Un mese dopo...
Era passato un mese da quando il re era morto, un mese da quando Alsha era stato liberato dal giogo del suo aguzzino che per sedici anni l'aveva trattato con odio e amore.
Ora dopo un mese le sue anche erano guarite dalla frattura e finalmente riusciva a camminare anche se con appoggio.
Hana aveva finalmente iniziato a camminare e ora scorrazzava per il palazzo spensierato, spesso i suoi genitori lo trovavano in cucina intento a strappare qualche dolce o caramella alle cameriere con il suo sguardo dolce e innocente.
Era l'omega ad occuparsi del bimbo, anche se le cameriere insistevano perché lo lasciasse alle loro cure, lui rispondeva con un sorriso che era il compito di un omega prendersi cura dei propri piccoli. Tuttavia quando il dolore e la stanchezza si facevano largo il ragazzo lasciava il bimbo alle cure delle cameriere e si ritirava nella sua stanza stremato.
In quel periodo l'alpha era andato in missione ai confini con il regno, dove girava la voce di una rivolta dei contadini,che dopo la morte del re non ricevevano più alcun salario.In fin dei conti Atlantide non poteva rimanere a lungo senza un sovrano, e la mancanza di un autorità sopra tutti si faceva sentire ,dato che, approfittando della situazione, i proprietari terrieri avevano iniziato a sfruttare i loro contadini quasi come schiavi, negando loro il riposo settimanale e la paga, oltre che a non pagare più le tasse. Serviva qualcuno che ristabilisse le regole nel regno.
Ll re però non aveva ne figli ne nipoti ne fratelli e non era sposato, così iniziarono a girare voci sul fatto che che i suoi successori dovessero essere Alsha e L'alpha, era risaputo però che Alsha,pur essendo il diretto successore del sovrano e la persona a lui più vicina era pur sempre un omega, e gli omega non potevano salire al trono.
Mentre questi pensieri gli affollavano la mente,l'alpha stava attraversando a cavallo un villaggio di contadini, la gente lo osservava procedere con sospetto, si era sparsa in fretta la voce che era stato lui ad uccidere il precedente sovrano, in molti pensavano che l'avesse fatto per usurpare il trono, e per vendicarsi del fatto che il sovrano l'avesse declassato da capitano a caporale dopo che aveva disubbidito all'ordine di radere al suolo un villaggio di omega colpevoli di non avere pagato le tasse.
Ad un tratto un grido acuto lo fece tornare rapidamente alla realtà: un soldato stava trascinando in malo modo per i capelli un omega in lacrime con in braccio un bambino, lui aveva i vestiti strappati e implorava il soldato di risparmiargli la vita, il bimbo tra le sue braccia piangeva terrorizzato.
Il soldato butto violentemente a terra il giovane e si erse su di lui con la spada levata, pronto a colpirlo a morte, dal canto suo il mal capitato stava stringendo al petto il bimbo come a proteggerlo dalla furia del soldato, intanto pregava a mezza voce il soldato che li lasciasse andare entrambi, tuttavia l'uomo li ignorava completamente.
Vedendo la lama della spada brillare minacciosa alla luce del sole sopra di lui, l'omega si era raggomitolato in modo da fare da scudo con suo corpo per proteggere il bambino.
Aveva chiuso gli occhi aspettando che il fendente ponesse fine alla sua miserabile vita; tuttavia il colpo non arrivò, si udì un clagore metallico e la spada volò via delle mani del soldato;l'alpha si era parato davanti all'omega per proteggerlo dalla furia del militare , ora lui lo stava guardando incredulo.
"Vattene, ora!!"intimò al soldato,questo non perse tempo e corse via in tutta fretta dimenticando la spada .
" Come sono vigliacchi i soldati beta..." pensò l'alpha guardando il soldato correre via.
Si inginocchiò di fronte all'omega," stai bene?" gli chiese in tono amichevole, questo in tutta risposta gli si gettò al collo piangendo disperatamente a causa della paura provata fino a poco prima.
Passando le dita sulla nuca del ragazzo l'uomo percepì sotto i polpastrelli un fluido caldo dal lieve odore metallico, presumibilmente sangue.
Si staccò dall'abbraccio e guardò il ragazzo" cosa ti ha fatto?" lui rimase in silenzio per un po', poi si indicò la bocca scuotendo la testa, poi la aprì, l'alpha sobbalzò appena vide che al ragazzo era stata tagliata la lingua," Ascolta, stai sanguinando sulla nuca, se ti giri do un occhiata...",l'omega obbedì girandosi e alzando i capelli in modo da mostrare la nuca.
L'uomo pulì la zona con un pezzo di stoffa strappato dalla casacca e la esaminò con attenzione, laddove doveva esserci la ghiandola del legame vi era una brutta ferita suturata alla bell'emmeglio che ora si era riaperta,a quel povero omega non solo avevano tagliato la lingua, ma anche asportato la ghiandola più importante per la sua vita.
Probabilmente il ragazzo lavorava nei campi di qualche proprietario terriero, era consuetudine asportare la ghiandola del legame appena si assumeva un contadino omega, per evitare che potesse avere distrazioni durante gli anni di lavoro, una pratica barbara che l'alpha aveva sempre trovato ripugnante e perfettamente inutile.
Dopo che ebbe sistemato la ferita fece per risalire a cavallo ma il ragazzo lo afferrò per il mantello scuotendo la testa nuovamente in lacrime, l'alpha si girò " Vuoi venire con me?"
L'omega annuì e sorrise " va bene...ti troverò un posto in cucina o da qualche altra parte", lo aiutò a salire sul cavallo con il suo bambino e insieme partirono alla volta del palazzo.
Nel frattempo Alsha si era recato con Hana dal guaritore, come lo stesso gli aveva chiesto: era arrivato il tempo di scoprire il genere secondario del bambino!
Arrivati nel suo studio l'uomo li accolse con un inchino" tutto bene Alsha?" gli chiese con un sorriso amichevole," tutto bene, grazie" gli rispose l'omega.
" Perfetto! allora tu siediti pure, sarai stanco dopo avere camminato fin qui" Alsha obbedì e si sedette sulla sedia di fronte alla scrivania mentre il guaritore conduceva il piccolo sul lettino.
" Alsha complimenti, diventerà un bellissimo Alpha!" esclamò l'uomo dopo avere esaminato il piccolo.
" Sai che quando hai bisogno puoi sempre venire da me? Non esitare"
"Grazie" gli rispose il ragazzo
" Non vedo l'ora che ritorni per riferirgli la notizia!" Il guaritore sorrise alla genuina gioia di Alsha.
L'omega fece per andarsene "Alsha?", il ragazzo si girò," sono veramente felice per voi tre!" sorrise l'uomo
"Anche io:" gli rispose sorridendo a sua volta.
CONTINUA....
NOTA: Eccovi un altro capitolo!
Non era in programma ma sono felice di farvi una sorpresa:)
Peralto è uscito più lungo di quanto avessi in mente...
PS :Volevo solo fare una piccola precisazione, dato che Atlantide è sott'acqua tutto il regno è circondato da delle mura di cristallo, in modo da consentire una vita del tutto normale anche in fondo al mare.
PPS: Non ho altro da dirvi se non augurarvi buona lettura!
Alla prossima!!
STAI LEGGENDO
My own body, my own destiny
FantasyAtlantide Alsha ha 16 anni ed è l'amante del re, preso sotto custodia dallo stesso fin dalla più tenera età, abbandonato dai genitori e senza parenti, ma soprattutto con dei buoni geni... Il monarca l'ha preso sotto di se nella speranza di procre...