⚜️spread my wings⚜️

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Un giorno riuscii ad assistere interamente ad un loro concerto, l'avevo chiesto come regalo di compleanno. Nella sala trucco si organizzarono senza di me e da una parte mi dispiacque non partecipare alla frenesia che caratterizzava le preparazioni.

Mi posizionai vicino alle scalette accanto al palco, dietro le sbarre la folla imponente gridava, cantava ed impazziva per loro. Le infinite Army bomb regalavano uno spettacolo da togliere il fiato, sembrava un mare luminoso. Potei comprendere quanto fosse spaventosa quella massa di gente, ma restituiva un'energia unica.

Rimasi affascinata da loro carisma, sul palco sembravano essere instancabili e sicuri di sè. Quelle due ore volarono ed arrivarono ai ringraziamenti: il momento più toccante di tutta la serata.

Parlarono uno alla volta, emozionandosi a vicenda, e l'ultimo fu Jimin che ringraziò tutti: lo staff, la produzione, i fan.

- Se siete d'accordo, vorrei ringraziare una persona speciale che ha sempre aiutato tutti noi, soprattutto il sottoscritto. - annunciò, rivolto ai suoi compagni.

Sullo stadio calò un silenzio inaspettato, mentre lui si diresse verso le scalette con la luce del riflettore che lo inseguiva. Scese gli scalini di corsa, afferró la mia mano e mi trascinò sul palco.

La folla e tutti i membri mi accolsero con un sospiro di stupore. Non mi ero nemmeno resa conto di ciò che stava succedendo, non avevo avuto il tempo di reagire o pensare. Dal centro del palco potevo vedere tutta l'arena immersa nella suspense.

- Non ti ringrazieremo mai abbastanza. Ci hai sempre sostenuto sia nei momenti belli sia in quelli più difficili. Hai lavorato duramente per noi e te ne saremo sempre grati. - disse e gli altri sei concordarono con lui.

Ero attonita, mi coprii il volto con la mano libera, mentre le lacrime iniziarono a scendere copiosamente. Non avrei mai immaginato che potesse fare una cosa del genere davanti a migliaia di persone.

- Grazie di tutto. - continuó con gli occhi ludici a sua volta. - Ti amo. -

La folla impazzì appena concluse il discorso e chiese un bacio all'unisono. Entrambi in lacrime, ci guardammo e accontentammo la moltitudine di persone urlanti.

- Adesso possiamo piangere tutti.- disse Hoseok, tirando su con il naso.

V avvolse entrambi in un abbraccio, seguito da tutti gli altri cinque e non ci fu modo migliore per calare il sipario.

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Quando rientrai a casa ero ancora frastornata dall'accaduto: abituata a vivere nascosta dietro le quinte, era difficile da metabolizzare. Inoltre Jimin aveva appena dichiarato di amarmi e non lo aveva mai fatto. Non ero riuscita a rispondergli a causa della troppa confusione e dello shock. Volevo rimediare a quella mancanza, così raggiunse l'appartamento dei ragazzi. Trovai Seokjin nella cucina che dava sulla sala, mentre si preparava qualcosa da mangiare.

- Jimin è in camera? - chiesi dopo averlo salutato.

- Si, si sta facendo la doccia. - rispose alle prese coi fornelli.

- Mangi a quest'ora? -

- Troppe emozioni oggi, sono sensibile a queste cose. - disse, servendosi. - Vuoi qualcosa? - domandò ed indicò il patto davanti a lui.

- No, grazie. Comunque io cosa dovrei fare? Mangiarmi un bue intero da sola? - lo schernii.

- Sono il più grande qui, abbi rispetto per gli anziani. - rispose alla battuta con il suo solito modo irriverente.

Gli augurai un buon pasto e mentre me ne andavo, lo sentì sospirare: - Ah, questi giovani d'oggi. -

Aprii la porta della camera e percepii una voce lieve, coperta dal rumore dell'acqua corrente, provenire dal bagno. Senza pensarci troppo, mi tolsi i vestiti e mi diressi nell'altra stanza con i piedi felpati. Mentre mi avvicinavo alla doccia, intravide il corpo snello del mio ragazzo attraverso il vetro opacizzato. Fortunatamente era voltato di schiena, per cui non si accorse della mia presenza. Si voltó spaventato, quando avvertì la porta della doccia aprirsi, ma subito dopo si rilassò.

- Vuoi farmi morire d'infarto? - chiese, mentre studiava il mio corpo nudo dalla testa ai piedi.

- Io sono già morta al concerto. - risposi, infilandomi tra lui ed il vetro.

- Ti è piaciuta la sorpresa? - disse portandomi a sè.

- Sei completamente pazzo, ma ti amo anche per questo. - sussurrai sulle sue labbra carnose.

Ci eravamo persino risparmiati la fatica di spogliarci per fare ciò che desideravamo. Rischiammo di scivolare sulla lastra bagnata sotto di noi più di una volta, ma accettammo il rischio in cambio di quel momento di piacere.

Lui era divino anche in quell'ambito, ormai sapeva perfettamente come farla impazzire. Percorse la mia pelle bagnata con piccoli morsi: le labbra, il collo, il seno e pareva insaziabile. Inclinai la testa all'indietro ed appoggiai la schiena alle mattonelle fredde per permettergli un miglior movimento. A mia volta toccai il suo corpo fradicio, percependo i movimenti dei suoi muscoli allenati sotto le dita e gli sorrisi soddisfatta. Mi lasciai sfuggire un gemito che lui accolse con piacere mentre si faceva strada dentro di lei. Dopo qualche attimo di esaltazione, gli afferrai le natiche toniche, invitandolo a premere più forte e lui mi accotentó. Raggiungemmo il massimo del piacere insieme e ci guardammo sotto l'acqua, ansimanti e felici.

⚜️

- Jimin, almeno potevi dirci che intenzioni avevi! Sono scoppiato a piangere davanti a tutti. - disse Jungkook la mattina dopo con gli occhi assonnati.

- Tu piangi sempre a fine concerto, quindi non ha fatto molta differenza. - appurò Yoongi.

- Non ve l'ho mai detto, ma vi auguro il meglio. - disse improvvisamente Namjoon, rivolto a me e Jimin che lo ringraziammo pieni di gioia.

- Wow, fate sciogliere persino il nostro leader. - si complimentó Taehyung con un applauso.

- Io stavo già piangendo, non avete fatto altro che buttare altra brace sul fuoco. - rise Hoseok.

Li ascoltavo seduta sulle gambe del mio ragazzo. Era circondata da persone meravigliose e pregai di vivere altri mille anni così. Dopo qualche minuto tutti tornarono ai loro doveri, eccetto Jungkook che doveva dire qualcosa.

- Ho conosciuto una ragazza. - esordì, massaggiandosi la nuca.

- Vai avanti. - lo invitó jimin curioso.

- Ecco...se la cosa si farà più seria, ve la presenteró. - disse imbarazzato.

- Puoi dire almeno chi è? Sono curiosa. -

- È un'idol, ma per ora non voglio sbilanciarmi. -

Raccontó come l'aveva conosciuta e cosa si erano detto la prima volta. Sembrava davvero felice mentre ne parlava. Gli augurai tutta la felicità e la serenità del mondo, se lo meritava. Non vedevo altro che un futuro radioso, per tutti. Ripetei a me stessa quanto fossi fortunata grazie a loro e soprattutto a colui che mi stava stringendo fra le braccia.

Le due piccole ali, che avevo intorno al collo, si spiegarono al vento e volarono via.

⚜️end⚜️



⚜️angolo autrice⚜️
E siamo giunti alla fine anche qui.
So che questa storia è un blanda, ma è la prima che ho scritto.
Spero comunque che vi abbia divertito!
Grazie a tutti ✨

Purple you 💜

𝐰𝐢𝐧𝐠𝐬༒p.jm.{conclusa}Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora