Capitolo 2

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Il vestito rosso che ho deciso di indossare mi calza a pennello, Fabio fa la sua entrata nella nostra camera da letto, ha un abbigliamento tutt'altro che elegante, ma sono abituata a vederlo vestito così, è più un tipo da abiti sportivi.

"Sei pronta?" Mi viene incontro mentre passa il suo sguardo su tutta la mia figura. "Sei bellissima." Dice mentre un sorriso si fa spazio sulle sue labbra, non mi scompongo più di tanto per il suo complimento dato che non mi provoca alcuna emozione.

"Si." Rispondo semplicemente alla sua domanda iniziale, poi usciamo di casa  non prima di aver afferrato la mia borsetta sul letto.

Il tragitto, verso chissà quale ristorante lussuoso, è totalmente silenzioso, ascoltiamo la radio mentre passa la canzone Margarita di Fabio ed Elodie e mi ritrovo a canticchiarla, quando arriviamo a destinazione vedo l'insegna del Five Stars illuminata da una luce gialla, riconosco subito il locale dato che ci veniamo spesso.
Scendiamo dall'auto e subito Fabio afferra la mia mano intrecciandola alla sua, cammino sui tacchi alti percorrendo l'entrata, e subito una calda aria mi investe, quando il mio sguardo vaga per la stanza incontro subito gli occhi di Chiara, al suo fianco Gionata e un ragazzo a me sconosciuto dai capelli castani e il baffetto sul mento del medesimo colore, il maître ci conduce al tavolo dopo averci riconosciuti.

"Alice." Mi saluta Chiara abbracciandomi. Poi Gionata mi lascia due sonori baci sulle guance mentre l'altro ragazzo mi rivela il suo nome presentandosi come Emanuele.
Fabio mi invita a prendere posto al tavolo accanto a lui.

Un cameriere si avvicina al nostro tavolo versandoci del vino bianco che costerà un occhio della testa, intuisco subito che mangeremo piatti a base di pesce.

"Allora questa collaborazione?" Prende parola Gionata spezzando il silenzio.

"Manca ancora una persona." Gli ricorda Fabio, e nello stesso momento in cui pronuncia queste parole, una figura si presenta al nostro tavolo, quando alzo lo sguardo dal piatto vuoto, incontro due occhi color cioccolato ed improvvisamente sento la terra mancarmi sotto ai piedi.

"Luca." Fabio si alza dalla sedia con estremo entusiasmo, sono bloccata sul posto mentre il moro distoglie lo sguardo da me senza alcuna emozione. Si scambia una stretta di mano con il mio ragazzo e con Emanuele, in seguito abbraccia Gionata che ha un sorriso a 32 denti, fa un cenno di saluto a Chiara ed evita me, andando a sedersi accanto ad Emanuele, sento una stretta al petto e sono sicura che se non mi alzerò da questa sedia, scoppieró a piangere davanti a tutti come una stupida. Sento lo sguardo insistente di Chiara su di me.

"Scusatemi." Quando scosto la sedia dal tavolo essa riproduce un rumore stridulo, poi sotto lo sguardo dei presenti mi allontano dal tavolo dirigendo in bagno, fortunatamente non c'è nessuno all'interno, mi guardo allo specchio ed ho uno sguardo sconvolto, le mie mani tremano ed il mio cuore batte ad un ritmo irregolare.

"Alice." Sento una voce chiamarmi, quando mi volto incontro gli occhi scuri della mia amica. Mi corre incontro allacciando le sue braccia dietro la mia schiena e mi lascio cullare da lei, trattenendo ancora le lacrime, per evitare che si sbavi il trucco. "Mi dispiace così tanto." Mi dice allontanandosi e guardandomi negli occhi. Prendo un profondo respiro.

"È tutto ok." Mento mentre cerco ancora di calmarmi.

"Non fingere con me." Mi guarda intensamente forse per capire i miei pensieri tramite i miei gesti.

"Non mi ha neanche salutata." Mi lamento lasciandomi finalmente andare.

"Non sarà facile per lui." Cerca di giustificarlo, ma sono sicura che lo faccia solo per farmi sentire meglio.

"Non lo è neanche per me." Chiara mi guarda dolcemente mentre mi lascia una dolce carezza sul viso.

"Su andiamo, torniamo al tavolo prima che ci diano per disperse." Fa una pausa. "Stai meglio?" Annuisco, anche se non vorrei tornare a quel tavolo, ma solo a casa. Chiara mi circonda i fianchi con un braccio accompagnandomi al tavolo.

"Amore stai bene?" Fabio poggia la sua mano sulla mia quando ritorno al tavolo, usa il tono più dolce e più finto che può mentre il suo sguardo insistente è su di me e cio' mi provoca un fastidio, guardo Luca per un istante, il suo sguardo si posa sulle nostre mani e d'istinto scosto la mia, come se improvvisamente mi fossi scottata.

"Si." Dico flebilmente, lui mi guarda stranito e non posso far altro che dargli ragione, Fabio non sa della mia precedente storia con Luca ed in questo momento mi lodo mentalmente per non avergliene parlato, se lo avessi fatto, avrei dovuto starmene in ansia per ogni minimo gesto.

"Ordiniamo?" Gionata spezza il silenzio quasi urlando e lo ringrazio mentalmente per avermi tolta da questa posizione scomoda, nessuno sa del lato oscuro di Fabio, ma Chiara sospetta qualcosa dato i numerosi lividi che mi ritrova addosso ogni tanto, non le ho mai confermato nulla, semplicemente perché la vergogna è troppa.

"Direi di si, dovremmo sbrigarci, ho delle cose da fare." Luca parla per la prima volta da quando è arrivato e nel momento in cui finisce la frase non faccio altro che pensare a cosa abbia da fare.

Guardo Chiara che ricambia il mio sguardo, sarà una lunga serata.

Ne è valsa la pena|| CAPO PLAZADove le storie prendono vita. Scoprilo ora