Sono quasi le undici di sera, non ho nemmeno chiesto a che ora avrebbe finito di lavorare, sta cominciando a venirmi sonno e mi arrotolo nella coperta del divano e ovviamente finisco per addormentarmi.
Mi sveglio sentendo un rumore é il campanello che suona, mi avvicino alla porta e lancio uno sguardo distratto, all'orologio sono le due! Mi affaccio e vedo Akito fuori dalla porta, apro stropicciandomi gli occhi. Lui mi abbraccia e appoggiano la testa sulla mia spalla dice "Scusami"
"Akito é tardissimo, ma che ti é successo? Va tutto bene?"
"Non mi va di parlarne, ho avuto una brutta discussione con i miei amici, ma volevo vederti almeno un secondo" dice senza togliere la testa dalla mia spalla.
"Ti va di entrare?"
"é tardissimo non dovrei nemmeno essere qui, non volevo svegliarti, ma avevo bisogno di averti accanto, e infatti adesso mi sento già meglio"
Mi scappa un sorriso, ma sono ancora intontita dal sonno "bhe per farti perdonare di avermi svegliata adesso verrai a cantarmi la ninna nanna ok?"
"Come scusa?"
"Sbrigati" dico lasciandolo li sulla porta e andando verso la mia camera da letto e arrampicandomi sul letto.
"Tu sai che invitare un uomo nella tua camera da letto in piena notte potrebbe essere pericoloso?" dice con un ghigno.
"Un uomo qualsiasi non passerebbe nemmeno la porta stanne certo, ma so che tu mi vuoi bene e non mi faresti niente di male, sbaglio?"
"Non fare la furba con me, questo tono angelico non attacca, io mi ricordo che la prima volta che sono stato qui sei stata tu a saltarmi addosso" ridacchia.
"Hey non é affatto vero!" dico io mettendo il broncio.
"Se lo dici tu.... Forza a nanna!" Si siede sul bordo del letto e io mi avvicino a lui appoggiando la testa sul suo petto.
"Buona notte Aki" non finisco nemmeno la frase che il suo profumo e il calore del suo petto, mi danno una sensazione di benessere, sento il battito del suo cuore e in meno di un minuto mi addormento.
Un movimento mi fa svegliare, apro gli occhi e mi accorgo che é già mattina "Scusa speravo di non svegliarti, sono rimasto addormentato un secondo dopo di te, mi dispiace" Poi si riavvicina e mi da un bacio sulla fronte "devo andare che tra un po' ho lezione, ti scrivo più tardi ok?"
Faccio un cenno di assenso e mentre lui esce io richiudo gli occhi, credo di non aver mai dormito meglio in vita mia.
Quando mi sveglio sono ormai le 10, trovo un messaggio di Akito sul cellulare "ti va se ci vediamo più tardi? Oggi non devo lavorare al bar e finisco lezione alle 14:00. Fammi sapere, a dopo."
Rispondo subito "Sotto la statua alle 14?"
Passano pochi istanti e arriva la risposta "perfetto!"
Questa volta non voglio arrivare tardi e quindi inizio subito a prepararmi.
Questa volta arrivo che lui non é ancora li, Ma non passa molto che lo vedo sbucare dall'ingresso principale, si avvicina, mi da un bacio sulla guancia e mi prende per mano "allora dove vuoi andare oggi di bello?"
"é una bella giornata che ne dici di mangiare al parco?" propongo.
"Mi sembra un'ottima idea."
Mentre stiamo andando via un gruppetto di ragazze ci guarda in cagnesco e una di loro si mette a urlare: "ma allora lo fai apposta! Vuoi davvero farla svergognare davanti a tutti? Tutti sanno che stavi con Fuka e vi siete appena lasciati e già te ne vai in giro mano nella mano con quella tizia che conosci da quanto? Due giorni?"
"Togliti di mezzo Hisae, non sono affari tuoi! Mi sembra di avervelo già spiegato ieri a sufficienza no?" Lo sguardo di Akito si fa duro, non l'ho mai visto cosi'.
"Caro mio a me non importa se vuoi buttare all'aria la tua vita, ma non puoi far soffrire la nostra amica e passarla liscia!" si intestardisce lei.
"Adesso basta togliti dai piedi!" senza più degnarle di uno sguardo mi trascina dietro di lui e andiamo via.
"Dovreste vergognarvi!" la voce voce della ragazza ormai su tutte le furie ci raggiunge mentre lui allunga il passo.
Non dice una parola e io non so davvero come rompere il ghiaccio, non avevo nemmeno pensato che farci vedere insieme sarebbe stato un problema.
"Non ci pensare" é lui a rompere il ghiaccio.
"Come?" rispondo confusa.
"Ti vedo sai? Eri tutta felice e adesso sei anche troppo pensierosa. Non avrebbero dovuto fare quella scenata... ieri sono arrivati tutti al bar per lo stesso motivo, abbiamo parlato delle stesse cose per ore, ma a parte scusarmi con Fuka, cosa che ho fatto, non voglio nascondermi, visto che alla fine non mi sembra che sto facendo niente di male. Quindi ti prego non badare a quello che hanno detto e cerca di non pensarci ok?" mi piega brevemente.
"ok ci proverò... però tu non fare più quella faccia"
"Quale faccia?" chiede lui perplesso.
"Quella faccia!"
"Ma é la mia faccia!" protesta.
"Non non é vero" dico io cercando con le dita di fargli fare un sorriso, ma ne esce una faccia buffissima e scoppio a ridere.
"Che fai adesso mi prendi in giro?" mi afferra e inizia a farmi il solletico.
Non riesco più a smettere di ridere. Cerco di scappare ma lui mi riprende subito, sembriamo due bambini che si fanno i dispetti, non ridevo in questo modo da un sacco di tempo. Mi piace stare con lui mi fa davvero bene.
Per bloccarmi finisce per tirarmi a se e io sono prigioniera tra le sue braccia, un brivido mi percorre la schiena, il suo corpo caldo così vicino al mio mi fa andare presto su di giri, i miei occhi si perdono nei suoi e il desiderio di lui sale, voglio che sia mio. Le nostre labbra si uniscono e il suo sapore mi invade, facendomi desiderare sempre di più, un bacio febbrile, come il bisogno d'aria. Sento da come mi bacia che anche lui è in preda al desiderio come me, ma dopo poco si allontana da me, le sue labbra mi mancano immediatamente. Lo vedo chiudere gli occhi e fare un respiro profondo.
"Andiamo?" dice dopo essersi ricomposto.
Con un po' di delusione faccio cenno di si con la testa, lui mi prende la mano e si incammina, io non posso fare a meno di osservarlo, quei lineamenti perfetti, com'è possibile desiderare così tanto qualcuno?
Mentre ancora lo fisso lui si ferma: "prendiamo qualcosa qui e ce lo portiamo al parco ok?"
finisco per arrossire, abbassando lo sguardo "si, si certo!"
Prendiamo dei panini e qualcosa da bere e entriamo nel parco, oggi c'è un bel sole e finiamo per mangiare seduti sull'erba. Lui cerca di chiacchierare del più e del meno e io mi sento così stupida. Mi tornano in mente le parole della ragazza di prima "dovreste vergognarvi" e io mi vergogno, mi vergogno da morire, ma non per quello che crede lei, mi ritrovo a desiderarlo così tanto che mi manca il respiro, se non fossimo qui in mezzo a tanta gente vorrei poterlo fare mio, sentirmi sua in ogni modo possibile. Invece sono qui che non faccio che sorridere come un'ebete e dire scemenze.
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Cambia Prospettiva
FanfictionMi sono appena trasferita e non conosco nessuno in questa città... cosa mi riserverà il destino? Questi sono i pensieri di Sana quando decide di cambiare la sua vita...