Il giorno dopo Alsha si svegliò verso mezzogiorno. Era stata una notte difficile, ed era ancora parecchio stordito dagli antidolorifici che gli aveva somministrato il guaritore, quando all'improvviso il dolore alle anche si era fatto insopportabile.
Sbadigliò e provò a stiracchiarsi con cautela, cosa che gli riuscì facilmente ;a quanto pare l'effetto dei farmaci non era ancora del tutto sparito.
Lanciò un occhiata alla meridiana che si intravedeva fuori dalla finestra:mezzogiorno.
Doveva allattare il suo bambino, si sporse a prendere il campanello appoggiato sul comodino e lo scuoté, un suono argentino si propagò nella stanza e immediatamente una cameriera si affacciò sulla porta con un inchino.
"Per favore, mi porteresti il bambino?devo allattarlo e non riesco ancora a muovermi a causa della frattura," chiese gentilmente l'omega con un sorriso,la donna annuì e avvicinandosi alla culla prese delicatamente il bambino e lo posò sempre delicatamente in grembo ad Alsha, lui le sorrise nuovamente e le chiese di uscire, in modo che potesse allattare in tutta tranquillità,era un momento di intima unione e simbiosi con suo figlio, voleva goderselo senza alcun tipo di disturbo.
La donna si inchinò nuovamente e uscì silenziosamente dalla stanza.
Mentre il piccolo si nutriva il ragazzo si lasciò andare alle sensazioni che la bocca del bambino gli dava sulla pelle, come al solito tentò di svuotare completamente la mente da qualsiasi tipo di pensiero.
All'improvviso qualcuno bussò alla porta, il ragazzo sobbalzò e quasi il bambino gli cadde dalle braccia, "avanti..." mormorò con poca convinzione cercando di riaversi dallo spavento.
La porta si aprì e l'alpha fece il suo ingresso nella stanza.
Il ragazzo lo fissò con un espressione di disapprovazione stringendo il bambino al petto,come a volerlo proteggere dall'intrusione del suo compagno in un momento così intimo,il bimbo dal canto suo completamente a suo agio prese a giocare con le ciocche di Alsha.
"Stavo allattando.. lo sai che non voglio avere nessuno intorno, e che io allatto sempre alla stessa ora ormai da quando Hana è nato?"
L'alpha sembrò dispiaciuto dalla sgridata del compagno, tuttavia la sua espressione si addolcì, si avvicinò al ragazzo e gli carezzò la testa, gli prese il bimbo dalle braccia e lo depose nella culla.
" Devo parlarti", il ragazzo lo guardò con un sopracciglio alzato e le braccia incrociate" spero sia qualcosa di importante dato che mi hai interrotto proprio ora..."
" Riguarda il tuo futuro...il nostro futuro", l'alpha si inginocchiò davanti alla sedia dove il ragazzo era seduto così da poterlo guardare negli occhi tranquillamente.
Gli prese le mani
" Il guaritore mi ha detto che c'è un modo per farti ritornare fertile!"
"Cosa?? non è possibile! rispose incredulo Alsha.
"Invece si!" ribatté l'alpha.
" Si tratta di un intervento di riimpianto di organi, sarà abbastanza pesante e dopo di esso dovrai lasciar passare il tuo primo calore senza prendere alcun tipo di inibitore, solo così avremo la certezza che il tuo ciclo ormonale si sia completamente ristabilito.
Dopo questo periodo sarai come se non ti avessero mai asportato utero e annessi...potremmo finalmente fare un altro bambino e io mi legherò a te nuovamente!"
Appena l'alpha ebbe finito di parlare l'omega abbassò pensieroso lo sguardo sulle ginocchia.
" Cosa rispondi?" l'alpha gli alzò delicatamente il mento con due dita così da potere scrutare la sua espressione, il ragazzo rimase in silenzio.
" Va bene pensaci ancora un po'..."
" Io ora devo andare...ho del lavoro da sbrigare".
Lasciò un delicato bacio sulle labbra del compagno e si avviò verso la porta.
" Aspetta..."
Si girò verso il suo compagno, il ragazzo gli fece cenno si avvicinarsi , gli si inginocchiò nuovamente di fronte.
"Io..io vorrei tanto avere la possibilità di legarmi a te di nuovo e avere un altro bambino che nasca direttamente dal mio corpo...però...però ho paura dell'intervento! ho tanta paura,tantissima paura! l'alpha gli prese delicatamente il viso e lo guardò negli occhi.
"Alsha tu non sarai solo, avrai me accanto..sempre, anche durante l'intervento! Sarò il tuo supporto, sarò la tua forza...io voglio la tua felicità, voglio che tu viva una vita serena insieme a me e ai nostri figli!
Ancora una piccola prova e finalmente tutto il dolore che hai subito in questi anni verrà riscattato!
Il ragazzo circondò il collo dell'alpha con le braccia e poggiò la fronte su quella del compagno, chiudendo gli occhi,
dopo qualche minuto li riaprì
" Lo farò!" rispose con convinzione," ormai soffrire per me è un abitudine, ma se mi assicuri che dopo l'intervento non soffrirò più allora accetto.
L'uomo sorrise, " ti amo" gli sussurrò sorridendo senza staccare la fronte da quella dell'omega,
"Anche io" gli ripose l'altro sorridendo a sua volta.
L'alpha si alzò in piedi" bene, vado dal guaritore a riferirgli che hai accettato, lui poi verrà a spiegarti più nel dettaglio cosa ti aspetta."
"Va bene" gli rispose Alsha guardando il suo compagno uscire dalla stanza.
Si abbandonò sullo schienale fissando il vuoto, chiuse gli occhi e vi pose una mano sopra.
Finalmente tutto sarebbe ritornato come prima, come prima che il re entrasse prepotentemente nella sua vita.
NOTA ; Salve a tutti! ecco a voi un altro capitolo come promesso !Scusatemi per l'attesa ma questi due mesi per me sono stati durissimi.
Una piccola precisazione: come avrete intuito il nome del piccolo è Hana, una parola giapponese che significa fiore.
Vi dico già che il prossimo capitolo sarà tosto;)
Non ho altro da aggiungere se non augurarvi buona lettura
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My own body, my own destiny
FantasíaAtlantide Alsha ha 16 anni ed è l'amante del re, preso sotto custodia dallo stesso fin dalla più tenera età, abbandonato dai genitori e senza parenti, ma soprattutto con dei buoni geni... Il monarca l'ha preso sotto di se nella speranza di procre...