Serenity

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Quella sera Alsha era molto felice.

Seduto sulla poltroncina in camera sua il ragazzo stava allattando il piccolo, tenendolo delicatamente tra le braccia;

Aveva  sempre pensato che la prima volta ad allattare potesse provocargli  dolore, invece le labbra del piccolo su di lui non facevano altro che un piacevole solletico....

si rilassò completamente lasciandosi andare alle sensazioni che il contatto con quel corpicino caldo gli suscitavano

Ogni tanto baciava delicatamente la testolina del bimbo...

Un profumo delicato aleggiava nella stanza; era il profumo che un omega emanava per i primi mesi durante l'allattamento; un profumo delicato che cullava dolcemente il neonato, era segno della fase letargica in cui l'omega entrava per potersi  prendere cura del piccolo; una fase dove il ruolo dell'alpha era determinante poiché l'omega era più sensibile agli stimoli, più debole del normale e completamente indifeso.

Molti omega morivano durante questa fase, preda di alpha stimolati da questi particolari feromoni, senza nessuno a proteggerli e completamente inermi di fronte ai loro assalitori morivano per le lesioni riportate durante un legame forzato.
Lasciando così da soli i cuccioli alla mercè di un mondo crudele dove non sarebbero sopravvissuti a lungo...

L'Alpha si affacciò alla porta della camera di Alsha ammirando in silenzio la scena che  gli si presentava davanti agli occhi: una scena che aumentava il suo orgoglio di alpha e allo stesso tempo gli donava una serenità infinita: la sua nuova famiglia da  proteggere;

Pensò che Alsha nel prendersi cura del piccolo fosse diventato più bello che mai..la sua fragilità quasi eterea...la sua vulnerabilità  in quell'attimo.. ogni parte del suo essere emanava affetto per il piccolo, dal suo petto gonfio di latte al suo dolce profumo...

Il piccolo aveva ereditato i capelli scuri di Alsha, e le sue tipiche orecchie a punta, la bocca e il naso erano invece quelle dell'alpha, gli occhi invece erano particolarissimi: uno verde e l'altro azzurro cielo...

Appena i genitori avevano notato questa caratteristica erano rimasti senza parole: l'eterocromia negli omega era un evento più unico che raro, ciò rendeva il loro bambino speciale...così come  speciale era  il modo in cui era venuto al mondo.

Il ragazzo lo stringeva delicatamente tra le braccia mentre il bimbo terminava il suo pasto, allora Alsha aprì gli occhi e accolse con un sorriso il suo partner, lui si avvicinò ai due, depositò un delicato bacio sulle labbra del ragazzo e una carezza sulla testolina del bambino

 "Sei bellissimo .."sussurrò nell'orecchio del suo amato con un tono che fece arrossire il ragazzo fino alla radice dei capelli, lui accolse il complimento con un sorriso imbarazzato.

Rendendosi conto di avere ancora il petto scoperto il ragazzo si sistemò al meglio la camiciola che indossava, con fatica si alzò dalla poltrona , depositò il bambino nella culla,si  stiracchiò la schiena come un gatto.

"Andiamo a fare una  passeggiata"... propose all'alpha nascondendo uno sbadiglio con la mano.

L'altro acconsentì e insieme si avviarono verso i giardini del palazzo.

Te la senti di camminare? chiese l'Alpha ad Alsha appena fuori dalla camera,"perfettamente"...rispose il ragazzo , ma a tradirlo ci pensò un capogiro, l'uomo lo prese al volo prima che potesse cadere.

"Me la sento!" ribadì Alsha ad alta voce

"é solo che sono stato seduto troppo a lungo...poi appena mi alzo mi gira la testa e le ferite iniziano a farmi male..."

  Sospirando rassegnato di non poter fare cambiare idea al compagno, l'Alpha accompagnò l'omega nei giardini  sostenendolo per la vita con un braccio.

Lungo il percorso verso il parco sul retro del castello alpha e omega incontrarono parecchie persone che li fissavano mormorando tra loro, qualcuno indicava l'omega e poi si metteva a ridere sotto i baffi, qualcun altro si limitava a fissare Alsha con interesse;a quanto pare le vicende dei due erano diventate  gossip di dominio pubblico  tra gli abitanti del palazzo.

L'uomo, percependo il disagio provato dal ragazzo  strinse la presa sulla vita di quest'ultimo, come a volerlo proteggere da sguardi malevoli e indiscreti, il ragazzo dal canto suo si fece piccolo piccolo nella stretta dell'alpha e proseguì con lo sguardo basso.

NOTA: Non penso ci sia tanto da dire  su questo capitolo prevalentemente descrittivo.Spero di avervi fatto percepire la serenità provata dai due protagonisti , così come la loro felicità da neo genitori.Ne ho anche approfittato per descrivere il bimbo come qualcuno di voi mi aveva chiesto;)

Detto questo,buona lettura a tutti..e al prossimo capitolo

My own body, my own destinyDove le storie prendono vita. Scoprilo ora