Decidiamo di andare ancora in un bar a bere qualcosa è ormai passata la mezzanotte quando torno a casa e davanti alla mia porta c'è lui. Io sono un po' alticcia e non ho proprio voglia di affrontarlo in questo momento, ma ormai è tardi, mi ha vista. Decido di ignorarlo completamente, inizio a frugare nella borsa per cercare le chiavi mentre lui mi viene incontro, senza dire una parola, mi si piazza davanti, io lo scanso cercando di sorpassarlo, ma lui me lo impedisce, sento il suo sguardo su di me e odio ammettere che ha ancora lo stesso effetto, mi fa bruciare dentro, ma non lascerò che l'abbia vinta lui, mi tornano in mente le parole di quella ragazza "Lui è tornato da me! Mi ha implorato e adesso stiamo di nuovo insieme" una ceca rabbia si impossessa di me, gli do uno spintone e cerco di sorpassarlo, ma lui mi trattiene.
Adesso basta "Vuoi lasciarmi in pace?" dico guardandolo male.
Lui mi spinge contro il muro e io sono incastrata tra il suo corpo e il muro, il mio corpo è percorso da un brivido, vorrei solo che mi baciasse, ma se ripenso a quello che ha fatto, è sparito senza un motivo, non mi ha detto una parola ed è sparito per tornare dalla sua ex.
I nostri occhi si incrociano, lo vedo combattuto, nel suo sguardo il desiderio che ha di me è sempre lo stesso, lo so perché è la stessa cosa che provo io. Ma lui mi fissa senza dire niente, se solo dicesse una parola, parlami stupido scimmione, di qualcosa, fammi capire cosa ti passa per la testa. Ma lui rimane lì senza dire una parola, ogni singolo muscolo in tensione, mi sta facendo impazzire.
Poi il suo telefono suona, lui sembra scuotersi dai suoi pensieri, recupera il cellulare dalla tasca e fissa per un secondo il display, vedo il suo sguardo cambiare, appena risponde al telefono ne approfitto per liberarmi dalla sua stretta e corro verso la porta, adesso basta non ho più voglia di stare al suo gioco perverso. Mentre apro la porta sento ancora i suoi occhi fissi su di me, ma lui non fa nulla per fermarmi, mentre entro lo sento dire solo una parola "arrivo". Io mi richiudo la porta alle spalle e lui se ne va correndo.
Dopo altre due settimane finalmente esce il mio libro nelle prime librerie ed è subito un gran successo, sia in America che in Giappone, ne parlano quasi tutti, e sono felice di sapere che moltissimi leggendolo si sono ricordati di che donna meravigliosa fosse mia madre, moltissime trasmissioni ne parlano, molti ancora non sapevano che mi avesse adottata quando ero appena nata, mi arrivano moltissime mail per chiedermi di partecipare a trasmissioni televisive o per delle interviste, ma non ho nessuna voglia di tornare sotto i riflettori, se lo facessi dovrei di nuovo dire addio alla normalità.
Yukino è davvero entusiasta del successo del libro e riceve un sacco di interviste non fa che elogiarmi e per un po' siccome la casa editrice è sommersa dai giornalisti io evito di andare al lavoro con la sua approvazione, ma mi fa mandare un po' di libri da leggere e delle bozze da correggere a casa, così mi terrò comunque impegnata.
Ho preso il vizio di uscire con la parrucca bionda che usavo quando stavo in America, in questi giorni la mia faccia è di nuovo sulle riviste e non mi va che qualcuno mi riconosca e avvisi i giornalisti, quindi per non rischiare mi travesto un po'.
Una mia collega con cui ho legato molto mi invita a cena con lei e alcune amiche e la avviso che dovrò venire in incognito, lei sembra divertirsi molto, e non fa che dirmi che sono troppo strana bionda.
Dopo cena ci trasferiamo in un locale, è molto affollato e dopo un po' tra la parrucca e la folla inizio davvero ad avere un caldo insopportabile e decido di uscire a prendere una boccata d'aria.
Per fortuna fuori ci sono delle panchine e mi siedo a prendere una boccata d'aria mentre ancora sorseggio il mio drink.
Alle mie spalle sento delle voci, mi sembra di conoscerle, sono due ragazze palesemente ubriache, appena le vedo le riconosco, una è la ragazza di Akito, l'altra è la sua amica che ci aveva urlato contro nel cortile del campus, vorrei andarmene, ma non voglio dare nell'occhio, non voglio che mi riconoscano, quindi faccio finta di nulla e continuo a bere il mio drink mentre loro mi passano accanto senza nemmeno vedermi.
"Signorina, nelle sue condizioni non dovrebbe bere!" dice una ridendo.
"Hisae, sai benissimo che berrò fino allo svenimento, quella troietta pensava di venire qui e portarmi via ciò che è mio, ma non ha fatto bene i conti, adesso che Akito pensa che io sia incinta non mi lascerà mai!" dice continuando a ridere.
"povero sciocco gli uomini sono davvero dei polli! Ma come farai quando tra qualche mese non ti crescerà il pancione?"
"ho già smesso di prendere la pillola, devo solo trovare il modo di andarci a letto e vedrai che non se ne accorgerà nemmeno, solo che adesso il signorino fa il difficile, ma mal che vada andrò con il primo che passa, avrò un figlio in un modo o nell'altro e lui resterà con me per sempre!"
"Sei proprio perfida!" loro ridono e a me si gela il sangue nelle vene.
"e se proprio non riuscirò posso sempre inventarmi un finto aborto, e sarò così distrutta dalla notizia che non avrà mai il coraggio di lasciarmi, ormai conosco troppo bene il mio Akito"
sento che continuano a chiacchierare tra loro mentre si allontanano e io resto li immobile con il fiato corto.
Ecco cosa è successo, ecco perché non si è più fatto vedere.
Lui ha avuto la notizia falsa e non ha potuto far a meno che tornare da lei.
Ma perché non mi ha detto niente? Se davvero mi amava avrebbe dovuto parlarmene. Credo. Ma forse io avrei fatto esattamente lo stesso, sarei sparita e basta, spiegare sarebbe stato tropo doloroso, rinunciare sarebbe stato terribile, dovermi guardare negli occhi.
Torno dentro e cerco la mia amica per avvisarla che devo tornare a casa.
"Vuoi che ti accompagno? Sei sicura di star bene? Hai una faccia!" chiede preoccupata.
"Si si sto bene, ma preferisco tornare a casa e rilassarmi, mi dispiace ci rifaremo un'altra sera ok?"
"Certo cerca di rimetterti, tengo il telefono in tasca, se hai bisogno di me chiama subito!" dice abbracciandomi e salutandomi.

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Cambia Prospettiva
FanfictionMi sono appena trasferita e non conosco nessuno in questa città... cosa mi riserverà il destino? Questi sono i pensieri di Sana quando decide di cambiare la sua vita...