Restart

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Ormai erano passati giorni dall'operazione che aveva segnato la vita di Alsha.

Lui se ne stava in camera tutto il giorno, senza mangiare e dormire, pensando alla vita che stava crescendo in lui ora spezzata...pensando al futuro felice che lui l'alpha e il bimbo avrebbero vissuto insieme, lontani dalle grinfie del re. Ogni volta che pensava a questo una grande tristezza lo attanagliava cosi forte da fargli girare la testa, scoppiava irrimediabilmente a piangere e non riusciva a smettere.

L'Alpha gli faceva visita ogni volta che poteva...ogni volta era la stessa scena: lui entrava, Alsha in lacrime gli si gettava addosso letteralmente, lui gli chiedeva cosa non andasse..il ragazzo a questa domanda iniziava a piangere e gemere più forte, il tutto terminava con Alsha che dopo essere esausto per avere urlato per un ora buona si addormentava docilmente in braccio all'uomo, come un bambino, non un ragazzo di sedici anni.

Ogni volta che la scena si ripeteva  l'Alpha si chiedeva se il destino che il ragazzo aveva accettato di buon grado a testa alta lo avesse veramente accettato, vero che gli era stato imposto...ma si disse che sarebbe sarebbe morto volentieri per evitare che il ragazzo cadesse in questo baratro senza fine...se lui fosse stato ucciso al posto dello svolgimento dell'operazione dell'omega, forse si, Alsha sarebbe stato male per i primi giorni, ma poi si sarebbe dimenticato di lui e avrebbe vissuto felice col suo bambino....

era pronto a riscattare con la vita la scelta secondo lui sbagliata dell'omega...era pronto a sacrificarsi pur di farlo stare meglio...non sopportava la vista del ragazzo che passava le sue giornate a letto a piangere.

Tutto ciò attraversava la sua mente mentre carezzava con delicatezza i capelli del ragazzo,

ormai la presenza di quell'esile corpo tra le sue braccia era diventata quasi irrinunciabile...stringerlo a se...sentire le sue mani esili aggrapparsi alla sulla schiena...il calore che l'omega emanava,...il suo delicato profumo leggermente fruttato, la morbidezza dei capelli corvini tra le sue dita, il lieve battito del cuore contro di lui...

Fu una giornata come le altre, o almeno in apparenza normale, che il dolore dell'omega venne riscattato.

l'alpha venne intercettato dal guaritore mentre usciva dalla camera di Alsha, dopo la consueta sua visita mattutina al ragazzo.

" Vieni con me" disse l'ometto senza preamboli.

Lo condusse in una camera li vicino, nella camera vi era un letto, nel letto...

 L'Alpha non credeva ai propri occhi..

Il guaritore, per niente stupito alla reazione dell'altro, si portò un dito alle labbra , come a voler sottolineare l'importanza di non rivelare a nessuno ciò che l'uomo aveva appena visto.

Appena uscito dalla stanza una lacrima scese sulla guancia dell'alpha, sollevato da ciò che gli era appena stato mostrato si sentì come se il macigno che aveva da giorni sullo stomaco fosse improvvisamente evaporato

Quella notte dormì serenamente...I suoi soliti incubi lo lasciarono in pace.

La mattina dopo venne svegliato dal guaritore, che non si sa come era riuscito a trovare la sua stanza.
L'ometto recava in mano un qualcosa avvolto in un lenzuolo...sembrava muoversi...sembrava pesante...

"Andiamo "disse con voce piatta

L'uomo capi al volo
Annuì e seguì l'uomo nella stanza di Alsha

Una volta davanti alla stanza del ragazzo l' ometto aprì i battenti rivelando un enorme letto a baldacchino, appena sotto le coperte si intravedeva la sagoma dell'omega, dormiva...

probabilmente dopo essere crollato per la stanchezza dopo l'ennesima crisi di pianto.

Appena  l'Alpha gli si avvicinò, il ragazzo si mise seduto, avendo percepito il suo odore già da lontano.

Per un po non disse niente e il suo viso rimase inespressivo, poi il suo sguardo indugiò sul fagotto che l'uomo aveva tra le braccia...sembrava pesante e aveva un che di strano...

il ragazzo lo studiò con attenzione, piegando la testa di lato come un cucciolo.

"Cosa è? chiese con circospezione

per tutta risposta l'Alpha gli si avvicinò e glielo mise tra le braccia,

appena il ragazzo capì cosa si nascondesse sotto quella coperta gli occhi gli si riempirono di sorpresa e di lacrime 

guardò  esterrefatto ciò che stringeva tra le braccia,lo strinse al petto e si chinò su di esso, baciò la testolina della creatura con un affetto indicibile.

Guardò l'Alpha mentre lacrime di gioia gli rigavano le  guance, e il più bel sorriso gli fioriva sulle labbra

" è il nostro bambino sussurrò al suo amato,ancora incredulo

nostro figlio...nostro figlio...nostro figlio...

Continuò a ripetere come un mantra, come a convincersi che tutto ciò che stava vivendo in quel momento fosse la realtà.

l'Alpha si avvicinò al letto , abbracciò il ragazzo, abbracciando anche il bambino.

Poggiando il mento sulla testa di Alsha si lasciò sfuggire due lacrime, ma senza farsi notare dall'omega...lui in tutta risposta lo strinse più forte, come se avesse intuito  il suo minimo cambiamento di umore...era vero come si diceva in giro,che gli omega erano molto empatici...quasi come i cani che sentono ogni minima variazione dell'umore del padrone.

Anche se il rigido codice comportamentale alpha gli impedisse di mostrarsi debole agli altri,specialmente agli omega,  l'uomo si concedette il lusso di  piangere tra le esili braccia dell'omega, respirando il suo dolce profumo,crogiolandosi in esso...aveva dimenticato quella sensazione, quella di essere abbracciato dalle protettive, calde,accoglienti braccia di una madre... delle braccia morbide ed esili fatte per accogliere la vita fin dal primo momento.

Appena l'omega aveva riconosciuto il suo bambino, il corpo  aveva subito emanato una potente ventata di feromoni..il suo odore non era però quello di un omega pronto ad accoppiarsi, non era un richiamo per farsi possedere, era più dolce...più rilassante, anche più delicato...un odore in cui il neonato poteva sentirsi cullato..protetto.

Anche l'Alpha si sentiva inebriato dall'odore emanato dal suo compagno, avrebbe voluto precipitarsi  addosso a lui e  renderlo di nuovo suo, si trattenne.

Era raro  e bellissimo vedere un omega prendersi cura del figlio appena nato...aveva un che di naturale ...di estremamente bello.

Subito un pensiero si fece strada nella mente dell'alpha

Avrebbe protetto l'omega e il bambino a tutti i costi...anche a costo della sua stessa vita...niente e nessuno avrebbe infranto quel legame puro naturale e cosi semplice...

Si lasciò sfuggire un mezzo ringhio di orgoglio...il suo istinto alpha divenne più forte che mai

ora aveva una famiglia da proteggere!


NOTA: eccomi di nuovo da voi con un nuovo capitolo!

scusate se ho aggiornato dopo parecchio tempo..ma purtroppo sono stata parecchio impegnata ultimamente..

Anyway spero abbiate trovato questa piccola sorpresa di vostro gradimento;)

non manca poco alla fine di questa storia,forse una paio di capitoli, tre a fare tanto...

adesso però le cose sembrano essersi sistemate per i due  amanti clandestini.

Cosa farà il re dopo che avrà appreso che il suo piano per rovinare la vita dell'omega non è andato a buon fine?

nb: é vero che ad alsha sono state prelevate utero e ovaie...le funzionalità ormonali del ragazzo sono perfettamente conservate( così come la ghiandole sul collo)...anzi, ora che ha riconosciuto suo figlio emendando un forte odore di feromoni entrerà nella fase dei calori dopo la prima gravidanza( meno intensi rispetto agli omega che non hanno ancora avuto figli)..si, non potrà più procreare,a ma potrà di nuovo creare un legame col suo alpha

My own body, my own destinyDove le storie prendono vita. Scoprilo ora