New Castle non era cambiata per niente da quando l'avevamo lasciata, a cambiare eravamo noi, ogni cosa era sempre lì, nello stesso modo e nella stessa posizione, persino le nostre camere, beh, quelle ne hanno viste di cose, eppure hanno saputo mantenere il segreto di un amore di due sconosciuti e all'improvviso fratellastri, così bene.
Jordan era con suo padre in ufficio, era andato a salutare tutti i suoi amici di li, e forse avrebbe sicuramente ritardato, io ero con Taylor e Katrin al parco dove andavamo spesso io e Katrin da bambine.
Dio quando era diventata donna, bella, e una madre di due bambini fantastici, due maschietti per l'appunto, e sposata con quel tipo di un tempo, quel rompipalle di Ryan.« Non ci credo, è tutto così cambiato.. quando in realtà non lo è affatto.. »
« Pensavo d'essere l'unica a notare questa cosa! » Rivolsi lo sguardo a Katrin.
« E che voi ci mancate da tanto qui, ma nulla è cambiato, anzi, si sono aggiunti marmocchi ma più che altro.. quando partorisci? »
Chiese intrecciando le braccia al petto mentre di tanto in tanto entrambe rivolgevamo lo sguardo ai bambini, anche se con loro c'era Taylor.
« Diciamo che la mia ginecologa è una "parto naturale" quindi dovrebbe nascere per aprile, direi di sì, se tutto va bene. »
« Madonna Faith, sei cambiata tantissimo.. »
« Ah io? E tu?? Per non dire di Ryan.. uomo con la testa sulle spalle quando fino a 4-5 anni fa pensava solo alle canne e al tuo culo! »
Entrambe iniziammo a ridere e per un istante ricordai ogni cosa fatta insieme a lei, era l'amica di un tempo, l'unica che avevo mai conosciuto sul serio, l'unica che sapeva morte e miracoli di entrambi, l'unica.
« È tardissimo cazzo.. devo andare, ti chiamo prima che vai via vieni a cena da me, così Ryan e Jordy si rivedono! »
Annui subito sorridendogli e la guardai ricambiando il bacio sulla guancia alzandomi quando andò a prendere i suoi bambini e andò via, lo stesso feci io avvicinandomi a Taylor.« Faith io vado da Brad.. »
« Mi raccomando, Taylor non fare l'incazzata con lei, tanto non cambia, lo sappiamo! »
Aveva litigato con mia madre perché Brad si intrometteva troppo tra la vita di Taylor, non sapevo nemmeno chi fosse questo ragazzo se non il fidanzato di quest'ultima.
La guardai annuire abbassarsi a baciare Gabriel intento ad entrare nel carrozzino e poi andò via, mi abbassai aiutando Gabri e lo guardai per qualche istante sistemandogli il berretto della Suprime.
« Fatto? Comodo? »
Chiesi guardandolo annuì e gli sorrisi nel momento in cui mi tirai su e presi a spingere il carrozzino e con una mano mi toccai la pancia facendo una smorfia quando sentì la piccola scalciare, come suo solito.
Questa gravidanza era molto diversa da quella di Gabri, Gabri era tranquillo mentre lei per niente, anzi, Jordy la paragonava a me, dicendo che sarà sicuramente testarda e col mio stesso carattere, non so come faccia, ma lui ha sempre riuscito ad indovinare ogni cazzo.« Yarmstrong ? »
Girai subito lo sguardo sentendo una voce familiare ma che non sentivo da tempo ormai.
« Ohi.. ciao! »
« Cazzo, da quanto tempo.. »
Eh già, Brenda, chi si ricorda di lei?
Sospirai appena girando lo sguardo guardando la bambina tenergli la mano, aveva all'incirca 5-6 anni, era troppo carina e mi rivolse un sorriso mentre Brenda continuò.
« Come stai? Sapevo che eri tornata, ho parlato con Jordy, tuo marito e tuo suocero ieri sera, è un Jordy in miniatura.. »
Strano, Jordy non mi aveva detto niente,
E come al solito lei continuava a parlare da sola, sempre la stessa, anche dopo una bambina.
« Sto bene! » mi limitai a dire.
« Avevi ragione su Alessandro, alla fine si è ritenuto ciò che era, solo perché non è sua figlia mi ha mollato. Ah, adesso devo andare, puoi ringraziare tuo suocero e Jordy per l'offerta? »
« ..quale offerta? »
« Ah non lo sai? Sono in cerca di lavoro e Jordy mi ha chiesto di essere la sua segretaria, era in cerca di una segretaria per l'ufficio di LA e ho accettato.. dai, grazie ci vediamo. »
Alzai la testa come saluto e deglutì spostando lo sguardo a Gabriel intento a guardarsi attorno, quindi.. mio marito cerca una segretaria e io non sapevo niente?
Per di più ha dato lavoro a chi tempo fa il mio ex mi mise le corna con lei? Wow.« Hey eccovi, ma dove siete stati? »
« In giro.. devo parlarti! »
Slacciai la sicura del carrozzino facendo scendere Gabriel e salì in camera dove un tempo era mia, mentre venni seguita da Jo.
« Devi dirmi qualcosa? »
« No, perché? »
« Ah, sicuro di questa cosa? »
« Ma cosa intendi ? »
« Non lo so, hai bisogno di segretarie a Los Angeles? Non hai una moglie che può aiutarti visto che le hai fatto mollare anche il lavoro? »
« Ma cosa c'entra.. »
« No aspetta, non mi importa di me, mi importa della tipa che hai assunto, Jordan. »
« Si, quindi? »
« Smettila di rispondermi ironicamente, e quella lo sai chi è.. »
« Bene? Che ti importa? Non hai più nulla da dividere col tuo ex. »
« Non capisci un cazzo. »Ci fu un botta e risposta tra noi, e la cosa che mi dava più fastidio erano le sue risposte da stronzo di merda ironico.
Abbandonai la camera dopo aver appoggiato il giubbotto di Gabriel sul letto che gli avevo tolto prima di salire e scesi le scale mentre lui continuò a parlare:
« Stupida, sto parlando con te, sali e risolviamo. »
« Lasciami in pace, Jordan.
Pensi solo ai cazzi tuoi. »
Lo sentì scendere le scale e afferrarmi la spalla da dietro facendomi girare in modo che lo seguissi in camera dove avevo lasciato prima.
« Lo sai benissimo che odio far sentire le cose nostre ai nostri genitori. »
« Ah, non ti da fastidio assumere qualcuna che c'entra con passato di tua moglie? »
« Passato. L'hai detto tu. Qual'è il tuo problema? Che problemi hai? Non devo scoparmela ne tanto meno portarmela a casa, deve solo lavorare cazzo. Se non hai problemi col tuo passato allora non te ne deve fregare. »Restai in silenzio per qualche istante con le spalle al muro restando a guardarlo senza fiatare, non sapevo nemmeno cosa dirgli in realtà, il problema non era il mio passato, né tanto meno lui, il problema era lei, conoscevo a memoria com'era fatta.
« okay, se poi pensi che potrei fare qualcosa con lei, mi conosci, sono cambiato, non lo farei mai.. »
Abbassai lo sguardo sorridendo in modo ironico scuotendo il capo e lo riguardai guardando la sua espressione interrogativa.
« Tu no, Ma lei, si. »
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Il coraggio 3
Random« Non ho bisogno che il mondo mi ami, ho bisogno che mi ami una sola persona, e questa persona sei e sarai sempre tu ». « Io non posso garantirti che sarò sempre in orario ma ti prometto che anche se in ritardo, io ci sarò per sempre » 📍 / Se ave...