CAPITOLO 7

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raggiungo il punto dove ci saremmo incontrati io e Lauro. lui era già lì.

<<ciao>> dissi io

<<ciao,vieni,siediti>> disse facendomi segno di sedermi al muretto accanto a lui.

mi sedetti. lui stava sorseggiando una birra. silenzio tombale.

<<perché volevo vedermi?>> chiesi

<<devo chiederti un favore enorme >> disse <<so che sei brava in inglese,domani ho il compito ,potresti aiutarmi ?>> mi chiese con faccia disperata

<<si >> risposi <<se vuoi possiamo andare a casa mia>> dissi

<<va bene,finisco la birra e andiamo>> aggiunse lui

lui beve un sorso. io mi allungo con il braccio per prendere la bottiglia per poter bere un po'

<<no,sei piccola>> disse sorridendo e allontanando il braccio

<<ma vai a cagare>> dissi per poi prendere la bottiglia e bere un sorso. poi gliel'ho passata di nuovo.

prese un sorso di nuovo anche lui.

<<Lauro,parlami un po' di te>> dissi incuriosita

<<non c'è molto da sapere di me>> disse

<<impossibile. ogni persona ha sempre qualcosa da raccontare di se>> risposi

lui mi guardò,poi iniziò a parlare.

<<sono sempre stato un ragazzo dipendente da quando ero piccola,andavo alle feste e tornavo tardi,mi sono fatto il primo tatuaggio a 15 anni,sono scappato di casa,insomma ne ho combinate di tutti i colori>> disse ciò sorridendo <<ho sempre avuto la passione per la musica,volevo fare il cantante e lo voglio fare tutt'ora solo che per i miei genitori questa era solo un capriccio,una cazzata che non si sarebbe mai avverata. ho passato giorni e giorni a dirgli che quella era la vita che faceva per me e che la scuola non era per me. però loro mi hanno detto che ero un fallito,che pensavo a queste sciocchezze e mi hanno rinfacciato il fatto che mio fratello adesso è un medico in gamba e io a 24 anni mi ritrovo a fare ancora il 4 superiore. e hanno ragione>> disse un po' giu

<<e tu ti abbatti cosi? Lauro,la vita è tua,non dei tuoi genitori. se tu senti che fare il cantante è la tua via,devi farlo,non devi abbatterti. non devi rinunciare ai tuoi sogni e devi sempre lottare per far sì che questi si avverino. te ne devo fregare di quello che dice o pensa la gente,la vita è tua,e se stai bene,stanno bene tutti>> gli dissi mettendo una mano sulla sua spalla

lui mi guardò negli occhi e mi sorrisi.

<<grazie,davvero>> disse

dopo un altro momento di silenzio.

Amami||Achille Lauro||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora