20. Lily

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Spazio autrice: Beh stavolta dire che sono in ritardo è dire poco. Mi scuso con tutti voi per questa lunga assenza, ma questo semestre è stato pieno e non sono riuscita a trovare un attimo di tranquillità per poter scrivere questo capitolo. Ma finirò presto la sessione invernale così spero di avere un po' di tempo a febbraio per qualche capitolo in più. Come potete vedere anche dal titolo è finalmente arrivato il capitolo dedicato interamente a Lily. Spero vi piaccia e amiate questo personaggio. Fatemi sapere che ne pensate. Colgo l'occasione anche se in ritardo di fare a tutti voi i miei auguri di buon anno 🎆🎊. E adesso vi auguro una buona lettura.
Baci 💋 alla prossima.
Ps. Come volto ho scelto Lily Collins 💕.

Era rimasta lontana dal mondo esterno troppo a lungo. A pensarci bene però aveva passato quasi tutta la vita così: isolata, fuori da mondo.
Lily si guardò intorno, chiuse gli occhi e respirò a pieni polmoni; aveva completamente dimenticato come si ci sentisse quando il vento ti sfiora il viso, quando l'aria ti riempie i polmoni fino a scoppiare. In questi mesi aveva faticato tanto per ottenere quello che aveva sempre voluto e oggi aveva finalmente fatto un passo significativo. E perché no si sentiva anche meglio.
Era da tempo che non provava queste sensazioni e le erano proprio mancate.
Non sapeva dove stava andando, ma stava semplicemente facendosi guidare dal suo corpo. Aveva bisogno di sgombrare la mente per un po', sentiva si star per perdere la sua lucidità.

Svoltò ad un incrocio e si ritrovò nel luogo di cui inconsciamente aveva bisogno. La spiaggia.

La raggiunse e si fermò lì in piedi ad osservare l'infrangersi delle onde. Da bambina passava intere giornate con i suoi zii in spiaggia. Erano entrambi degli scienziati e adoravano andare in spiaggia per riflettere e lei amava osservarli mentre lavoravano tanto che a volte stava accanto a loro ad ascoltarli piuttosto che giocare.

Chiuse gli occhi per un attimo e li immaginò lì con lei in quel momento.

Suo padre, non l'aveva mai neanche conosciuto. Sua madre si era sempre occupata di lei e non le aveva mai fatto mancare nulla, ma quando era nata non era proprio pronta a crescere una figlia, aveva mollato i suoi sogni e gli studi e si era trasferita a Starling City vicino alla sorella. Così quando sua madre era impegnata con i turni a lavoro lei passava tutto il tempo con gli zii. Amava trascorre le giornate con loro, scopriva sempre così tante cose e non smetteva mai di divertirsi.

E poi accadde l'inevitabile. Un incidente. Un terribile incidente. E da quella notte niente fu più lo stesso.

Ricordava bene quella sera. Lei stava per mettersi a letto quando dal piano di sotto sentì sua madre rispondere al telefono: era la polizia locale. Avevano trovato un auto ribaltata ed accanto un solo corpo corrispondente a quello di Tess Morgan. Nessuna traccia di suo zio, doveva essere sopravvissuto all'impatto ed essere andato in cerca di aiuto, ma tutti i tentativi di trovarlo furono vani quella notte. Quando ricomparve giorni dopo era completamente distaccato e privo di umanità. Lo aveva guardato negli occhi, ma non c'era la minima traccia dello zio che adorava, non era lui, lo sentiva dentro. Ma lei era una semplice bambina e lui aveva appena perso tutto, non poteva capire, furono queste le parole di sua madre quel giorno.

Dopo il funerale lei e la madre avevano provato più volte ad avvicinarsi a lui, ma tutti i tentativi furono vani, quell'uomo era completamente cambiato. E la cosa peggiore era che si comportava come se Tess non fosse mai esistita, come se Lily non fosse anche lei la sua famiglia.
Sua madre non aveva mai voluto credere alla verità, neanche quando Lily le aveva fatto vedere tutto con i suoi poteri. Era troppo per lei, così le aveva detto che era stato solo un sogno. Lily non era in grado di cancellare i ricordi, ma se solo avesse potuto, avrebbe di sicuro riabilitato il nome di suo zio che Eobard Thawne aveva spudoratamente infangato con tutto quello che aveva fatto nei quindici anni successiva alla morte di sua zia.
Era buffo come colui che gli aveva tolto tutto le avesse dato l'unica cosa in grado di scoprire la verità. La notte in cui esplose l'acceleratore si trovava a Central City, voleva ritentare un ultimo approccio con suo zio. Salvo poi per essere colpita dall'ondata di materia oscura e aver acquisito i suoi poteri con cui potè finalmente vedere la verità. All'inizio le sembrava di aver fatto un sogno, non riusciva a capire come funzionassero i suoi poteri. Ecco perché dopo essere uscita dall'ospedale si era recata dall'unica persona in grado di aiutarla: Harrison Wells. Si presentò ai Laboratori, ma non diede il suo vero nome, per sua fortuna era passato troppo tempo perché si ricordasse di lei. Le bastò sfiorarlo per capire che aveva sempre avuto ragione. Suo zio era morto e da tanto tempo ormai. Quella notte inconsciamente si era connessa ai suoi sogni e aveva visto tutto, aveva visto Eobard Thawne prendere il posto delle persone che amava. Avrebbe voluto affrontarlo subito, consegnarlo alle autorità, ma chi le avrebbe creduto? Non aveva prove e non poteva di certo dire di averlo visto in sogno avrebbero rinchiuso lei di sicuro. Così l'unica cosa che fece fu tornare a Keystone City da sua madre e imparare a controllare i suoi poteri in modo da essere pronta ad affrontarlo quando sarebbe stata ora.
Dopo la sua morte pensava di aver perso per sempre la sua occasione di vendetta almeno fino a quando Savitar non si era presentato davanti alla sua porta mesi fa.

All'inizio la storia che le aveva raccontato tutta d'un fiato Savitar non aveva alcun senso, ma quando le diede accesso ai suoi ricordi, ai ricordi di Barry Allen ebbe tutte le risposte che aveva sempre cercato e comprese fino in fondo il suo fardello, la sua storia e il suo dolore. Ecco perché non esitò nemmeno un attimo quando le chiese di aiutarlo. Volevano entrambi fermare Thawne e non avevano intenzione di perdere stavolta. Lily non avrebbe più permesso a quell'uomo di rovinare altre vite come aveva rovinato la sua.

Fece un respiro profondo e aprì gli occhi. Per tutta la vita aveva sentito addosso il peso della loro morte: prima quando cercava disperatamente la verità, poi quando progettava la loro vendetta e poi ancora quando aveva smesso di sperare, quando le sembrava che il mondo aveva smesso di girare per lei e che il tempo si fosse tragicamente fermato a quell'incidente. In qualche modo quel fardello, quel dolore l'aveva sempre accompagnata mano nella mano. Adesso però sentiva delle sensazioni diverse, come se per la prima volta nella sua vita potesse convivere con il suo dolore senza essere risucchiata da esso e questo era tutto merito di Savitar. Quando venne da lei e condivise la sua storia in qualche modo rese il suo fardello più leggero, dandole accesso non solo ai suoi ricordi, ma anche alle sue emozioni. Era strano dirlo visto il soggetto in questione, ma nonostante tutto si era affezionata a lui, ecco perché stava cercando in tutti i modi di coinvolgere anche Barry in tutta questa storia, non avrebbe permesso a Savitar di affrontare da solo ciò che stava arrivando.

Il sole stava per tramontare all'orizzonte, sembravano quasi un tutt'uno con il mare. Lily rimase lì fino a quando il mare non ebbe inghiottito completamente il sole. Poi si incamminò verso la strada, ma prima di uscire dalla spiaggia gli rivolse un ultimo sguardo. Quasi riusciva a vederli, felici e spensierati insieme in quella spiaggia.

~ Presto sarete liberi ed io con voi.

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