Insieme all'improvviso/ Dramione

È Tutto Finito ?

Dopo aver mangiato un piatto di lasagne, una bistecca leggermente al sangue con vari contorni e una fetta di torta di zucca , Hermione può ritenersi sazia, adesso può ordinare il caffè, non può mai mancare dopo un buon pasto. Draco Malfoy di fronte a lei è letteralmente scioccato, più la guardava mangiare più sgranava gli occhi, non riuscendo a concepire come diavolo potesse mangiare così tanto una donna magra come lei. Certo, sa che è sempre stata una buona forchetta ma ancora non si è abituato al suo essere così vorace. Guardandola al di sopra del suo calice di vino continua a pensare a quanto accaduto solo due ore prima, ha rischiato veramente di perderla, facendogli capire quanto tiene a quella pazza e straordinaria donna che gli siede di fronte. Dopo il suo piccolo e breve crollo emotivo non ha più versato una lacrima, non ha nemmeno voluto parlare di quanto successo, si è limitata a chiedergli se avesse trovato il suo messaggio e subito dopo lo ha trascinato in un ristorantino nuovo di Hogsmeade. Ma è ora di tornare alla realtà, durante il pranzo i discorsi sono stati banali, nessuno voleva affrontare nessun argomento importante, l'unica cosa che desideravano era passare un po' di tempo insieme ed in pace. Senza pensieri, allontanando problemi e paure anche se per poco tempo.

-"Andiamo al Ministero."

-"Sicura Emi?"

Emi, un piccolo nomignolo che nessuno le aveva mai dato, tutti la chiavano Hermione o Herm, mai Emi, ma le piace, e non solo perché suona bene ma perché solo lui la chiama così, a lui è venuto spontaneo quel nome.

-"Si, lo sono. Voglio chiudere questa faccenda una volta per tutte. Quando questa sera torneremo a casa voglio addormentarmi sapendo che non correremo più alcun pericolo."

-"Non posso darti torto. Pago il conto e andiamo!"

Draco si alza e va verso la cassa, dopo aver pagato viene fermato dal proprietario, Hermione ne approfitta per osservarlo un po'. Quello che una volta era un ragazzo schivo, freddo, non si azzardava a parlare con persone, dal suo punto di vista, inferiori a lui, adesso è li, che parla animatamente con il proprietario di un ristorante normalissimo. Anche se ormai dovrebbe esserne abituata le fa ancora strano vedere quell'uomo così cambiato. Un sorriso le spunta nel viso adesso rilassato dopo la disavventura che le ha causato non poca ansia, un sorriso riferito a lui, a quell'uomo così particolare, complicato ma assolutamente affascinante. Un battito le viene a mancare quando lui si volta verso di lei e vedendola intenta ad osservarlo ricambia il sorriso, facendole arrivare quel calore che solo lui è riuscito a farle conoscere. Si scusa col suo interlocutore e torna da lei.

-" Forza alzati mangiona, è ora di andare!" Dice lui sempre sorridendo.

-"Ehi non chiamarmi così!" Risponde lei facendo la finta offesa.

-"Certo che ti chiamo così! Manderai al lastrico i Malfoy se ti porto ancora fuori a mangiare!" Ora il sorriso è diventata una vera e propria risata beccandosi un pugno scherzoso nel braccio.

E'ormai un'ora che Hermione è dentro quella stanzetta con Potter e il Ministro,Draco è spazientito, camminando avanti ed indietro fuori la porta in attesa che questa si apra facendo tornare da lui la riccia. Sa bene che adesso è al sicuro ma con l'angoscia provata e aver visto il suo pianto dopo averla liberata da quei due pazzi non gli è facile starle distante. Vorrebbe essere li con lei,tenerle la mano per farle capire che lui le è accanto.
Sedendosi nella scomoda sedia torna col pensiero a quel momento in cui ha sentito quattro parole uscire dalla bocca di lei, < io amo Draco Malfoy> , i brividi tornano a farsi sentire in tutto il corpo, il cuore minaccia di uscire dal petto, i denti bianchi e perfetti fanno capolino nel suo viso mostrandosi in tutto il loro splendore, illuminandolo di felicità come se fosse un bambino la mattina di Natale. In tutta la sua vita nessuno gli ha mai detto di tenere a lui, nemmeno sua madre, un po' perché costretta da suo padre, credendo che troppe dimostranze di affetto lo avrebbero reso un uomo debole, un po' per la sua educazione, una donna Black non può manifestare troppo i suoi sentimenti, freddezza e compostezza sono le basi di una nobildonna.