia sul lato destro e lisciando la frangia nello stesso verso; completando il tutto con una  bandana rossa come passata per capelli.

"Emily forza andiamo sennò facciamo tardi " gridò mamma

"Arrivoooo" dissi uscendo dal bagno

"Come sto?" chiesi sorridendo
"Sei bellissima" replicò felice.

Quando salì in auto avevo il cuore in gola dall'emozione ed ero un pò preoccupata, non avevo mai lasciato mia madre nemmeno per un giorno figuriamoci per tre mesi.

"A che pensi?" Chiese mamma
"Niente mamma Tranquilla"

"Pensi a Michael vero?"

Già Michael, eh si c'era anche lui da considerare, avremo lavorato tutti i giorni assieme e non sapevo se essere felice o meno, Okay lo ammetto un pó lo ero.

"Tanto dobbiamo avere solo un rapporto lavorativo lì dentro " replicai con un velo di tristezza negli occhi

"Beh potete sempre riprovarci " propose lei

"No, mamma ti ho già detto che il nostro rapporto sarà solo giudice-concorrente niente di più" conclusi.

Finalmente eravamo arrivati al loft, così fu chiamato l'appartamento dove alloggiammo e lavorammo i successivi tre mesi:

"Allora mi raccomando fai la brava, non fare stupidate e vai a letto presto" disse mamma ridendo e piangendo contemporaneamente

Mi avvicinai a lei e la abbracciai fortissimo:

"Ehy starò bene tranquilla" gli sussurrai all'orecchio

"Okay " replicò singhizzando.

In quel momento vidi con la coda dell'occhio una macchina fermarsi dietro la nostra, riconobbi Michael solo quando uscì dall'auto perché aveva i vetri oscurati.

Si avvicinò con la sua solita aria distinta e da signore, anche se indossava dei semplici jeans e un maglione con la giacca lunga aperta, era bellissimo...

"Ciao Emily, ciao Rose" salutò sorridendo e baciandoci la guancia

"Ciao Michael " replicò mia madre

Inseguendo Un sogno Ho Incontrato Te || Mika ~Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora