Capitolo 11

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Ora le cose sono tutte più chiare.Io gli ricordo un suo vecchio amico morto non so dove,non so quando.Non riesce a guardarmi negli occhi per questo...Mi respinge per questo allora,dissi tra me e me.Solo al pensiero mi si stringeva il cuore."Che stupido che sono stato.Invece di aiutarlo gli ho causato ancora più problemi..Dio non voglio più vederlo cosi,devo aiutarlo.Gliel'ho promesso e che gli piaccia o no,l'aiuterò.

Niall.Devo parlare con Niall."       

Tornai dentro la scuola e andai dritto in infermieria.La dottoressa mi disse che avevano lasciato la stanza qualche minuto fa.Tornando indietro incontrai Zayn.

"Ehi Zayn! Come stai?"il moro fece per rispondermi ma io subito dopo continuai " spero bene.Senti mi servirebbe il numero di Niall,potresti darmelo per favore?" gli chiesi speranzoso.

"Come andiamo di fretta eh.Ma certo,dammi il tuo telefono cosi te lo scrivo" mi disse lui aspettando il mio cellulare.

"Ecco tieni" presi il telefono dalla tasca della felpa e glielo diedi.Lui scrisse il numero e subito dopo me lo restituì.

"Grazie ancora Zay,alla prossima!" gli dissi io raggiungendo velocemente l'uscita.

...

"Andiamo rispondi...Rispondii" dissi ad alta voce.

"Pronto?" disse il biondo dall'altra parte della linea.

"Ehi Niall"

"Louiss? ehi come va?" disse lui stupito dopo aver riconosciuto la mia voce.

"Bene,senti ho bisogno di parlarti..."

"Oh, certo ma non ora..."

"È davvero importante Nì" dissi io supplicandolo.

"Davvero non posso adesso Tommo,ti chiamo appena posso" e riattaccò.

Lo maledii e tornai in classe per l'ultima lezione.

Per chiudere in bellezza questa stupenda giornata di merda,perchè non fare il corso di matematica,no?.

Numeri su numeri,formule su formule.Le lezioni di matematica erano una tale palla.Più mi sforzavo di capire e meno ci riuscivo.Non era come biologia o chimica.Matematica era un fottuto martirio.

"Mmh oggi interrogo va" disse quella palla del professor Brown.

"Vediamo....Louis tommolison?"

"Semmai Louis Tomlinson",risposi seccato.

"Si tu,forza dimmi come si svolgono due dissequazioni."mi chiese lui.

"Non lo so." risposi semplicemente io.

"Ma era la lezione di oggi e doveva saperlo.." rispose lui calmo.

"Si era la lezione di oggi e non me ne è potuto fregar di meno.Non so niente,puo mettermi quel che gli pare tanto peggio di cosi non mi puo andare" dissi scocciato.

"Signor tolson,Ma come si permette? Ma non si vergogna?" disse lui turbato.Alzai gli occhi al cielo perchè aveva sbagliato di nuovo la pronuncia del mio cognome ma non gliela corressi.

"Mmh vediamo..No." risposi facendo un sorrisino fastidioso.Non era da me comportarmi cosi ma non ne potevo proprio più.

"Questa è mancanza di rispetto ragazzo,il preside sarà felice di rimetterti in riga." rispose stupito dal mio comportamento.

"Ma si dai. Mi dica dove devo andare cosi prima di andare a casa saluto pure lui" risposi di nuovo in tono troppo sarcastico.

"Roba da matti. Per favore Jay,accompagnalo tu" disse rivolgendosi a quella specie di gnomo della classe.Era addirittura più basso di me quel coso..Vabbè.

Hurt-Larry StylinsonDove le storie prendono vita. Scoprilo ora