Il suo sorriso.

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« No, non farlo, non farl.. Faith!! »
Alzai lo sguardo a lui ridendo scuotendo il capo quando con la penna disegnai una freccia nel quadrato del gioco sul foglietto e si, avevo vinto
Lo guardai scuotendo il capo porgendogli la penna mentre prese a rifare un'altro quadretto per poter inserire le forme in quel quadretto.
Alzai lo sguardo guardandolo concentrato e poi lo rialzai quando mi sentì appena osservata.

Alzai lo sguardo guardandolo concentrato e poi lo rialzai quando mi sentì appena osservata

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« La finisci? »
« Di? »
« Fissarmi.. »
« Cazzo, è che.. sei bellissima! »
« Sei sempre più stupido.. »
Lo guardai sorridere e lasciare la penna sul tavolo alzandosi dal suo sgabello della nostra nuova casa, si, l'avevamo presa dopo il nostro matrimonio, e si, eravamo marito e moglie da ben 3 mesi, e no, ancora non avevamo fatto il nostro viaggio di nozze, perché?
Perché adesso che Gabriel era più grande riuscivo spesso a lasciarlo con mia madre, e fra qualche giorno lei sarebbe andata in ferie e avrebbe preso il primo volo per arrivare a LA da noi, sarebbe rimasta qualche settimana con Gabri e sicuramente si sarebbe portata dietro anche il padre di Jo, e noi avremmo potuto goderci il nostro viaggio ai Caraibi in santa pace, preciso: non che Gabri fosse di intralcio anzi, aveva da poco compiuto un anno e dopo il viaggio volevamo organizzargli una mega festa, si, eravamo i soliti ritardatari.

Gabri cresceva in un batter d'occhio, immaginatevi un..tipo tosto già a 13 mesi, convinto di se, viziato, identico a suo padre, ma gli occhi azzurri della mamma, sembrava già far capire cosa volesse, e otteneva tutto ciò che voleva, io ero un po' più sul mio, anche se motivo per quel bambino, Jo invece era un "vuoi questo? Tieni"! Ma sapeva anche come tenerlo quando i suoi capricci aumentavano.
Tra me e Jordan andava alla grande, e il nostro passato sembrava non esistere, una nuova vita, un nuovo Jordy una nuova Faith, un nuovo amore più forte di prima, genitori, adulti, capaci di portare avanti qualsiasi peso, perché si, ogni suo peso era mio e ogni mio peso era suo, se io stavo male lui stava male, se io avevo bisogno di qualcosa lui avrebbe scalato la vetta più enorme per me, e se lui aveva bisogno di qualcosa avrei mandato ogni cosa a monte per lui, ci completavamo nel vero senso della parola, e ogni volta che si allontana da casa, anche per tre giorni a causa del suo lavoro, io e Gabri ne risentivamo, e anche troppo, ecco perché stava cercando di non muoversi più dalla nostra città.
Io lavoravo spesso ma non come prima, cercavo di accontentarlo, anche perché ad andare avanti potevamo farlo e come, intendo, ricordiamoci che lui era un figlio di un imprenditore di NC, e che se solo apriva bocca aveva, anche se Jo non era mai stato un vero e proprio "figlio di papà", amava fare le cose a modo suo e con le sue mani, preferiva prendersi la soddisfazione e il merito.
E potevo leggere la sua felicità ogni volta che gli ripetevo quanto fossi orgogliosa e fiera dell'uomo che era diventato.
La famiglia si stava allargando perché Taylor si sarebbe sposata tra un paio di mesi e ci toccava tornare a casa per questo motivo, e Zach il fratello di Jo aveva messo incinta la sua fidanzata, eh si, anche lui aveva messo la testa apposta, per aggiungere di quanto ognuno di loro morisse per il nostro bambino, motivo per il quale non era solo il papà a viziarlo.
Ah, dimenticavo di dirti che il bel Vancouver, il mio bellissimo marito, mi aveva obbligato a fare palestra con lui, intendo, per lui andavo bene anche grassissima o non so, ma gli avevo espresso il mio desiderio di poter fare palestra e nella nuova casa aveva impiantato una stanza da palestra così che non sarei potuta andare in una vera e propria palestra e gli uomini non mi avrebbe guardata, si era offerto di farmi da personal trainer.
Ma dove avrei mai trovato un uomo, marito, padre, casalingo (quando voleva perché era troppo disordinato anche solo se si spogliava) e pure personal trainer, Andiamo, quando mi sarebbe ricapitato di nuovo!

Tornando a noi,
Lo guardai avvicinarsi e afferrare le mie mani mentre mi tirò in modo che le sue braccia potessero avvolgere il mio corpo.
« Ma tu mi ami ? »
« Lo chiedi pure? »
« Mi ami come mi amavi 5 anni fa? »
« Ti amo ancora di più di 5 anni fa! »
« Siamo disgustosi.. »
« Sei disgustato.. »
Lo guardai ridere, e per l'ennesima volta mi innamorai del suo sorriso.

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