Capitolo 19

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Avete presente quei film in cui lei esce con un altro tipo solo per far ingelosire il ragazzo che le piace davvero e allora il tipo ignaro di tutto organizza una bella serata per lei, escono insieme, ridono si divertono e la ragazza riesce nel suo scopo mentre il ragazzo che le piace rosica di brutto guardandoli?

Ecco, non è il mio caso.

Siamo ancora a questa noiosissima festa, una musica classica risuona tra le pareti dell'enorme villa facendomi scappare uno sbadiglio che cerco con tutta me stessa di trattenere, Mario è al mio fianco, nel suo abito elegante mentre fra le mani raggira un flûte di prosecco, parla di chissà cosa con altri due uomini sulla trentina, uno dei due mi guarda ed io annuisco sorridendo, come se stessi davvero seguendo il loro discorso, ripeto... qui è tutto noioso, dovrebbe essere così un primo appuntamento? Non che io ne abbia avuti tanti, ma da quel che ricordo non dovrebbe essere proprio così, in questo momento me ne starei seduta volentieri da Mario a mangiare il mio amato panino con patatine e hamburger con tanto di maionese e il mio amato té freddo, ma ho un piano da seguire, ed ho intenzione di portarlo fino in fondo, certo Luca mi ha lanciato qualche occhiatina, ma niente di interessante, avrà intuito anche lui quanto io sia annoiata da tutto ciò.

"Scusate, vado ad incipriarmi." Solo quando le parole lasciano la mia bocca mi rendo conto di quello che ho davvero detto, vado ad incipriarmi? E quando mai l'ho fatto? Gli uomini presenti, fortunatamente, non prestano molta attenzione a me che mi allontano, sento solo lo sguardo di Mario addosso, che probabilmente starà pensando che non sono affatto il tipo che va ad incipriarsi in bagno.

Raggiungo il bagno che riesco a trovare dopo vari slalom fra gli innumerevoli corridoi e le indicazioni chieste ai camerieri. Mi guardo allo specchio, capelli in ordine e trucco impeccabile, non ho niente che non va eppure sento come se mancasse qualcosa, non faccio altro che chiedermi perché Luca improvvisamente non presta più attenzione a me, una vocina nel profondo della mia testa mi suggerisce che si sarà stancato, probabilmente sono stata solo una cotta adolescenziale e passeggera, mentre a me è rimasta addosso come un marchio a fuoco, lui se ne sarà liberato nel momento esatto in cui ha deciso di andar via, comunque sia è stato davvero un grande attore quando è ritornato, a cercare di convincermi di quanto fosse pentito e tutto il resto.

Sbuffo sonoramente mentre porto le mani sul freddo marmo dove sono posti ben due lavandini e anche il bagno qui grida 'lusso'.

"Annoiata?" Una voce mi fa sobbalzare sul posto, quando mi volto lo vedo, in piedi, poggiato allo stipite della porta, un sorrisino sghembo dipinto in volto ed il suo sguardo passa su tutta la mia figura, facendomi sentire d'un tratto  a disagio. Improvvisamente la mia gola si secca e non riesco a formulare una frase di senso compiuto. Sembra di essere tornata ai vecchi tempi, quando ci incontravamo continuamente in bagno, inizio a pensare che per vederlo più spesso devo correre in tutti i bagni che mi capitano davanti.

"Per niente." Riesco ad assumere un tono di voce e una postura disinvolta, almeno per quanto ci provi, spero di non sembrare un bambola di ceramica.

"Si, vedevo come ti divertivi con il tuo ragazzo." Ha ancora quel sorriso stampato in volto mentre avanza verso di me.

"Ha voluto solo farmi conoscere il suo mondo."

"Sì, di solito Mario fa conoscere il suo mondo prima di tutto il resto." La sua affermazione mi fa dedurre che lo conosce, sfacciato Com'è, prende una ciocca dei miei capelli fra le dita mentre la raggira fra di esse, è così vicino che riesco a sentire il suo alito scontrarsi sul mio viso, mi impongo di non vagare con la mente, di restare lucida e non perdere il controllo, anche se non so quanto possa durare. Improvvisamente raccolgo tutto il mio coraggio e autocontrollo, mi scrollo le sue mani di dosso e sul suo volto si dipinge una strana espressione, sorpresa di sicuro, non si aspettava questa mia reazione. "Così state insieme?"

"Stiamo solo uscendo." Il fatto che lui mi stia facendo queste domande mi fa per un secondo pensare che tutto questo gli interessa, che io gli interesso, oh mio dio questo ragazzo manda il mio cervello in tilt. "Tu dove hai lasciato la tua ragazza?" Mi ritrovo a chiedere ancor prima di poter fermare i miei pensieri che improvvisamente si sono trasformati in parole. Ed eccolo lì, di nuovo quel sorriso, si caccia le mani in tasca, mentre fa qualche passo indietro.

"Aveva una cena con un noto fotografo di una rivista molto importante." Non ha smentito le mie parole, è davvero la sua ragazza. Mi guarda intensamente, mentre io mi ritrovo ad abbassare lo sguardo e le mie unghie laccate di rosa diventano improvvisamente interessanti, certo è una modella, con quel fisico che si ritrova e quella bellezza era ovvio, sento il cuore rompersi in mille pezzi quando capisco di non poter mai competere con lei, sono solo un'esile ragazza di Salerno che  ama indossare jeans e stivaletti, odia i tacchi anche se in alcune circostante sono obbligata a metterli, pelle chiara e senza alcuna forma, lei è alta, magra, seno e sedere abbondante, capelli perfetti e viso altrettanto perfetto, Luca sarebbe davvero stupido a scegliere me al posto di lei, poi una lampadina si accende nella mia testa e capisco... capisco che lui in realtà ha già scelto e quella scelta, non sono io.

Trattengo le lacrime mentre alzo lo sguardo, ho cambiato totalmente espressione, da menefreghista a triste in un secondo, Luca mi guarda confusa, apre bocca per dire qualcosa, ma non gli do tempo di parlare perché esco da quella stanza così in fretta da ritrovarmi nel grosso salone in un istante. Intravedo Mario e torno al mio posto, come se nulla fosse successo, come se il mio cuore non si fosse appena spezzato e cerco di sorridere, mentre evito di pensare a quando dovrò ricomporlo, da sola, sul letto della mia camera, riversando tutto il dolore sulle lenzuola.

Ok non è un miraggio, è davvero un capitolo 🤣🤣🤣
Non ho scuse, lo so che ultimamente passa fin troppo tempo per aggiornare, ma il mio bimbo cresce e con esso il mio tempo a disposizione diminuisce.

Spero che riuscite a capirmi e che l'attesa non vi faccia stancare.

Allora, la nostra Alice è rimasta scottata dal suo stesso giochetto, ma non è finita qua, anzi, il gioco è appena iniziato e Alice non sarà l'unica a restarne scottata.

Continuare a seguire la storia e ricordatevi di lasciare una stellina e magari un commento.

Baci, alla prossima 😘😘

Ne è valsa la pena|| CAPO PLAZADove le storie prendono vita. Scoprilo ora