"Adesso è tutto finito, puoi stare tranquillo..."
L'alpha sussurrò al ragazzo che teneva tra le braccia con delicatezza, carezzandogli i capelli corvini.
Lui per un attimo sembrò non capire, ma poi sbarrò gli occhi puntandoli in quelli del suo amato
" vuoi dire che...vuoi dire che il re è morto??
"si...ecco.."
"Portami da lui." L'alpha rimase interdetto in silenzio.
"Ho detto portami da lui", ribadì l'omega con voce impastata che non riusciva a suonare come un ordine.
L'uomo gli passò cautamente un braccio dietro le spalle e uno sotto le ginocchia sollevandolo da terra; l'alpha sibilò appena l'altro gli sollevò le gambe
" ho le anche rotte..ti ricordi...fai piano per favore.
Il re giaceva a terra dall' altra parte della stanza, gli occhi sbarrati puntati al soffitto, le braccia aperte a croce, schizzi di sangue ormai secco imbrattavano la veste d'oro.
L'alpha depose il ragazzo a terra vicino al cadavere del suo rivale, lui con uno sforzo immane si mise in ginocchio e con un gesto insicuro chiuse gli occhi del sovrano....
Troppi ricordi affioravano nella sua mente in quell'attimo, ricordi di quanto lo avesse fatto soffrire, ma anche ricordi di quando era bambino e il re lo viziava come se fosse suo figlio,
prese una fredda mano e se la strinse al petto.
...quelle mani così grandi che lo avevano toccato dappertutto..quelle mai che gli avevano procurato sofferenza e piacere allo stesso tempo...
quelle mani che lo avevano accolto quando da bambino piangeva chiedendo dove fossero i suoi veri genitori...
Lacrime iniziarono a scendere sulle sue guance contratte in un espressione di dolore, si chinò e appoggiò la fronte sul petto dell'uomo, singulti scuotevano le esili spalle.
Odiava quell'uomo...era vero...più di una volta aveva tentato di scappare delle sue grinfie;ma era anche vero che quando era piccolo il re l'aveva trattato come un figlio.Semplicemente non riusciva credere che ora il sovrano fosse morto, non riusciva a credere che tutto fosse finito.
Sentì un tocco gentile sulla testa, una mano aveva iniziato a carezzargli i capelli come a volerlo consolare, vinto dal dolore delle fratture ormai fattosi insopportabile,si staccò dall'uomo e si abbandonò all'indietro, batté la testa contro il petto dell'alpha che, dietro di lui prontamente lo accolse tra le braccia prima che potesse effettivamente picchiare la testa a terra.
" Mi fa male.." sussurrò debolmente prima di svenire.
L'alpha prese in braccio Alsha e lo portò in camera sua dove lo depose sul letto.
Tornò nell'altra stanza a prendere il bimbo che nonostante tutto dormiva tranquillo sul divanetto;quando lo prese in braccio si rese conto che era la prima volta che prendeva in braccio un neonato, per cui non era affatto esperto di queste cose, in fin dei conti non era agli alpha che spettava la cura della prole, aveva paura di stringerlo troppo oppure di farlo cadere durante il tragitto. Il bimbo però non sembrò curarsene, si accoccolò meglio tra le sue braccia e riprese a dormire come stava facendo fino a poco prima.
L'alpha sorrise alla serenità di quella creaturina capace di dormire in tutte le situazioni, si diresse nella stanza dell'omega.
Alsha giaceva nel letto in preda ai dolori delle fratture e ad una febbre molto alta.
Quando vide l'alpha avvicinarsi al letto con in braccio il bambino sorrise leggermente, allungò le braccia verso di lui come a invitare l'alpha a lasciarglielo, l?uomo capì al volo e glielo depose sul petto.
" Grazie" rispose debolmente,sorrise quando poi l'esserino gli gattonò accanto e prese a giocare con le ciocche corvine.
Sorrise di rimando anche l'alpha, avvicinandosi al ragazzo per controllargli la temperatura
" Hai la febbre Alsha,vado a chiamare il guaritore"
"Si fai pure, io tanto non posso muovermi..."
Quando il suo fidanzato uscì dalla stanza ,Alsha tentò di addormentarsi, usando come fonte di distrazione il tocco delle manine del bambino sulla sua testa.
La febbre ora si era alzata fino a provocargli dei forti capogiri, chiuse gli occhi,attendendo l'arrivo del guaritore.
NOTA: Eccovi un altro capitolo, in realtà avrebbe dovuto comprendere anche quello successivo, ma dato che non mi piace scrivere capitolo più lunghi l'ho spezzato in due.
Ho voluto sottolineare ancora di più il comportamento quasi infantile di Alsha, dovuto al fatto che si trova ancora in una sorta di periodo" post partum" e che essendo più fragile del solito, l'attacco del re lo ha scosso tantissimo, tanto da cadere in una sorta di regressione passeggera.
Vi anticipo già che nei prossimi capitolo ci sarà una sorpresa...ovviamente non dirò quale eh eh
Buona lettura e alla prossima!
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My own body, my own destiny
FantasyAtlantide Alsha ha 16 anni ed è l'amante del re, preso sotto custodia dallo stesso fin dalla più tenera età, abbandonato dai genitori e senza parenti, ma soprattutto con dei buoni geni... Il monarca l'ha preso sotto di se nella speranza di procre...