capitolo 2

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Appena la porta si aprì , Trent comparve sulla soglia , in tutta la sua bellezza mentre si allentava la cravatta e si liberava d'un bottone della sua camicia di seta . Alzò lo sguardo ,un ciuffo ribelle di capelli neri gli cadde sulla fronte mentre quelle morbide labbra si schiusero in una linea lieta ,in un attimo tuttavia la sua attenzione passò da me ad altro. Marianne e Ian corsero ,urlando euforici, dal padre, fiondandosi tra le sue braccia,barcollò appena ma per fortuna li resse . Ogni giorno aspettavano con impazienza l'arrivo del padre dal lavoro , si sedevano sul tappeto oppure sul divano in salotto e appena  la porta si apriva correvano a salutarlo . Era sempre una gioia assistere a quella visione, vedere gli occhi di Marianne e Ian che si illuminavano quando si posavano sul loro papà ,la gioia e l'allegra che sprizzavano era qualcosa di unico . Un guizzo di letizia pervase le iridi di Trent quando indulgiò sulle loro piccole figure. Con le sue robuste braccia prese entrambi, Ian sulla sua spalla e Marianne sul braccio ,posò con difficoltà la borsa e li fece girare . La stanza venne invasa dalle loro grida divertite e  sorrisi alla loro euforia , la casa da quando c'erano si era animata di vita, i colori con le sue sfumature più brillanti l'avevano invasa,rendendola ancora più accogliente, come il calore del sole che filtrando dalle finestre  riscaldava piacevolmente con il suo bagliore.

"Papà,Papà,come è andata oggi?"la voce della nostra piccola,investì con allegra le orecchie di Trent, il suo viso grazioso e candido ,così puerile e dall'aria giocosa era pervaso  dall' allegria. I capelli castani che le ricadevano sull'esile petto e la bocca aperta che lasciava scoperto il  buchetto tra la sua dentatura causato dalla caduta d'un dente-avvenuta la sera prima- .Ormai quello piccolo pozzo di vitalità stava pian pian crescendo ed era un 'emozione immane assistere ad ogni suo  traguardo .Trent le sorrise e scompigliò i capelli a Ian,  che disordinatamente gli ricadevano sulla fronte,segno della corsa a nascondino a cui aveva giocato un'ora prima con la sorella . A differenza di Marianne aveva un viso meno paffutello e convenzionalmente  più formato . Trent posò a terra dolcemente entrambi e si chinò alla loro altezza, la luce nelle sue iridi era a dir poco reverente,un luccichio paterno gli attraversò il volto 

"è andato benissimo,ditemi .."mi diede una fugace occhiata complice "avete fatto stancare troppo la mamma?"tirai indietro le gambe sul divano e sorseggiai il mio thè caldo, deliziandomi a quella visione calorosamente familiare .Inclinai dolcemente il capo,rilassandomi, ogni fibra del mio corpo si stese beandosi di quella piacevole quiete nel quale si trovava. Perfino i suoni  che mi circondavano, acquistavano una sfumatura calma e tranquillizzante,sopratutto la voce della mia bambina "No,siamo stati bravi , l'abbiamo aiutata con le pulizie!"Marianne esultò , elogiando lei e suo fratello mentre il rosso primordiale del tramonto che con le sue sfaccettature calde picchiettava con inerzia sulla strada, si affievoliva per lasciar spazio alla sera . 

L'inverno era quasi alle parte e ciò segnava lo scadere del tempo, la fine delle giornate lunghe e del caldo estivo . Guardai l'orario , e in seguito il mio sguardo lo  diressi al piano di sopra, tra un po' James si sarebbe svegliato dal suo tenero sonno per acclamare la sua presenza e il suo cibo "bravi,quindi adesso sapete cosa succede?."Trent abbassò leggermente il tono per rendere la sua voce spaventosa ,Ian e Marianne gridarono entusiasti e si scambiarono un'occhiata complice prima di mettersi a correre velocemente per tutta la casa. Mio marito,che gioia chiamarlo così!Partì subito dopo e li inseguì con grinta. Ridacchiai percependo le innocente imprecazioni di Trent e i suoi inutili tentativi di spaventarli uniti alle risate delle due prede ,a cui il livello di adrenalina ed eccitazione era arrivato alle stelle . Li scorgevo correre all'impazzata,scomparire e ricomparire cercando di sfuggire alla presa del lupo. Mi stiracchiai lievemente , decidendo di alzarmi ,la fine coperta che mi copriva le gambe scivolò ,cadendo per terra , la presi e mi diressi al piano superiore non prima di aver dato una fugace occhiata allo sviluppo del gioco. Ormai Marianne era stata presa e imbronciata ,con le braccia incrociate restava ferma vicino al muro mentre suo fratello correva agilmente superando perfino il padre . 

Amami,ti prego -Momenti da ricordareDove le storie prendono vita. Scoprilo ora