Coppia [parte II]

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31 dicembre 1983

E il mondo ricomincia a girare per il verso giusto.

Incredibile pensare quanto poco ci voglia per sistemare una situazione che James, fino a un'ora prima, riteneva irrisolvibile. Ci sono le labbra di Lily, che sfiorano gentilmente le sue. Ci sono le sue mani, che gli stringono quasi timidamente i capelli alla base della nuca, solleticandogli il collo. C'è il suo respiro leggero e i suoi occhi chiusi, c'è il suo profumo.

A differenza di quanto si sarebbe potuto aspettare, James non è agitato, non è preoccupato, nella sua mente non rimbalzano centinaia di domande a cui non sa dare una risposta. No, al posto di tutto ciò, al posto della rabbia e della sofferenza degli ultimi giorni, al posto del risentimento, c'è un senso definitivo di sicurezza e di pace.

James ha baciato parecchie persone nel corso della sua vita – cosa di cui probabilmente un tempo andava fiero – ma nessuna è mai riuscita a farlo sentire a casa.

E poi è arrivata Lily e sono serviti appena due secondi dal momento in cui le loro labbra si sono sfiorate per dare a James l'assoluta e incrollabile certezza che non vuole più allontanarsi da lei per il resto della sua vita.

Quando si separano – qualche minuto, o forse qualche anno dopo, James ha perso la cognizione del tempo – Lily lo guarda negli occhi e gli rivolge un sorriso così sincero che il suo stomaco fa una capriola.

Per un tempo indefinito, James guarda Lily e Lily guarda James e nessuno dei due sembra voler interrompere il silenzio carico di aspettative che si è creato tra loro due.

Poi, le labbra di Lily si curvano in una smorfia divertita.

«Tua madre sarà così soddisfatta» commenta lei, sorridendo, e James si ritrova a ridere, perché l'ha appena baciata – e questo non se lo sarebbe mai aspettato, nemmeno nei suoi sogni più rosei – e anche perché quello che ha detto è assolutamente vero, perché se Euphemia sapesse ciò che è appena accaduto probabilmente farebbe i salti di gioia.

«Per non parlare di Sirius» aggiunge James. «Erano anni che cercava di convincermi a chiederti di uscire con me»

«Vorrei che lo avessi ascoltato» replica Lily.

«Vorrei aver avuto il coraggio per farlo» risponde lui con onestà e il viso felice di Lily si tinge di una punta di rammarico.

«Sicuramente io non ho posto le basi migliori per incoraggiarti a farti avanti» gli dice.

«Mmm, direi di no» commenta lui, ridendo. «Mi pareva si fosse detto qualcosa a riguardo di una certa Piovra Gigante...»

Lily geme, alzando gli occhi al cielo, e James ne approfitta per baciarla di nuovo.

Doveva farlo, pensa. Doveva essere certo che il bacio di prima non si fosse trattato di un incredibile sogno, partorito dal suo subconscio esasperato da giorni passati a rimuginare e ad autocommiserarsi.

Quando si separano, lei lo guarda con occhi divertiti, mentre con una mano gli accarezza la guancia.

«La storia della Piovra Gigante aleggerà su di noi come il fantasma del Natale passato? Perché non so se posso sopportarlo» gli chiede, storcendo il naso.

«Non so cosa sia il fantasma del Natale passato, ma posso assicurarti che rispolvererò il fattaccio della Piovra ad ogni occasione propizia» risponde lui.

Lily ride e gli dà una spinta giocosa sulla spalla.

«A pensarci bene, è una storia magnifica» continua James. «Quando i nostri figli mi chiederanno chi ho dovuto scavalcare per vincere le tue attenzioni, saranno stupiti di scoprire che non si trattava di un altro pretendente umano, bensì di un mollusco centenario assetato di sangue»

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