È questa la felicità?

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Ogni cosa era diciamo al suo posto, anche se tra me e Lui c'era quella sottile freddezza, o meglio semplicemente conti in sospeso, come quando compri qualcosa ma non la paghi, e quella persona che ti ha dato tutta la fiducia aspetta che tu sia il primo a fare quel passo.
Ma infondo nulla è sempre come vogliamo, spesso ci illudiamo che le cose vanno bene, ma semplicemente facciamo in modo che anche se non vanno bene, c'è le facciamo andare obbligatoriamente bene, perché due sono le cose, o ti accontenti o lascia perdere.
Ed io, ero stanca di accontentarmi, l'avevo fatto per troppo tempo nell'arco dei miei 24 anni, adesso era il momento di non adattarsi più alle cose che non mi andavano a genio.
Presto sarebbe nata la piccolina, e sapevo perfettamente che quella freddezza tra noi non ci sarebbe dovuta essere, ma come nasconderla se lui non prendeva mai in considerazione ogni cosa che gli dicevo?

« Hei, sono appena tornato! »
« Hei.. »
« Gabriel e gli altri? »
« Con tuo fratello in giro.. mia madre da un amica, tuo padre a lavoro e Taylor da Brad..»
Lo guardai annuire mentre sfilava dalle sue braccia quella famosa giacca di jeans..
Restai a guardarlo per qualche istante, quella casa, Lui.. sembrava ritornare a 5 anni fa, quando nemmeno riuscivo a guardarlo per poter nascondere il mio interesse nei suoi confronti.. e adesso? Era tutto come prima?
Abbassai lo sguardo al foglio bianco sul tavolo e poi lo sentì avvicinarsi e poggiare le braccia al tavolo sentendolo parlare:
« Che facevi qui sola? »
Alzai le spalle mordendomi il labbro inferiore e strinsi tra le dita la penna che avevo preso prima che entrasse lui, nemmeno sapevo cosa avrei voluto scrivere in realtà.
« Non lo so.. »
« Non lo sai? »
Chiese mentre la mia testa scosse più volte in un no dandogli una vera risposta.
Lo guardai allungare la mano sulla mia pancia ormai pronta per andare via, scoppiare come una bolla enorme, in un momento all'altro.
« Sophia..la sentì ? »
« Non sempre, meno di come sentivo Gabri..»
« Beh sarà tranquilla e non un mostriciattolo come quel calciatore che ci ritroviamo.. »
Sorride mentre la sua mano accarezzò una parte della mia pancia e gli sorrisi appena voltando lo sguardo a lui.
Forse è di quello che avevamo bisogno.
« Ti va di andare a fare due passi? Dai, andiamo dove andavamo un tempo.. »
Restai a guardarlo per qualche istante finché non annuì e ringraziai che fossi già sistemata, mi tirai su mentre lui rimise la giacca che aveva tolto poco prima e io infilai la mia prendendo la borsa, lasciando casa dopo di lui, tirò la porta alle spalle mettendo le chiavi nel retro dei suoi jeans e afferrò la mia mano uscendo dal vialetto di casa.
« C'è la fai a camminare a piedi o prendo l'auto? »
« C'è la faccio! »
« Sicura? »
Annuì semplicemente guardandolo e strinsi le sue dita annuendo, mentre prosegui la strada con lui guardandomi attorno.
Beh, sarei voluta tornare a tempo fa? No..
No perché non avrei avuto Jordan come l'ho in questo momento, intendo.. prima era il mio fidanzato ma avevo la consapevolezza che qualsiasi momento sarebbe potuto andare via, con questo non dico che da sposati lui non possa stancarsi e non possa andare via ma.. ho una consapevolezza in più che sia del tutto mio, che oltre tutto mi ha donato due bambini meravigliosi che amerò per il resto dei miei giorni. E so che lui li ama ugualmente, è il papà più figo e bravo di questo mondo.
Perché oltre tutto, oltre tutte le litigate, io non rinnego nulla, non rinnego che per lui sarei andata in campo al mondo, anzi, persino avrei rinnegato la mia felicità per vedere felice lui.

Vi ricordate quando vi dissi "Non fate in modo che la vostra felicità dipenda da qualcun altro? " beh, è tutto sbagliato, perché nel momento in cui dipendete da un'altra persona, si, quello sì che è amore, un perfetto amore.
Quindi vivete, siate felici, amatevi e siate felici se lui/lei sarà felice. Perché dal momento in cui lui/lei sarà felice, voi non cercherete nient'altro che la sua gioia, e amerete così tanto quel sorriso, Dio se lo amerete.. tanto da annullare se stessi, e si, infondo un po' sarà sbagliato, ma sarà anche la cosa più bella che vi sia mai capitata.

« Amore? Mi ascolti? »
« Jordan.. »
« Cosa? »
« Io ti amo. »
Sussurrai a bassa voce mentre mi fermai accanto a lui, era ormai come se fosse la prima volta che gli porgevo avanti ogni mio sentimento, come dirgli per la prima volta:
"mi piaci"
" Mi piaci e se tu ricambi, possiamo provarci, proviamo ad essere felice "
Soltanto che il nostro momento già era arrivato, adesso toccava soltanto amarci e prenderci cura di entrambi e della nostra famiglia.
« Ti amo anch'io.. lo sai.. »
« E..mi dispiace se avvolte sono assillante, ma ti giuro, che nemmeno una volta, ho mai pensato, di lasciarti andare.. »
Non rispose, afferrò il mio viso lasciando diversi baci sulle mie labbra, baci caldi che forse mi mancavano di tanto in tanto.
Beh, adesso domandatemi se quella era la felicità.

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