capitolo 4

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Apro lentamente gli occhi,davanti al mio letto vedo un'ombra strana, quasi luminosa,strofino gli occhi e l'immagine si fa più chiara,quei lineamenti famigliari mi fanno capire che è lui. Mi sta fissando con un sguardo pensieroso con quei suoi occhi tristi dove potrei perdermi, subito dopo mi rendo conto di quello che sta succedendo e vorrei urlargli contro visto che mi stava fissando mentre dormivo,cerco di aprire la bocca per dire qualcosa ma lui si porta il dito sulle labbra facendomi segno di fare silenzio.Logicamente sa che mia madre è nella stanza affianco e potrebbe sentirmi. Poi con l'altro dito indica in alto, quindi deduco che vuole parlarmi in soffitta. Mi alzo dal letto e abbasso lo sguardo per indossare le pantofole e quando lo rialzo lui non c'è più,dimentico che è un fantasma e che può spostarsi in 3 secondi da una stanza all'altra.

Salgo le scale e in un batter d'occhio sono nella stanza.Lui è seduto a terra con le gambe incrociate a guardare fuori dalla piccola finestra.In quel momento la mia rabbia scoppia.
" Si può sapere per quale motivo mi stavi fissando? Cosa sei una specie di stalker?" dico arrabbiata cercando di alzare la voce il meno possibile per non farmi sentire.
Lui mi guarda e fa uno dei suoi mezzi sorrisi come l'ultima volta che ci siamo visti.

"Perché ridi?" Dico.

" sono un fantasma stalker,mi hanno detto di tutto ma questa non l'avevo mai sentita" continua a ridere.

La sua risata smorza un po la collera che era in me e mi spinge a mordermi il labbro per trattenere un sorriso che non mi sembra il caso di mostrare adesso.
Mi tranquillizzo e mi siedo sul pavimento non molto distante da lui.

"comunque non dovresti fissarmi mentre dormo,da quanto tempo eri lí?"dico un po imbarazzata con la paura di aver detto qualcosa nel sonno.E da quando mio padre ci ha lasciati che parlo nel sonno.

" Lo sai che russi? Ho provato a chiamarti per ben 10 volte e tu non ti svegliavi " mi sta prendendo in giro e non smette di sorridere.

"io non russo" dico sconvolta
Non ha risposto alla mia domanda e questo mi fa pensare che forse non era lì da poco.
"Peccato che io ti ho sentito"

"Mi è parso di capire che volevi dirmi qualcosa o sbaglio?" Voglio cambiare argomento mi sembra troppo imbarazzante parlare di me che dormo e lui che mi guarda.All'improvviso si alza in piedi e il suo volto cambia diventando serio e preoccupato.

" no non ti sbagli"
" OK allora dimmi" dico curiosa. Il suo volto è troppo preoccupato,non promette bene.

" beh..io sono un fantasma ormai la cosa è diventata ovvia"
"Si anche se non riesco ancora a crederci,non sei come mi aspettavo fosse un fantasma"
" e come pensavi fosse un fantasma?" Domanda incuriosito.
"Non lo so qualcosa di più spaventoso, nei film i fantasmi sono luminosi e trasparenti tu invece mi sembri una persona normale solo che puoi attraversare le cose"

"Se volessi potrei farti morire di paura"dice cercando di spaventarmi

Non so perché ma ho la sensazione che non lo farebbe davvero.Non parliamo per alcuni minuti poi continua.
" tutta colpa di quei film stupidi senza senso che non hanno un filo di verità" dice questa volta con un tono più normale.
"Perché nella realtà i fantasmi non dovrebbero esistere"

"Ci sono molte cose che nella realtà non dovrebbero esistere" dice con lo sguardo perso nel vuoto.
"Non mi hai ancora detto quella cosa " dico con la mia curiosità a mille

"Allora..è... difficile da spiegare"è troppo preoccupato
"Tu provaci" esorto

" beh..quando mi hai visto la prima volta qui mi stavo nascondendo" quasi sussurra spostando lo sguardo
"Da chi?" Non voglio conoscere la risposta
"Da demoni, esseri senza cuore, pieni di un solo sentimento: l'odio.Loro cercano in tutti i modi di prendere i fantasmi e portarli nelle tenebre dove fargli patire tutte le sofferenze e i dolori di questo mondo solo per il loro divertimento"

"Come fanno a godere della sofferenza ?" È una cosa orrenda sono disgustata.
"Perché sono demoni il loro scopo di vita è questo devono allontanarci dalla luce devono portarci nella disperazione del buio"la sua voce è piena di dolore e tristezza
" come si fa a trovare la luce?" Dico
"Quando una persona muore se nella sua vita ha fatto cose buone va in paradiso se ha fatto cose orrende va all'inferno,tipica storiella che conoscente anche voi umani ma poi ci sono quelli come me,che hanno qualcosa di irrisolto,sono bloccati in questo mondo di mezzo"

" cosa devi compiere?" chiedo
"è questo il problema non lo so" si gira di spalle arrabbiato e si mette le mani in testa disperato continuando a parlare "non so cosa devo fare ho cercato in tutti i modi di scoprirlo ma non so come fare"
"E se non lo trovi?" Chiedo

"Rimarrò per sempre qui" risponde secco,come se cercasse di non ascoltare le sue stesse parole

Inizia a camminare nella stanza "non capisco perché non mi hanno mandato direttamente all'inferno dopo quello che ho fatto"gli sento dire con un filo di voce quasi come non volesse farmelo sentire.

Faccio finta di niente ignorando quella frase.
"Perché mi stai raccontando tutto questo?" Sono sicura che se mi sta dicendo tutto questo è perché vuole qualcosa in cambio o ha bisogno di qualcosa.

Cosa cerchi Josh?

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