Capitolo 3

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Torno al mio libro, ordino un'altra cioccolata calda alla ragazza che passa tra i tavoli e mi butto a capofitto nella scrittura, mi lascio prendere dai ricordi e quando mi capita di alzare la testa e guardare fuori dalla vetrina è già buio. Guardo l'orologio e mi rendo conto che sono già le 20! Nel locale adesso c'è molta meno gente, ero così presa che non me ne sono nemmeno accorta. Pago il conto, raccolgo le mie cose e torno verso casa. Prima di uscire mi volto verso il bancone alla ricerca di quegli occhi d'ambra, ma di lui nessuna traccia. Penso sarà già a casa con la sua fidanzata.

Proprio mentre esco dal bar ricomincia a piovere, la mia solita fortuna, ma ho l'ombrello, almeno quello, se no mi sarei inzuppata perché piove proprio forte. Ma per fortuna c'è un pezzo da fare sotto un porticato, almeno sarò al riparo. Appena arrivo al porticato, chiudo l'ombrello e davanti a me vedo un ragazzo che cerca di scrollarsi l'acqua di dosso e man mano che mi avvicino lo riconosco è il ragazzo dagli occhi d'ambra! Mentre gli sto passando vicino per superarlo si da uno scrollone e finisce per urtarmi facendomi cadere l'ombrello di mano. Lui si gira di scatto e si stupisce probabilmente quanto me nel riconoscermi.

"Scusami!" dice chinandosi a raccogliere il mio ombrello, poi fa per porgermelo e continua "Hey ma tu sei la ragazza del bar tutta intenta a guardare il suo pc!"

"Si sono io" ammetto "ho perso la nozione del tempo"

"Non ho mai visto nessuno concentrato come te, oggi è successo di tutto al bar, una cameriera ha rotto un intero vassoio di bicchieri a due tavoli dal tuo, due ragazzi per poco non facevano una rissa e una ragazza si è sentita male e hanno dovuto chiamare l'ambulanza, tutti quanti si sono agitati, c'è stato un po' di casino e tu continuavi a scrivere imperterrita al pc, sei impressionante!" dice quasi ridendo, ma la risata sembra più una smorfia.

"Davvero? Altro che concentrazione, mi sono proprio persa! Ma magari è solo perché sono super egocentrica e non mi interessa degli altri no?" cerco di sminuire la cosa.

"No non credo" risponde lui sicuro.

"Bhè io ora dovrei andare, ci vediamo" taglio corto io.

"Hey, visto che vai in quella direzione, non è che me lo daresti un passaggio sotto il tuo ombrello? Io abito qui vicino." chiede unendo le mani in segno di preghiera.

La pioggia è sempre più forte e mi sentirei una schifezza a lasciarlo li sotto la pioggia, quindi accetto, riapro l'ombrello e ci incamminiamo, senza più dire una parola. Il mio appartamento non è lontano, soltanto altre due strade e sono arrivata. Ci fermiamo, perché non so dove andare per accompagnare lui visto che io sono già arrivata "Senti io sono arrivata, a casa ho un'altro ombrello, quindi puoi prenderlo e verrò poi a prenderlo al bar"

"Veramente sono arrivato anche io, abito qui!" Dice indicando il portone di fianco al mio.

"Ma allora siamo vicini di casa!"

"Già così sembra, allora tua sei la nuova vicina di cui mi ha parlato mia sorella. Benvenuta! Adesso scusami, ma sono a pezzi e non vedo l'ora di farmi una doccia, mangiare qualcosa e buttarmi a letto. Buona notte! E comunque se ti dovesse servire qualcosa suona al campanello numero 2, è l'appartamento a piano terra, ci abitiamo io, mia sorella e mio padre. Non farti problemi ok?"

Faccio cenno di sì con la testa e mentre lui saluta sta già entrando nel portone. Io invece come ogni volta non riesco a trovare le chiavi nella borsa, prima o poi le perderò ne sono sicura! Dopo aver scavato un po' nella borsa finalmente le trovo e posso rientrare, mi preparo un bel bagno e poi mi butto a letto. Buona notte.

Torno spesso al bar e continuo a scrivere il mio libro, ho contattato il vecchio editore di mamma che mi ha promesso che leggerà il mio manoscritto appena sarà pronto e che sarebbero ben lieti di pubblicarlo, ovviamente però dovrà essere all'altezza delle loro aspettative, quindi mi impegno ancora di più e non faccio altro che scrivere, al bar, al parco e a casa. Il ragazzo dagli occhi d'ambra mi saluta quando mi vede, ma niente di più, ogni tanto lo trovo ancora a fissarmi, ma ormai ci ho fatto l'abitudine.

Oggi non so perché ma sono particolarmente distratta e non riesco a concentrarmi come il mio solito, mi guardo intorno sorseggiando la mia immancabile cioccolata calda e ad un certo punto vedo arrivare il ragazzo dagli occhi d'ambra mano nella mano con la ragazza che mi somiglia molto, entrano al bar e si salutano con un bacio. Evidentemente lei lo ha accompagnato al lavoro, non so perché ma questa scena mi mette un po' di malinconia. Lui mi vede e sembra infastidito dal fatto che io abbia assistito allo scambio di effusioni con la sua ragazza, non mi saluta e si infila dietro il bancone e inizia a lavorare senza nemmeno degnarmi di uno sguardo, la cosa, non so perché ma mi infastidisce e decido che per oggi forse é meglio tornare a casa.

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