Rinforzi?.

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Il giorno dopo, le ragazze si svegliarono presto per sistemare la casa ed aiutare Eliza con la colazione.
Non erano molto stanche, visto che le quattro bimbe, stranamente, furono colte dal sonno poco dopo la fine della cena e furono messe a letto, in una delle stanze per gli ospiti.
"Che profumo di caffè..." Disse Ava.
"Serviti pure! Ne ho preparato molto, sapendo che ci saremmo alzate presto..." Rispose Eliza.
Pochi minuti ed arrivarono le bimbe, ancora assonnate, così Eliza entrò in cucina con Lena ed Amaya.
"Io penso a spalmare la marmellata sulle fette biscottate."
Eliza annuì, poi si fermò e sorrise "Ragazze, non vi sentite osservate?"
Le due la fissarono "No..."
"Guardate dietro di voi... Credo che ci sia una signorina che ha fame." Disse, in tono dolce.
Infatti, voltatesi, le tre videro Kara che, seduta sul pavimento della cucina, le guardava col suo bel sorriso ed Eliza la prese in braccio, mettendola seduta sul tavolo.
"Vuoi un biscotto?" Tentò Lena ed il sorriso che la piccola le regalò le fece battere forte il cuore.
La bimba tese poi le braccia verso Lena e la mora l'abbracció "Accie!"
"Aaah, che furba! A Lena dici grazie, eh?" Chiese divertita Eliza.
Kara sorrise "Io bene!"
"Anch'io ti voglio bene." Rispose l'Omega, carezzandole i capelli.
Quando la colazione fu pronta, tutte si sedettero a tavola e mangiarono, dopodiché Quentin e Mick portarono le piccole in bagno, affinché potessero lavarsi "Vi serve una mano?"
"No, ce la caviamo benissimo!"
"Parla per te!" Ringhió Mick "Sembro un pupazzo di sapone!"
"Ma cos..." Disse Dinah, bloccandosi quando vide Kara, Sara e Zari correre fuori dal bagno ancora insaponate e Mick, coperto di schiuma, che le seguiva, mentre Laurel, tutta avvolta in un asciugamano, andava verso la stanza per vestirsi.
"Ferme!!" Se ne uscì Mick.
"Niente gelato, se non fate le brave!"
Le piccole si fermarono, innanzi a Thea "Ben fatto."
"Con me funzionava sempre."
In quella che era la loro stanza, Laurel cercava di aprire l'armadio per prendere i vestiti da mettere "Non devi fare tutto da sola."
Dinah aprí l'armadio, nel quale vi erano dei vestiti di Lena, di quando era piccola e che costei aveva trovato in soffitta "Mh."
La castana prese quella specie di mugugno come una risposta e si sedette accanto a lei, lasciando che scegliesse cosa mettere e la piccola prese una maglietta e un paio di pantaloncini, mostrandoli poi a Dinah "OK, vieni che li indossiamo!"
Per tutta risposta, Laurel provò a vestirsi da sola e Dinah notò quanto testarda fosse, nonostante i quattro anni, ma questo la fece sorridere.
"Oddio, è proprio vero..."
Dinah scattò con lo sguardo verso la porta e vide Nyssa Al-Ghul con sua sorella Talia, scioccate.
"Voi due... Come mai qui?"
"Abbiamo aiutato Oliver a catturare un tizio e, quando non vi abbiamo viste, ho chiesto... E Oliver ci ha spiegato quanto accaduto."
"Mia Adorata..."
Dinah fissò Nyssa "TUA Adorata??"
"Io sono molto legata alle sorelle Lance... Anche se lei non è la Laurel di Terra 1." Disse, indicando la piccola.
E Laurel, sorprendendo le tre, corse fuori dalla stanza con le lacrime agli occhi "Accidenti a voi!"
Dinah la seguì e la trovò in soggiorno, seduta in un angolo, intenta a piangere e si sedette accanto a lei "Auell!" Chiamò Kara, che provava a darle una caramella.
"Ci penso io, Kara... Vieni, siediti qui."
La biondina si sedette sulla gamba sinistra della castana "No voio te."
"Perché? Io voglio stare con te, sono tua amica."
"No amica. Io no ho!"
"Invece io lo sono! Tieni, questo dimostra la mia amicizia." Disse l'Omega, togliendo il suo ciondolo per metterlo al collo di Laurel "Adesso vieni qui."
La piccola guardó la catenina e poi si sedette timidamente in braccio a Dinah, dandole la caramella che Kara aveva dato a lei.
Eliza le guardó dal ciglio della porta e sorrise, restando sempre dell'idea che solo la castana poteva toccare il cuore di Laurel.

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