I giorni stavano trascorrendo troppo velocemente, ne erano passati già quattro.Tutti e tre ci stavamo divertendo come mai avevano fatto prima e ci promettemmo di ripetere quella vacanza in futuro. Jungkook ci aveva lasciati soli quella sera, alla ricerca di un'altra compagna di avventure amorose. Jimin era meraviglioso in quell'accappatoio bianco, seduto sulla poltrona ed io posata sulle sue gambe. I suoi capelli bagnati, tornati grigi sotto le mie insistenze, rilasciavano gocce che scendevano pigre lungo il collo rendendolo terribilmente accattivante. Lo spallino fine della mia camicia da notte cadde mostrando la clavicola che lui prontamente baciò. Sentii i brividi percorrere tutto il corpo e li accolsi con piacere.
Percorremmo il tragitto verso la sua camera, assaggiandoci a vicenda con più vigore e foga del solito. Insinuai coraggiosamente le mani nell'apertura dell'accappatoio, toccando il suo petto tonico. Per tutta risposta, lui plasmò i miei fianchi fino alle cosce e poi risalì sulla schiena: mi modellava come terracotta sotto il suo tocco. Mi catapultò sul letto per poi adagiarsi sensualmente sopra di me, mentre mi riempiva di baci ovunque. Mi sfilò la camicia di seta lasciandomi solo con l'intimo e mi mangiò con gli occhi. Avevo il cuore in gola ed il respiro affannato grazie a tutte quelle emozioni che mi stavano inondando come uno tsunami. Incrociai i suoi occhi scuri e ci scambiammo sguardi d'intesa, mentre gli sfilavo le maniche spugnose. Poi mi sollevai leggermente per assaporare ancora le sue labbra morbide, mentre le mie mani attraversarono la sua pelle setosa; non ne ero mai sazia abbastanza.
Presi coraggio e slacciai la cintura che sorreggeva ancora l'accappatoio, mostrando la sua stupenda nudità. Rimasi in apnea mentre lui faceva lo stesso e finalmente mi sentii completamente sua. I movimenti che seguirono furono lenti ed incerti, poi sempre più regolari e sicuri. Totalmente in estasi, gli afferrai i capelli folti, poi premetti le dita sulla sua schiena, invitandolo a non fermarsi per nessun motivo al mondo. Lui stringeva saldamente i miei fianchi, mentre si muoveva dentro di me con passione. Incatenammo più volte i loro sguardi, mentre godevamo l'uno del dell'altra. I nostri respiri e i nostri gemiti si mescolarono fino al punto più alto del piacere ed infine sorridemmo, compiaciuti e soddisfatti.
La mattina dopo, appena aprii gli occhi, mi ritrovai il volto di Jimin addormentato accanto a me. Era tutto reale o aveva sognato? Stavo pensando mentre lo studiavo: era sdraiato su un fianco con le coperte che lo nascondevano dal bacino in giù. Era talmente bello da togliere il fiato, persino mentre dormiva.
Lui socchiuse gli occhi come richiamato dal suo sguardo e mi abbracciò, trascinando le coperte su di noi.
- Come faremo quando saremo a Seoul?- chiesi all'improvviso, interrompendo quel momento.
- Non ti preoccupare adesso, ok? - disse, prima di baciarmi dolcemente.
- Mi preoccupo eccome. Io voglio stare con te, Jimin. -
Non ero mai stata così decisa come in quell'istante e mi scoprii per guardarlo dritto negli occhi. Lui sembrò improvvisamente turbato ed intimorito, così distolse lo sguardo piantandolo sulla parete di lato.
- Siamo stati una volta a letto e già pensi a questo? - chiese come se fosse ovvio.
Non potevo credere alle sue orecchie e così sbottai - Allora hai fatto tutto questo solo per portarmi a letto? -
- Ecco, io... -
Attesi la fine della frase con speranza, ma non arrivò. In un solo istante sentii un macigno premermi sul petto, non riusciva a credere che Jimin mi avesse solo usata.
- Davvero? Ti sei solo approfittato di me? - chiesi con la voce tremante. - Guardami, almeno. Abbi il coraggio di dirmelo in faccia! - urlai per la frustrazione ed il dolore.
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𝐰𝐢𝐧𝐠𝐬༒p.jm.{conclusa}
FanfictionE se una truccatrice dello staff si innamorasse di Jimin? E se il suo migliore amico fosse Jungkook? Loro sono sempre i BTS e non sarà facile questa situazione. Cosa può succedere? La protagonista è Dafne, una ragazza italiana trasferita a Seoul. Ji...