Madri, figli e nuore

3K 150 189
                                    

29 dicembre 1983

La sveglia suona e Lily si allunga per spegnerla, ma quando la sua mano cala a vuoto sul comodino si rende conto di non essere nella sua camera. Prima che riesca a capire dove si trovi, qualcuno accanto a lei si sposta in un fruscio di coperte e finalmente il trillo insistente della sveglia si zittisce.

Lily fa per voltarsi nel letto, ma all'improvviso qualcuno le passa un braccio intorno alla vita e la tira a sé. La sua schiena si appoggia dolcemente contro il petto dello sconosciuto dietro di lei. Un respiro caldo e leggero le sfiora il collo scoperto.

«Buongiorno»

Lily sorride. Ha riconosciuto la voce.

«James?»

James le posa un bacio sul collo e Lily lo sente sorridere sulla sua pelle.

«No, sono Sirius»

«Santo cielo, devo essere finita nel letto sbagliato ieri sera»

«Nient'affatto, Evans, sei esattamente nel posto giusto» James sta trattenendo una risata, Lily lo capisce da come si muove dietro di lei. «Quel fessacchiotto di Potter non ti merita»

«Chi è che usa la parola fessacchiotto al giorno d'oggi?» dice Lily, ridacchiando.

«Io» replica James. «Vedi di accettarlo, gentilmente»

Lily ride più forte e finalmente si gira per guardarlo.

Neanche a dirlo, James è una visione, con i capelli sparati in ogni direzione, gli occhi ancora offuscati da un velo di sonno, la barba da fare e, soprattutto, nessun tipo di maglietta addosso.

«Accetterò tutto, gentilmente, finché quel fessacchiotto di Potter non verrà a sapere nulla del nostro torbido segreto» dice Lily, allungando una mano per spostargli una ciocca di capelli dalla fronte.

James sorride e Lily si rende conto che l'ha visto così felice poche altre volte nella sua vita.

«Stai tranquilla, Evans» le dice e la sua voce, un po' arrocchita dal sonno, fa fare le capriole al suo stomaco. «Potter non verrà mai a sapere che sei segretamente innamorata del suo migliore amico»

«D'accordo, questa conversazione sta diventando inquietante» osserva Lily. «L'idea di andare a letto con Sirius mi disturba»

James ci pensa su un attimo e poi annuisce. «Già, sta cominciando a innervosire anche me»

Lily ride di nuovo e James si sporge verso di lei. Quando il suo naso le sfiora la guancia, per un momento il respiro le si blocca in gola.

«Per quanto voglia bene a Sirius» mormora James, posandole un bacio sul collo, subito sotto all'orecchio «se mai dovessi scoprire che avete una relazione alle mie spalle probabilmente lo ucciderei»

«Non ce ne sarà mai bisogno» gli assicura Lily, vagamente senza fiato, mentre James prosegue a lasciarle una scia di baci leggerissimi sul collo.

«Lo spero bene» James si puntella con un gomito sul materasso e la guarda intensamente. «Non so cosa farei senza di te, Evans»

PaparazziDove le storie prendono vita. Scoprilo ora