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Pov's belen

Mi ero appena svegliata.... Gli stavo accarezzando il viso pieno di lacrime.... Ero stupita, cioè il diavolo che piangeva per un insignificante umana?! Per me poi!
Non avevo scordato tutto ciò che mi aveva fatto, infatti staccati subito la mano dalla sua faccia, divenendo fredda ed impassibile.
Ero convinta che non fosse cambiato... Si piangeva... Ma chi mi dice che non era tutto un inganno per farmi cadere ai suoi piedi o per farmi restare con lui?

"vattene" gli dissi, non volevo passare un secondo di più nella stessa stanza dell'uomo che mi aveva obbligato al matrimonio e mi aveva stuprato, per non parlare di quando mi ha picchiato...

Al pensiero di tutti questi ricordi iniziai a tremare, sempre più forte, e fu una cosa automatica... "vattene!" gridai con gli occhi stra colmi di lacrime.
Lui rimase in pò interdetto
"m-ma amore che dici?"
Disse lui insicuro
"te ne devi andare... Io ti odio! Mi hai rovinato la vita, mi hai picchiato, stuprato e costretto al matrimonio! Non capisci che mi stai distruggendo lentamente? Basta!"
Dissi io gridando furiosa, mentre lacrime salate si riversavano sul mio viso.
Lui divenne serio e cupo e disse una cosa che non scorderò mai più, tanto mi impressionò questa frase nella sua semplicità...
" tu sei morta... Morta dentro... Ed è questo che mi affascina.
Tanto odio in un solo corpo, in una sola persona"
Sentendo questa frase mi vennero i brividi, perché si, aveva fatto centro.... Ero morta dentro, un involucro vuoto, senza anima o forse con una piccola parte di essa rimanente, nera ed oscura...

Gli diedi uno schiaffo talmente forte da fargli girare la testa di lato.
Fu un secondo... I suoi occhi diventarono rossi, gli spuntarono i canini e mi prese per i capelli buttandomi fuori da letto a terra.
Era accecato dalla rabbia, prese a trascinarmi fuori... Ero spaventata a morte
"basta ti prego mi fai male!" dissi singhiozzando sempre di più.
All'improvviso si fermò davanti ad una porta di ferro scura, la aprì e quello che Vidi furono delle scale a chiocciola che scendevano sempre più in basso.
Riprese a trascinarmi, sentii addirittura delle ciocche di capelli strapparsi, e sicuramente con tutte le botte ch e ho preso fino ad ora, domani mi spunteranno i lividi.

Arrivammo alla fine della scala, e Vidi varie celle disposte suna accanto all'altra nelle sue pareti dei corridoi.
Li c'erano dei demoni simili a quello che mi aveva attaccato durante la mia fuga.

Infondo a questo corridoio,  spiccava una porta blindata, simile a quella in cui  eravamo entrati prima, di ferro scuro.
Lui la aprì e mi ci buttò dentro con molta forza.
"sei solo una troia... Starai li finché non imparerai ad obbedirmi puttana"
"vaffanculo!"
Mi diede uno schiaffo talmente forte da farmi cascare e sbattere la testa nel pavimento di roccia.
Se ne uscì con gli occhi più fiammanti di prima..
Ebbi paura, ma non una qualunque, una paura uguale a quella che provai quando mi resi conto di essere sola al mondo....
Chiuse la porta a chiave.
Cercai di rialzarmi e dopo vari tentativi ci riuscì.
Il dolore alla testa aumentava secondo dopo secondo e riuscì solo a vedere la stanza, senza letto, con una ciotola per fare i bisogni e un lenzuolo  sottile ed ingiallito, sporco di sangue come letto.
Poi vidi buio, la vista mi si oscurò.

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Me

Al prossimo capitolo❤️

"ᎢᎻᎬ ᎡᏫᏚᎬ ᏫᎱ̵ ᎻᎬᏞᏞ"Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora