Violata

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23 dicembre 1983

Nel laboratorio di Pozioni c'è un'atmosfera svagata, quel pomeriggio.

Il reparto è – in maniera del tutto eccezionale – vuoto, ad esclusione di un ragazzo sopravvissuto miracolosamente ad uno sfortunato tête-à-tête con un Pugnacio, ma siccome le sue condizioni sono stabili, Lily e le sue matricole si sono rifugiate in laboratorio. Davy e Brooks sono stravaccate su due sgabelli e si stanno dando pigramente lo smalto alle unghie. Margulis, invece, è seduto accanto alla finestra e sta leggendo quello che sembra un libro sui dilemmi etici per i Medimaghi del nuovo secolo (Lily non crede di aver mai visto un titolo così poco interessante in vita sua). Infine, Raggio di Sole è impegnato a sfogliare distrattamente il Quidditch Review, appoggiato contro ad uno dei banconi e con il camice tutto storto.

Lily mescola con poca convinzione la sua pozione sperimentale numero trentaquattro – è quasi certa che anche questa si rivelerà un fallimento, come la trentatré – e soffoca a stento uno sbadiglio.

«Guaritrice Evans?»

Lily alza lo sguardo e nota che è Margulis l'incauto che ha osato disturbare la quiete del laboratorio. Si costringe a ricordare che lei è lì per insegnare – e non per lanciare occhiatacce – e ricaccia indietro la rispostaccia che stava per rifilargli.

«Sì, Margulis?»

«Domani pomeriggio all'Accademia ci sarà una conferenza molto interessante sui casi irrisolti di morsi da Vampiro e mi stavo chiedendo se per caso potessi parteciparvi, visto che sono molto interessato all'argomento»

Lily non sa se è più grande il suo odio per il tono viscido con cui Margulis cerca sempre di rapportarsi con i superiori oppure l'invidia per il suo instancabile impegno.

«Domani pomeriggio siete liberi» si costringe a dire. Le teste di Davy, Brooks e Raggio di Sole si sollevano di scatto, all'unisono. «Io non ci sarò, ho preso una mezza giornata di ferie. Mi sostituirà Grant, ma ovviamente non siete tenuti a venire, lui non è obbligato a portarsi dietro le mie matricole»

Margulis sembra deliziato, ma nulla in confronto alle occhiate di gioia dei suoi compagni. Sembra quasi che Lily abbia appena annunciato che Natale si festeggerà due volte, a giudicare dallo sguardo di Raggio di Sole.

«E comunque» dice Lily, in uno slancio di altruismo, dopo aver dato un'occhiata veloce al suo orologio «non c'è molto da fare qui. Il ragazzino del Pugnacio è stabile e non ci sono Lumache Carnivore da eviscerare, perciò potete anche andare a casa»

Senza farselo ripetere due volte, tutte e quattro le matricole abbandonano le loro postazioni con una velocità che non sembrano possedere quando Lily chiede loro di accorrere nei casi di emergenza e si avviano alla porta, lanciandole ampi sorrisi e sguardi di venerazione.

Mentre stanno uscendo sopraggiunge Alice.

«Buon pomeriggio» esordisce, richiudendo la porta del laboratorio dietro di sé.

«Ciao» replica Lily, dando un'ulteriore mescolata alla sua pozione. «Non è possibile» si acciglia poi. «Non ho aggiunto Vermicoli, questa volta, eppure è diventata blu lo stesso. Non capisco dove sbaglio»

Alice si siede sullo sgabello accanto a lei e lancia un'occhiata schifata all'intruglio che ribolle nel calderone. «Non ti invidio» commenta, con il naso arricciato. «Vuoi una Cioccorana?»

«No, grazie, non ho bisogno di mettere su un altro chilo» Lily sospira e poi si stravacca sullo sgabello, spossata. «Se continuo così, domani sera alla cerimonia accompagnerò James rotolando»

Alice ridacchia, poi scarta la Cioccorana e le stacca la testa con un morso. «Un vero metodo per dimagrire» commenta, a bocca piena «è organizzare un matrimonio»

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