Piccola premessa
Qui in alto troverete la canzone che mi ha ispirata per questo capitolo (maggiormente la parte finale.) Magari può farvi compagnia leggendo. É un audio in 16d da come potete vedere, quindi vi consiglio di ascoltarlo con gli auricolari, ha tutto un altro effetto.Ora vi lascio alla lettura.👇
"Puoi premere quel dannato piede su quel dannato acceleratore?" Urla Chiara seduta al lato del passeggero poi schiaffeggia un braccio a Gionata che gli lancia un'occhiataccia.
"C'era un incrocio, vuoi farci ammazzare?" La mia amica sbraita qualche altra cosa, ma smetto di ascoltare perché questa strana sensazione che mi attanaglia lo stomaco non mi fa restare concentrata, ho un turbine di emozioni che stanno esplodendo dentro di me e non faccio altro che guardare l'ora sul telefono sbuffando, picchietto il piede al suolo con fare nervoso e una mano sulla gamba, i miei amici neanche si accorgono della mia irrequietezza, sono troppo impegnati a litigare per ogni minima cosa e forse se non fossi così agitata riderei del loro comportamento.
"Oh cazzo." Sento dire.
"Perfetto." Aggiunge Gionata con un accento ironico, quando sbircio oltre il sedile che precedentemente mi ostacolava la vista della strada, noto una fila infinita di macchine davanti a noi.
No vi prego, ditemi che non é vero."Avresti fatto prima a chiamarlo." Sento dire dalla mia amica.
"Ah tu dici? Ma come abbiamo fatto a non pensarci prima." Nonostante l'ironia, Gionata usa un tono duro.
"Il telefono è spento." Mi ritrovo a dire flebile.
"Cazzo." Ripete la mia amica. "Ho un'idea." Sbotta d'un tratto. "Andiamo a piedi, l'aereoporto dista poco da qui." Gionata la guarda come se avesse 4 teste mentre io sono già pronta a catapultarmi in strada. "Ehi aspettami." Sento urlare.
"Gionata ci vediamo lí." Dico soltanto poi inizio a correre fra le macchine seguita a ruota da Chiara.
"Sto per perdere un polmone." Commenta con il fiatone e mi ritrovo a ridere.
"Corri, faremo tardi." Le afferro un braccio per farle tenere il mio passo.
"Lo vedo." Urla euforica, forse più di me, quando adocchio l'entrata dell'aeteoporto a pochi passi da noi mi sento al settimo cielo, forse ce la facciamo, forse riesco a farlo restare, sento i polmoni bruciare e le gambe stanche, ma non mi fermo, cerco di correre più forte.
Varchiamo l'ingresso ancora ansanti, ora non corriamo più, faccio scorrere il mio sguardo urgente fra tutte le persone presenti sperando di riconoscere una chioma castana familiare.
"Ali non lo vedo." Chiara è timorosa.
"Neanche io." Mi muovo agitata fra le persone, forse spintonando anche qualcuno.
"Signore e signori buongiorno iniziamo l'imbarco del volo 582 in partenza per Venezia..." Riesco ad ascoltare solo questo della voce metallica che si espande in tutta l'aria, sento il cuore battere all'impazzata e le mani tremare mentre corro verso la corsia che porterà i viaggiatori ad imbarcarsi, poi finalmente lo vedo da lontano mentre porge qualcosa ad un uomo in divisa.
"Luca." Urlo fra il mormorio della gente. Non si volta. "Luca." Urlo più forte, questa volta gira di scatto la testa, i suoi occhi incontrano i miei e mi ritrovo a sorridere con ancora le mani tremanti e il cuore che impazzisce sempre di più. Non riesco a decifrare la sua espressione, ma è sorpreso di sicuro.
"Alice." Lo vedo avvicinarsi. "Che ci fai qui?"
"Non andare." Dico flebile, ora ho un nodo alla gola, e se non mi ascolterà? E se deciderà di andare via? "Tu non puoi." La mia voce si spezza e non posso più impedire alle lacrime di rigarmi il volto. "Non puoi andare via di nuovo e lasciarmi qui come se non fosse successo nulla, come se qui non ci fosse nessuno ad aspettarti da tutta una vita. Tu..." Riprendo fiato mentre ho ancora il suo sguardo addosso, le sue labbra sono schiuse per lo stupore. "Luca tu sei la cosa migliore che potesse capitarmi capisci? Quando ti ho visto per la prima volta ho pensato cavolo questo è un tipo che porta guai, devo stargli alla larga, non fa per me. Ma poi più ti guardavo, più ti parlavo e più capivo che tu eri più che giusto per me." Mi asciugo le guance tirando su con il naso. "Quando sei andato via sono stata ogni giorno ad aspettarti e ogni singolo giorno mi ripetevo 'domani chiamerà' oppure 'domani si farà vivo', ma tu non ti facevi vivo ed io mi sentivo morta dentro giorno dopo giorno, e quando sei tornato, dio... quando sei tornato ed ho incrociato di nuovo i tuoi occhi io mi sono sentita rinata. Voglio sentirmi così ogni giorno, non voglio più aspettarti dalla finestra o con il telefono in mano. Voglio svegliarmi accanto a te, fare le cose più stupide con te, voglio amarti e sentirmi amata, perché è questo che provo, io ti amo e ti ho sempre amato, non voglio perderti ancora." Quando finalmente riprendo fiato mi accorgo di non star piangendo più, Luca ha gli occhi lucidi e non dice una parola.
"Finalmente vi ho trovate." Sento la voce di Gionata alle mie spalle. "Ma che cazzo, perché piangi Chiara?"
E non sento altro perché Luca si fionda letteralmente sulle mie labbra, mi afferra il volto e finalmente ho le sue labbra sulle mie, senza pensarci un secondo di più approfondisco il bacio, ci divoriamo nel bel mezzo dell'aeroporto, ma non m'importa di chi ci guarda, perché in questo preciso istante ho la felicità fra le mani e non ho intenzione di lasciarmela scappare, non questa volta.
ECCOMI QUA.
É arrivata la fine di questo libro, dopo tanti tira e molla e dopo il tragico finale del primo libro finalmente un lieto fine.Cosa ne pensate? Vi é piaciuto questo finale o vi aspettavate di meglio?
Inoltre volevo chiedervi se vi piacerebbe leggere un altro libro di Luca e Alice nel pieno della loro storia d'amore. Fatemelo sapere nei commenti.
Voglio dirvi Grazie per aver seguito la mia storia fin qui, il vostro sostegno (che consisteva anche solo in una piccola stellina) è stato davvero importante per me, è grazie a voi se trovo la voglia di continuare a scrivere.
Io ora vi lascio, ma non dimenticate di lasciare una stellina qui 👇.Baci.
Alla prossima.❤
STAI LEGGENDO
Ne è valsa la pena|| CAPO PLAZA
Teen FictionATTENZIONE Questa storia è il sequel di 'Forte e chiaro|| Capo Plaza", se non leggete la precedente risulta difficile capire questa. Inoltre, all'interno della storia sono presenti scene di violenza. Sono passati cinque anni da quella notte, la nott...