Non è come credi.

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Mi tirai su dal letto quando passarono diversi minuti, era in bagno, mi avvicinai alla porta del bagno, socchiusa, stava parlando al cellulare, ecco perché rimasi ad ascoltare portando la mano sul muro freddo.

« Hey, va tutto bene.. si ci vediamo presto, te lo prometto, fidati solo di me e basta.. ci provo.. a più tardi.. »

Alzai lo sguardo quando uscì dal bagno e si pietrificó avanti alla soglia della porta, deglutì appena restando a guardarmi e poi voltò lo sguardo portando il cellulare nella tasca

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Alzai lo sguardo quando uscì dal bagno e si pietrificó avanti alla soglia della porta, deglutì appena restando a guardarmi e poi voltò lo sguardo portando il cellulare nella tasca.
« Da quanto sei qui? »
« Sono appena arrivata. »
Cercai di essere il più indifferente possibile e lo guardai annuire mentre feci per entrare in bagno.
« Mh.. mi dispiace per ieri, non lo credo sul serio, lo sai, sono uno stupido. »
Non risposi, annuì semplicemente e lo guardai sorridere appena, abbassai lo sguardo ed entrai in bagno chiudendo la porta alle spalle.
Avrei voluto urlare così tanto, iniziare a piangere come non ci fosse un domani, la mia testa continuava a far male, sempre di più,
Serrai la mascella poggiando le mani sul lavandino e mi mossi appena passando il braccio sugli occhi asciugando subito le lacrime , non potevano continuare così.
Chiusi gli occhi aprendo la fontana del lavandino e sciacquai velocemente il viso, e dopo poco abbandonai il bagno andando in cucina, aprì il mobile versandomi di cereali nella tazza che avevo recuperato e ci versai il latte che già era sul tavolo, usato da Jordy seduto vicino alla tavola col cellulare tra le mani, girai il viso notando un foglietto vicino al frigo, scrittura di mia madre:
" Sono al parco con Gabri, sono le 10:20, godetevi un po' di tempo soli. "
Si, sicuramente.
Sospirai appena sedendomi di fronte a lui e giocai col cucchiaio nella tazza sentendolo:
« Beh? Non vuoi godertelo? »
Chiese intento a leggere il foglietto che avevo poggiato sul tavolo per toglierlo dal frigo.
« Non mi va, non mi sento bene. »
Riuscì a dire abbassando lo sguardo nella tazza, e portai il cucchiaio alle labbra mangiando ciò che c'era, posai quest'ultimo nella tazza e sospirai quando lui annuì sbuffando, che intenzioni aveva? Ancora una volta avevo un Jordan misterioso, che forse neanche lui sapeva come comportarsi, o cosa stava facendo.
« Sei ancora arrabbiata per ieri? »
« Non mi importa, Jordan »
« E allora che c'è? »
« Niente.. »
Mi tirai su portando le cose nel lavandino che dopo avrei tolto e sali sopra entrando in camera per poter prendere qualcosa da mettere di pulito, aprì il cassetto prendendo dell'intimo pulito e apri l'armadio, afferrai una tuta e girai lo sguardo al cellulare di Jordan sul comodino,
Jordan aveva due telefoni, uno suo privato e un'altro aziendale, quello era azienda.
Mi avvicinai prendendolo e aprì leggendo il messaggio
"Eva: Non far tardi stasera, ti prego, ne ho bisogno, e devo dirti una cosa bellissima"
Girai lo sguardo quando sentì la voce di Jordan
« Ma che fai? »
Afferrò il suo cellulare dalle mie mani togliendomelo come se avessi preso la cosa più bella che avesse, e neanche.
Tirai su lo sguardo, e evidentemente erano palesi gli occhi rossi e lucidi, perché mormorò:
« Eh? Nono, aspetta..non è..»
Non finì perché..

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