- Sei un'infame! - gridò una voce femminile dietro di me: Minseo stava camminando con aria minacciosa.- Stai dicendo a me? - mi indicai il petto, guardandomi alle spalle e scoprii di essere sola nel corridoio.
- Si, a te! Non fare l'ingenua! - disse, puntandomi con l'indice tremante. - HO VISTO LE FOTO! - mi urlò addosso.
- Ormai è acqua passata. Tranquilla, è tutto tuo. - risposi senza espressione, ma non volevo essere aggressiva.
Dopo tutta la sofferenza che avevo provato in quel periodo da quando Jimin mi aveva allontanata, quella scenata era solo vento. Doverlo incontrare ogni istante senza potergli stare accanto, era un dolore atroce che mi torturava continuamente; mi ero persino dimenticata dell'esistenza di Minseo. Quest'ultima sgranò gli occhi e perse il controllo: mi afferrò i capelli argentei e mi strattonò con forza, mentre mi insultava. Mi ritrovai con la schiena a terra sormontata dalla giornalista indemoniata, la quale cercava di strapparmi le ciocche una ad una. Gridava come una forsennata, mentre menava colpi senza una logica: sui fianchi, sul viso, sulle spalle. Ricevetti quei pugni senza difendermi troppo, li meritavo per aver baciato due volte il suo fidanzato.
- L'hai rovinato! - Sbraitò e fu come riceve una pugnalata al cuore: concordavo con lei.
Mi colpì il labbro inferiore con le nocche, così cominciai a sanguinare e per la prima volta ebbi paura che potesse finire davvero male. Qualcuno doveva aver sentito la confusione e ci stava raggiungendo, ma Minseo pareva una furia. Namjoon la sollevò tra le braccia, mentre si divincolava e sputava offese. Poco dopo Jungkook riempì la mia visuale e mi spostò i capelli annodati dal volto.
- Oddio, stai bene? - mi aiutó a sedermi contro la parete del corridoio. - Dafne? Rispondimi. - mi richiamò, controllandomi le braccia ed il viso, poi intimò Taehyung di portare dei cerotti e del ghiaccio.
Le grida di Minseo giungevano dall'altra stanza senza sosta, mentre Namjoon insieme a Jin cercavano di calmarla. Jimin e Yoongi non si erano fatti vivi, forse non avevano sentito il baccano e nessuno li aveva chiamati.
- Ma cosa é successo? - domandò Hobie con la voce preoccupata e mi tamponò il labbro ferito con il fondo della manica.
- Dove ti fa male? - chiese Jungkook, mentre Tae mi consegnava il ghiaccio.
Non seppi rispondere, poichè non provavo dolore fisico forse grazie all'adrenalina. Volevo solo chiudere gli occhi e svegliarmi da quell'incubo, ma il tocco freddo del ghiaccio sulla bocca mi provocò un gemito. Guardai il mio migliore amico, il quale era spaventoso per quanto fosse calmo. Proprio mentre i tre ragazzi mi stavano assistendo, arrivarono i due assenti: Yoongi si diresse verso le urla, mentre Jimin si bloccò nel corridoio.
- Vedi di far calmare la tua ragazza. - disse Jungkook senza degnarlo di uno sguardo.
- Non so cosa sia successo, ma...- provò a rispondere prima che l'altro riprese la parola.
- Chiedilo a Minseo. - sentenziò l'amico, seguito da un gesto del capo.
Jimin non rispose e raggiunse la furia nell'altra stanza, la quale si agitò ancora di più.
- Riesci ad alzarti? - chiese Tae, passandomi le braccia sotto le ascelle.
Una volta in piedi, persi l'equilibrio tanto che Taehyung fu costretto a sorreggermi. Mi sentivo mancare le forze, probabilmente l'effetto dell'adrenalina stava svanendo: era come se un camion mi avesse appena investita.
- Ti fa male la gamba? - Jungkook si accorse che appoggiavo il peso su un piede solo.
- Sì.. - risposi piano, scoprendomi il fianco: un grosso livido violaceo stava comparendo all'altezza del bacino.
Vidi il mio migliore amico trattenere la rabbia, mentre mi issava tra le braccia.
- Ti porto a casa. -
Con la mani cinsi il suo collo e vi affondai il viso, poi ringraziò Hoseok e Taehyung per l'aiuto.
⚜️
Jungkook mi adagió con delicatezza sul divanetto, ma ogni movimento seppure lieve mi provocava un sussulto.
- Non so cosa mi abbia trattenuto, forse perchè è una ragazza. - dichiarò lui, mentre premeva il ghiaccio sul fianco.
- Non dovevo accettare quell'invito. -
Non riuscivo a pensare ad altro e adesso che eravamo soli non riuscii più a trattenermi.
Mi morsi il labbro dolorante, mentre le lacrime cominciavano a scendere copiosamente.
- Ehi...non è colpa tua. - mormorò dolcemente lui per consolarmi, invano.
- Non voglio che voi due litighiate, per favore. - dissi tra i singhiozzi e venni tranquillizzata dal mio migliore amico, il quale promise di restare fuori da questa storia.
Sfinita dalla situazione, mi addormentai con ancora gli occhi bagnati mentre venivo coccolata come una bambina. Quando mi ripresi, digitai un messaggio a Jungkook per chiedergli un antidolorifico: la gamba mi stava tormentando e non riuscivo ad alzarmi. Attesi qualche minuto prima di vedere comparire Jimin sulla porta con un vassoio tra le mani.
- Scusami, ho chiesto a Kookie se potevo venire al posto suo per vedere come stai. - sembrava veramente dispiaciuto.
Non avevo voglia di vederlo, tanto meno di parlargli, così non risposi. Mi aiutó a sedermi per prendere la pasticca e mi invitó a mangiare qualcosa, ma il mio stomaco non voleva saperne.
- Perdonami, per tutto. - iniziò lui, osservandosi i gomiti posati sulle ginocchia. - Lo so che le scuse non bastano, ma mi dispiace davvero. Minseo non la rivedremo mai più e la BigHit ha deciso di insabbiare tutta questa storia. Sarai arrabbiata con me, lo capisco e lo accetto. -
Alzò il capo per guardarmi ed io ricambiai lo sguardo con gli occhi pieni di lacrime.
- Come potrei essere arrabbiata con te? Lo vorrei tanto, ma non ci riesco. - ammisi disperata coprendomi il viso subito dopo.
Era la pura e dura verità, persino i giorni in cui non ci eravamo rivolti la parola, non ero riuscita ad odiarlo. Dopo un attimo di incertezza, Jimin si inginocchiò davanti a me per essere la mia altezza.
- Non guardarmi, mi faccio pena da sola. - dissi amareggiata con la voce ovattata dalle dita.
- Non è vero. - protestò lui, prendendo una mano alla volta per spostarle dal viso. - Sei stupenda come ogni giorno. - aggiunse, fissandomi negli occhi gonfi di pianto.
Tra i singhiozzi mormorai un grazie flebile, mentre venivo abbracciata dolcemente.
- Riesco a farti solo piangere, vero? - constatò, ma io scossi la testa sul suo petto in segno di dissenso.
- Jungkook ti aveva promesso che saremmo andati noi tre da soli da qualche parte, ricordi? - continuò lui posando la fronte sulla sua. - Quanto ti sarai ripresa, che ne dici? Ce ne freghiamo di tutto e tutti. -
Dovevamo ancora chiarire molte questioni in sospeso tra noi, ma preferii non parlarne. Lasciai la decisione al destino che avrebbe scelto il modo e il momento adatto per dissipare tutti quei dubbi. Adesso desideravo solo averlo accanto e così sfregai la fronte contro la sua per accettare la proposta.
⚜️angolo autrice⚜️
E finalmente hanno fatto pace~
Ma non è ancora finita 🌚
Bè, Minseo non aveva tutti i torti però ha esagerato, che dite? 😂
A domani per il prossimo!Purple you 💜
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𝐰𝐢𝐧𝐠𝐬༒p.jm.{conclusa}
FanfictionE se una truccatrice dello staff si innamorasse di Jimin? E se il suo migliore amico fosse Jungkook? Loro sono sempre i BTS e non sarà facile questa situazione. Cosa può succedere? La protagonista è Dafne, una ragazza italiana trasferita a Seoul. Ji...