I due amici pensarono a tutto senza mai interpellarmi, non conoscevo nemmeno il luogo della vacanza. Riuscimmo a tenere nascosta la destinazione e l'aeroporto, così depistammo i fotografi e i fan: sembrò che dovessero partire solo Jungkook e Jimin insieme.
Riuscii solo a leggere Singapore sulla tabella delle partenze al nostro gate e non stavo più nella pelle. Uscimmo dall'aeroporto di arrivo stranamente come persone normali, senza flash di fotocamere o schiamazzi e ne fummo pienamente contenti. Non ero mai stata a Singapore, ma rimasi sorpresa dalla bellissima metropoli in cui ci trovavamo.
L'hotel che avevano scelto era spettacolare: un grattacielo altissimo di lusso. La stanza era enorme, come le finestre che mostravano una meravigliosa vista sulla città. Ognuno aveva la sua camera personale con un bagno privato. Avevo perso il contro delle stanze, sembrava più un appartamento invece di una camera d'albergo. Stavo esplorando l'ambiente a bocca aperta, quando vidi la piscina che si affacciava a strapiombo sulla città.
- Ma voi siete pazzi... - esclamai incantata dal riflesso delle luci sull'acqua.
- Non potevamo portarti in una baracca, no?- rise Jimin seduto sul divano come un re, mentre Jungkook si era già tuffato.
- Potevi metterti almeno il costume! - esclamai esasperata, riparandosi dagli schizzi.
- Che differenza c'è tra le mutande e il costume? - chiese ingenuamente scuotendosi i capelli come un cane bagnato.
- Una sola: ti si vede ogni cosa. - puntualizzai con l'indice alzato.
- Da quando sei così santarellina? - domandò disteso sul pelo dell'acqua.
Mi arresi e cercai di non guardarlo: mi trovavo da sola in un hotel con due ragazzi più che discreti, cosa avrei dovuto pensare? Stavo pensando a quanto fosse imbarazzante quella situazione, quando mi sentii spingere da dietro e caddi rovinosamente nella piscina. Riemersi dall'acqua con i vestiti fradici incollati al corpo. Rimasi di stucco per lo stupore, in piedi davanti a Jimin sul bordo piscina che rideva a crepapelle.
- Siamo qui per divertirci, no? - disse, mostrandomi la lingua.
⚜️
Passammo il pomeriggio del giorno dopo in tranquillità per le vie della città. I due ragazzi, maniaci dello shopping, mi costrinsero persino a provare dei vestiti e commentavano quale mi donasse di più. Nonostante le mie proteste, mi regalarono tutto ciò che ritenevano dovessi indossare. Rientrammo la sera dopo cena con una montagna di buste.
Di notte lo spettacolo era mozzafiato, le luci degli edifici si riflettevano sulla piscina danzando sulla sua superficie. Non me lo feci ripetere due volte, indossai un bellissimo costume intero che mi avevano comprato e mi immersi nell'acqua calda. Jungkook non era risalito in camera e Jimin apparve dalla vetrata che dava sulla piscina chiedendo: - Posso? -
Non avrei mai e poi mai rifiutato, sopratutto dopo averlo ammirato mentre si spogliava per rimanere solo con il costume.
Incantati dal panorama, sospirammo insieme in onore della tranquillità che stavamo vivendo.
- Non saprò mai come ringraziarvi. - dissi seria e felice allo stesso tempo.
- Non serve ringraziarci, a noi basta che tu sia felice. Tutto qui. - rispose sincero, mentre sfoggiava quel suo sorriso meraviglioso che amavo alla follia.
Quelle luci fioche creavano un atmosfera suggestiva e romantica: non potemmo fare a meno di non avvicinarci l'una all'altra. Mi guardava come nessun uomo aveva mai fatto, non che avessi avuto milioni di fidanzati, ma mi sentivo la ragazza più fortunata del mondo. Avevo i grattacieli alle spalle, ma tutto ciò che volevo vedere in quel momento era lui. Posai la schiena contro il bordo della vasca e seguì un istante di incertezza. Jimin mi scostò dolcemente i capelli bagnati, incollati al viso, e poi si gettò sulle mie labbra. Ricordavo fin troppo bene il tocco della sua bocca, mi sentii rinata. Lo avevo desiderato così tanto in quei giorni che non volevo più farlo scappare. Gli impugnai i capelli folti come quella mattina all'alba e lui sorrise sulle sue labbra. Eravamo talmente impegnati e concentrati che non ci accorgemmo del ritorno di Jungkook che apparve dalla vetrata, ignaro della situazione.
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𝐰𝐢𝐧𝐠𝐬༒p.jm.{conclusa}
FanficE se una truccatrice dello staff si innamorasse di Jimin? E se il suo migliore amico fosse Jungkook? Loro sono sempre i BTS e non sarà facile questa situazione. Cosa può succedere? La protagonista è Dafne, una ragazza italiana trasferita a Seoul. Ji...