Capitolo 1

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Il telefono squilla, allungo la mano sul comodino un pò troppo lontano e rispondo con una delle mie migliori voci da zombie.
Uno strano acuto che non riconosco immediatamente mi risveglia dal mio torpore -"stai ancora dormendo!! muoviti sono sotto casa tua se non ti prepari in 10 minuti me ne vado"grida quasi rompendomi un timpano.

Cazzo è Stella, ovviamente la sveglia non ha suonato,cominciamo proprio bene il primo giorno di scuola.
-"scusami Stella,dammi solo due minuti e scendo"dico ancora con voce  assonata.

-"Ecco il primo ritardo dell'anno " chiude la chiamata arrabbiata.

Corro in bagno per una sistemata,mi osservo allo specchio ma i residui di mascara sotto gli occhi dichiarano in partenza la fine delle mie speranze mentre lavo tutto via.
Volo in cucina,mamma è a lavoro,infatti trovo un suo bigliettino con su scritto:
"Tesoro, oggi torno tardi ti ho lasciato qualcosa in frigo"

come sempre mi lascia da sola. Bevo un bicchiere di succo,jeans, felpa e saluto la mia calda casa.

Appena fuori Stella è visibilmente arrabbiata,il suo sguardo è peggio di una lama appuntita, faccio un salto su di lei e con la mia tecnica del solletico ristabilisco l'ordine delle cose.

-"basta ,basta sei perdonata ora andiamo"dice ridendo.
-"grazie Stella prometto che non succederà più"

Lei mi guarda con uno sguardo da "lo so benissimo che lo farai anche domani" ma ci incamminiamo ignorando la cosa.
Non mancano gli aggiornamenti mattutini delle quasi conquiste della mia insistente amica,un ragazzo carino che ha incontrato in palestra che le fa corte da mesi senza sosta a cui non intende dare soddisfazioni. Suppongo non sia davvero interessata a lui ma piuttosto a dimostrare a se stessa che può controllare il mondo con uno sguardo. Le sue teorie complottiste sugli uomini che si credono una razza superiore mi spaventano spesso,non capisco se ci creda davvero.
Non le mancherebbe in ogni caso il carisma per controllare il pianeta, sia nei suoi modi delicati e maliziosi,sia nella bellezza particolare che possiede, la descriverei quasi come una principessa dal volto dolce che all'occorrenza si alea con la strega cattiva per rubare il trono al padre.

In breve tempo siamo a scuola e stranamente o per fortuna solo 5 minuti di ritardo, la prof sbuffa ma non ci fa caso, sarà il primo giorno dell'inizio della tortura a renderla di buon umore. Vado a sedermi al mio posto in fondo all'aula  pronta a sopportare una giornata noiosa. Il programma scolastico a quanto pare consiste nel ribadire che siamo all'ultimo anno e che dobbiamo pensare alla realizzazione futura iniziando con il rendere agli esami finali,ma se il mio futuro dipende realisticamente da quello posso iniziare a cercare un ponte sotto il quale vivere.
La campanella suona e finalmente sono libera di andare a casa. Stella e io facciamo la strada di ritorno parlando dei nuovi prof,imitando i loro atteggiamenti e confrontando la nostra tradizionale lista delle parole che in 10 minuti di spiegazione hanno ripetuto 30 volte, sul podio c'è l'immancabile "praticamente" che ogni anno ritorna.

Arrivata a casa mangio qualcosa in fretta, non ci tengo a descriverlo perché non ho ben capito neanche io cosa fosse, finisco e mi butto a guardare film random in tv. Verso le 21:00  mi squilla il telefono.
-"tesoro, stanotte sostituisco una mia amica quindi non torno" dice dispiaciuta.
Lo so che i soldi ci servono perché con quello che ci da mio padre non si và avanti,però lavora troppo.
-" ti voglio bene tesoro" continua dopo la mia conferma.
-"anch'io" chiudo.

Non c'è quasi mai a casa e iniziano a mancarmi quei giorni dove insieme sul divano con il nostro telefilm preferito accompagnato da una cioccolata calda passavamo serate tranquille. Tra la TV e un po di musica arriva la linea di confine delle 23 che segna l'ora del letto, con un po di stanchezza lo raggiungo. Ripenso un po a tutta la giornata e a i nuovi prof,  alle mie compagne ritrovate, alle risate che Stella non smette di creare e  man mano scivolo nel sonno addormentandomi.

All'improvviso un rumore mi sveglia. Un rumore non troppo forte e lontano ma abbastanza presente da avermi scossa. Controllo l'ora , sono le 3, il suono svanisce dopo poco ed è meglio che torni a dormire senza farmi condizionare da queste paranoie,forse l'ho solo sognato.

Mentre sto per appoggiare la testa sul cuscino sento qualcos'altro,dei passi , sono dei passi leggeri e brevi, non sembrano neanche in casa,quasi mi si ferma il cuore tra uno e l'altro. Rimango immobile cercando di capire cosa sia e man mano la mia paura cresce. Sono terrorizzata.Non so cosa fare. Forse dovrei andare a controllare ma il mio coraggio in questo momento è troppo offuscato dal panico. Inizio a pensare, ci sono milioni  di opzioni possibili, la mia mente inconsapevolmente scarta direttamente le più brutte e rimangono solo due ipotesi o mamma è tornata prima ,cosa improbabile o forse ho immaginato tutto.
Sento un'altro rumore  che esclude la mia ultima teoria.Non mi sono immaginata niente, qui c'è qualcuno.

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