Capitolo XVII: Un bentornato molto caloroso
ATTENZIONE: capitolo incandescente!
Quando atterrarono a Quantico, Hotchner prese un taxi e si fece portare direttamente a casa: non voleva neppure perdere il tempo necessario a recuperare la propria macchina dalla sede dell’FBI. Avrebbe preso un altro taxi per andare a casa di Aileen, e poi si sarebbe organizzato per lunedì mattina. Intanto, voleva passare tutto il fine settimana con lei: come Aileen aveva detto, lui doveva farsi perdonare due mancanze, e quello gli sembrava un buon modo. Jack sarebbe stato in visita ai nonni a Seattle, perciò era libero. Naturalmente si sarebbe adeguato agli eventuali piani di Aileen, ma sperava che non ne avesse.
Una volta a casa, fece una doccia e si cambiò, indossando camicia e jeans: con Aileen voleva essere solo Aaron, non l’agente speciale supervisore senior Hotchner. Poi buttò un cambio nella sua sacca da viaggio, nonché rasoio e spazzolino da denti.
Prima di uscire, si lanciò un’occhiata allo specchio e stentò a riconoscersi. Aveva sul volto l’espressione impaziente ed ansiosa insieme di un giovane di vent’anni che va a trovare la sua ragazza, il respiro leggermente affannato e lo sguardo luminoso. Sorprendendo se stesso, sorrise alla propria immagine riflessa.
* * *
Quella sera, Aileen uscì mezz’ora prima dal lavoro per tornare a casa ed avere il tempo di prepararsi all’incontro con Hotchner. Dopo una settimana abbondante dall’unica volta che avevano fatto l’amore, pensava che non avrebbero perso tempo in convenevoli, così fece una doccia ed indossò una corta vestaglia a kimono in seta, e sotto di essa solamente un paio di slip di pizzo color avorio; lasciò i capelli sciolti sulla schiena e rimase a piedi nudi. Sorrise tra sé: si sentiva spudorata. Davvero molto spudorata…
Erano le sei e trentatré quando udì il campanello suonare; verificato che era proprio Hotchner, gli aprì il portone d’ingresso, poi lo attese sulla soglia dell’appartamento, la schiena mollemente appoggiata allo stipite, un sorriso sexy sulle labbra. Quando Hotchner uscì dall’ascensore e la vide, rimase per un momento immobile a fissarla, col fiato sospeso: bontà divina, non riusciva a capacitarsi che fosse tanto bella, e desiderabile… e che fosse sua. Rapidamente chiuse la distanza tra loro per prenderla tra le braccia, lasciando cadere la sacca da viaggio a terra; Aileen gli annodò le braccia attorno al collo e gli abbassò la testa per impadronirsi della sua bocca in un bacio rovente che gli diede le vertigini, un bacio a cui rispose con lo stesso trasporto.
“Mi sei mancata da morire”, le sussurrò contro le labbra, prima di baciarla di nuovo, con foga.
“Anche tu”, mormorò lei di rimando, appena poté. Fece un passo indietro, trascinandolo con sé, e chiuse la porta con una spinta del piede. Barcollarono verso il centro della stanza, rifiutando di lasciarsi le labbra, e finirono contro il tavolo da pranzo. Hotchner afferrò Aileen e la sollevò, mettendola seduta sul bordo; automaticamente, lei aprì le ginocchia, e lui vi s’infilò in mezzo, premendo la propria durezza maschile contro il caldo centro del corpo di lei. Sentendo la sua virilità spingere laddove era più sensibile, Aileen gemette nella sua bocca. Un fiotto di calore le sbocciò in grembo.
Udendola, Hotchner gemette a sua volta. Le mani gli prudevano per la voglia di accarezzarla tutta. Infilò una mano tra i loro corpi, trovò il nodo che chiudeva il kimono e lo sciolse, aprendole l’indumento. Accorgendosi che sotto non indossava praticamente niente, passò anche l’altra mano sul davanti del busto di Aileen, risalendo fino a posarle entrambe attorno ai suoi seni dai capezzoli già ben eretti. Vi passò sopra i pollici in un movimento circolare che la fece rabbrividire di piacere. Le lasciò la bocca, tracciando un sentiero di fuoco verso il basso, baciando e mordicchiando la delicata pelle della gola, del petto, del seno, fino a chiudere le labbra prima attorno ad un duro bocciolo, poi all’altro, stuzzicandoli con la lingua e i denti.
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Aileen, o lo splendore del sole
Romansa🥇Prima classificata nella lista dedicata nel contest *E il fandom parlò* 2021 di @freakdirectioner Per ordini superiori la squadra di Hotchner viene affiancata da una psicologa che ha l'incarico di alleviare il tremendo stress mentale a cui gli ag...