Il Segreto È...

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Dopo altre due ore di viaggio, finalmente i veicoli del DEO arrivarono alla tenuta di Lena, della quale nessuno conosceva l'esistenza.
I militari lasciarono le quattro bambine, Eliza, Lena, Ava, Dinah, Quentin e Amaya fuori dal grande cancello "È un posto molto grande..."
"Vedrete dentro." Rispose Lena, aprendo col telecomando, mentre Imra atterró accanto a loro.
Una volta in cortile, tutte notarono quanto enorme fosse e lo stesso accadde quando furono in casa "Ovviamente l'arredo è molto pregiato..." Disse Dinah "Forse tre anni del mio stipendio."
"Sei un Capitano... Non puoi guadagnare poco."
Dinah sorrise appena ad Amaya "Più che i soldi, a me interessa il bene della città. Poi sia quel che sia..."
"Sei una bravissima ragazza." Commentò Eliza e Dinah sorrise ancora, ringraziandola.
Lena sentì poi qualcuno tirarle i pantaloni e guardò in basso, vedendo Kara, Sara e Zari che le sorridevano e si inginocchiò "Ditemi."
"Piciina!" Dissero insieme.
La mora Omega sorrise loro "Guardo se ho dei miei costumi di quando ero piccola, così potete fare il bagno!"
Le tre bimbe esultarono, mentre Laurel andò a sedersi in un angolo "Tu non vuoi fare il bagno?"
La bimba guardò Quentin e distolse poi lo sguardo "Non parla?" Chiese Ava e lui scosse il capo.
"Se hanno perduto la memoria e hanno ricordi di quando erano piccole, chissà lei che infanzia ha vissuto... La mia Laurel era felice, ma lei..." Sussurrò l'uomo.
La piccola si rannicchiò, poi tornò Lena coi costumi da bagno e le altre tre bimbe furono felicissime "Tu non vai a fare il bagno?"
Laurel scosse il capo e, quando Lena fece per insistere, Eliza le poggiò la mano sulla spalla "Non insistere... Il segreto, coi bambini, non è solo la pazienza, ma anche il non insistere."
Lena annuì "Ok... Allora penserò alla loro istruzione. Chiamerò l'asilo... Lunedì inizia, dopo le vacanze estive."
Eliza accordò, poi arrivò Rory "Io, all'asilo, volevo bruciare la maestra!"
"Cerca di non dirlo a loro quattro."
Lui lo promise, poi arrivarono le tre piccole con Amaya e Ava, che le avevano aiutate a prepararsi "Vieni, così ci aiuti a guardarle."
"Ma io ho fame!" Ringhió lui.
"Tranquillo, Mick, io penso alla cena."
La Leggenda guardò Eliza come se fosse una Divinità, poi uscì in giardino e raggiunsero la piscina.
Per fortuna Lena aveva ancora delle ciambelle gonfiabili, così Mick ed Imra si offrirono di gonfiarle, a forza di polmoni e le diedero alle bimbe "Piano e non fatevi male!"
Mick si sedette sul bordo, tolse scarpe, calzini ed avvolse l'orlo dei pantaloni per tingere i piedi in acqua, sorseggiando la sua birra e, per caso, la palla lanciata da Kara non lo colpì "Ehi! Attenta."
"Usa già la sua forza... Ma non penso si sappia controllare." Disse Amaya, mentre Ava rimproverava la piccola.
"Calma... Non è successo niente." Avanzó Quentin, notando l'espressione di Kara "Fai attenzione."
La bimba gli sorrise e tornò dalle due amichette e giocavano coi gonfiabili, senza venir mai perse di vista dalla parte adulta del gruppo.
"Io vado..." Disse Imra "Vi serve qualcosa?" Chiese, entrando in cucina.
"Per stasera no, ma domani andremo a fare la spesa..." Rispose Eliza.
La ragazza annuì, salutò e se ne andò in volo, mentre Dinah si era avvicinata a Laurel, ancora seduta nel suo angolino "Ehi..."
La bimba la guardó "Non vieni in piscina?" Chiese e Laurel scosse il capo "Nemmeno a tingere i piedi?"
La piccola Alpha la guardó negli occhi e poi la mano tesa della castana.
Titubante vi poggió sopra la sua e, dalla cucina, Eliza sorrise, perché forse Dinah era l'unica in grado di fare breccia nel muro alzato da Laurel.

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