- Mi stai soffocando, Dafne. - disse Jimin con un tono irritato.
Era trascorso un pò di tempo da quando Minseo era comparsa sulla porta della sala trucco. Seguiva il suo fidanzato ovunque: durante le cene, le prove, le registrazioni; non lo mollava un secondo e lui sembrava più agitato del solito. Jin e Tae avevano mi avevano confidato che all'inizio della loro relazione, Jimin aveva trascurato un pò il gruppo perchè lei insisteva nel frequentarsi regolarmente. Nessuno capiva cosa ci trovasse in lei, forse la riteneva uno sfogo, dicevano loro. Ogni tanto lei spariva per diversi mesi, dato il suo mestiere, e lui pareva tornare alla normalità senza la sua presenza. La stampa non sapeva di questa relazione, ma avrebbe portato altra popolarità al gruppo in quanto era famosa e bella: ciò che io non potevo mai sperare di raggiungere, avevo sempre lavorato dietro alla quinte per far risplendere le celebrità.
- Sto facendo il mio lavoro, se permetti. - Mi rendevo conto di essere più irascibile del solito, ma era più forte di me.
- Ok, ma mi stai troppo addosso oggi.- Puntualizzò lui, quasi in tono di sfida.
- Vedi di calmarti, ok? Non capisco cosa ti prende oggi. - forse il tono della mia voce non risultò come speravo, tanto che Jimin scattò in piedi a pugni stretti.
- Non devi dirmi quello che devo fare, lo so benissimo da solo. - aveva uno sguardo arrabbiato che non avevo mai visto prima.
Indietreggiai istintivamente, urtando la scrivania con i trucchi; mistava spaventando.
- Siediti. Smettila di fare il bambino! - alzai il tono della voce.
In un'altra situazione non mi sarei mai permessa di rispondere in quel modo sul posto di lavoro, ma erano giorni che non mi degnava nemmeno di uno sguardo. Avrei voluto scusarmi per la sera del concerto, ma non ne avevo avuto l'occasione perchè lui sembrava evitarmi in tutti i modi.
- Non sei nessuno qui, quindi abbassa la cresta! Posso benissimo farmi truccare da qualcun'altro se non ti sta bene, non sei insostituibile. -
Era completamente fuori di sé e sputò quelle frasi come fossero veleno.
Non riuscii a controbattere perchè mi aveva colpita dritta al cuore. Quelle parole non l'avrei mai volute sentire, soprattutto dalla persona di cui ero innamorata.Ci scambiammo cattiverie senza senso, pronunciate solo dalla rabbia, ed io ne uscii totalmente devastata. I nostri schiamazzi vennero sentiti persino nello studio accanto, tanto che intervennero Jungkook e Taehyung per cercare di placare gli animi. Si piazzarono tra di noi, domandosi cosa fosse successo di così grave ed intimandoci di calmarci.
Con uno scatto, mi liberai dalla stretta del mio migliore amico per dirigermi verso l'uscita e, prima di correre fuori, dissi tra le lacrime: - io non ti ho mai mancato di rispetto, come hai appena fatto tu. -
Jimin tacque all'improvviso ed io uscii sbattendo la porta di ingresso. Afferrai la ringhiera della scala con tutta la forza che avevo, non riuscivo a credere a ciò che avevo sentito.
- Ma cosa è successo? - Jungkook mi raggiunse di corsa.
- Perchè non lo chiedi a lui? Stavo facendo semplicemente il mio lavoro, quando mi ha accusata di soffocarlo. Se è stressato per cazzi suoi, non deve prendersela con me. -
Più ripensavo all'accaduto, più ribollivo di rabbia.
- Stasera proverò a parlargli, non l'ho mai visto così in questi anni. - disse lui.
- Lascia perdere, tanto non avremo più il rapporto di prima. Forse è meglio così. - ammisi amareggiata.
Erano giorni che ci riflettevo: valeva la pena soffrire per lui? Desideravo solo dimenticarlo.
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𝐰𝐢𝐧𝐠𝐬༒p.jm.{conclusa}
FanfictionE se una truccatrice dello staff si innamorasse di Jimin? E se il suo migliore amico fosse Jungkook? Loro sono sempre i BTS e non sarà facile questa situazione. Cosa può succedere? La protagonista è Dafne, una ragazza italiana trasferita a Seoul. Ji...