Capitolo 15

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Quando apro gli occhi la stanza è totalmente silenziosa, mi alzo dal letto stirando i miei muscoli in seguito, infilo le ciabatte e percorro il breve corridoio che mi porta in cucina mentre mi lascio scappare uno sbadiglio, la casa è vuota e deduco che Chiara sia a lavoro.
Noto un post-it attaccato al frigorifero, lo stacco e ne leggo il contenuto riconoscendo all'istante la calligrafia della mia amica.

'Sono di ritorno per le 15:00, il frigo è vuoto dovresti fare un po' di spesa.
Baci.
C.'

Fantastico dovrò uscire di casa prima anche oggi.
Arrotolo la carta buttandola nel cestino e mi dirigo in camera indossando un jeans e un maglioncino, i primi che capitano sotto la mia vista, raccolgo i capelli in una coda non molto ordinata e lavo i denti, la voglia di truccarmi è pari a zero, così afferro la borsa ed esco di casa non prima di aver indossato i miei stivaletti neri preferiti.
Il tragitto al supermercato è breve, quando entro in esso mi perdo fra gli innumerevoli scaffali e riempio il carrello di varie golosità dopo circa 5 minuti.
Il mio telefono prende a suonare nella borsa, quando leggo il mittente la mia fronte spontaneamente si aggrotta.
Gionata che mi chiama?
Trascino il dito sullo schermo accettando la chiamata.

"Gionata!"

"Splendore." Dice con fin troppa enfasi, sono le 10 del mattino e sembra già ubriaco, accantono questo pensiero per l'assurdità, non credo che Gionata si ubriachi a quest'ora del giorno.

"È successo qualcosa?" Chiedo con un tono di allarmismo, è la prima volta che ricevo una chiamata da parte sua e non ricordo neanche in quale occasione ho salvato il suo numero in rubrica.

"No. Cercavo mia sorella, ma si è data per dispersa all'improvviso." Sento altre voci di sottofondo ed il mio cuore inizia a palpitare in modo irregolato quando riconosco quella di Luca, reprimo le mie sensazioni e trovo la forza di rispondere.

"È a lavoro."

"Come al solito. Comunque, questa sera abbiamo una serata al Pink,  ho inserito i vostri nomi sulla lista, non mancate." Quel suo 'abbiamo' detto con voce più alta mi fa pensare che ci sia anche Luca e non so se sono pronta a rivederlo, se una parte di me dice di stargli lontana perché mi ha procurato fin troppo dolore, ho un'altra parte che mi urla di andare e saltargli addosso, so per certo che non gli salterò addosso, oserei dire purtroppo, ma credo che uscire mi farà bene, e poi Luca sarà sul palco non farà neanche caso a me, mal che vada mi immergeró nell'alcol.
Mi sorprendo dei miei pensieri e ancor di più delle mie parole quando dico "Ci saremo." Gionata chiude la chiamata dopo aver accennato un "Perfetto. A stasera." Mi ritrovo con il telefono a mezz'aria maledicendomi mentalmente. Non è stata una buona idea.

●●●

Il locale è pieno zeppo di persone, fatichiamo quasi a farci spazio verso il bancone, Chiara mi tiene una mano per  non perderci tra la folla, quando arriviamo al bar la mia amica ordina subito alcolici mentre io decido di tenermi ancora su qualcosa di analcolico.

"Grazie alla strada ho fatto strada
Soltanto lei ha visto le lacrime scendere da questi occhi."

Sento cantare e subito alzo lo sguardo riconoscendo all'istante la voce di Luca.

"La strada giusta o sbagliata
O ti perdi in una busta, oppure prendi tutto e ammazzi."

La folla canta insieme a lui. Forse non è stata una buona idea prendere un analcolico.

"Portami un sex on the beach." Ordino al barman il quale arriva poco dopo con la mia ordinazione, cerco di non concentrarmi sul palco e sulla sua voce, ma è davvero difficile dato che il volume mi penetra le orecchie anche contro la mia volontà.

"'Sta vita è bella e pure amara
L'asfalto scotta, sì è il Sahara
Vieni nella giungla urbana."

Cantano quelle che deduco essere le ultime note dato che dopo questo si innalza un grosso boato di voci, Chiara mi segue andando a sederci su alcuni divanetti fortunatamente liberi.

"Salutiamo un mito e ne accogliamo un altro." É una voce microfonata adesso a parlare. "Sfera Ebbasta." Un altro boato di voci.

"Oh mio dio il mio fratellone." Urla Chiara saltando in piedi. "Uhuu sei grande." Urla ancora ed io cerco di nascondermi dietro i miei capelli, oh mio dio sotterratemi. "Guardalo è  fantastico." Sorride come un'ebete.

"Bella Salerno." Urla la voce microfonata di Gionata.

"Sei venuta." Sento dire da un'altra voce, questa volta non è Gionata è la voce è fin troppo vicina, sento i ritmi irregolari del mio cuore, poi alzo lo sguardo e lo vedo.

Eccomi qua con un nuovo capitolo, ho perso il conto dei giorni in cui non aggiornavo, ma ero davvero poco ispirata scusatemi.

Spero di non avervi fatto passare la voglia di leggere.

Fatemi sapere cosa ne pensate del capitolo con un commento e se vi va lasciate una stellina.

Vi auguro buone feste e mi dileguo.

Baci.
Alla prossima.


Ne è valsa la pena|| CAPO PLAZADove le storie prendono vita. Scoprilo ora