𝐂𝐚𝐧𝐳𝐨𝐧𝐞 𝐜𝐚𝐩𝐢𝐭𝐨𝐥𝐨: 𝐂𝐥𝐨𝐬𝐞𝐫 - 𝐓𝐡𝐞 𝐂𝐡𝐚𝐢𝐧𝐬𝐦𝐨𝐬𝐤𝐞𝐫𝐬 𝐟𝐭. 𝐇𝐚𝐥𝐬𝐞𝐲
Tornati alla dimora del signor Stark, gli Avengers si riuniscono nel laboratorio del miliardario, per discutere sul da farsi.
«Le cose sono cambiate,» enuncia il genio miliardario playboy filantropo, muovendosi tra i suoi compagni di squadra. «Nessuno è più al sicuro. Aldrich Killian non ha ancora smesso di colpirci perché ci ha dato un'altra nuova minaccia che è come una bomba inesplosa della seconda guerra mondiale ma instabile,» si ferma un attimo, indicando Nigel, rinchiuso nella cella di ghiaccio che ho creato. «Lui, Nigel Killian, il figlio di quella faccia da schiaffi. Anche nel suo corpo è stata iniettata la BD6 ma, a differenza di Saettina, quella nel corpo di Fanboy è completamente diversa e fuori controllo: gli sta lentamente mangiando il corpo e lo sta uccidendo. Che idea malsana avesse in mente quel pazzo di suo padre, questo non lo so, ma di sicuro non è riuscito nel suo intento e non potrà dirci come salvare suo figlio dato che non è più qui tra noi. Finché non troviamo un modo per contenere la "crisi" che sta per incombere su ognuno di noi, nessuno è al sicuro e dobbiamo prendere dei provvedimenti il che significa che ci saranno dei cambiamenti.» annuncia, prima di fermarsi al centro del cerchio.
Bruce Banner lo guarda perplesso. «Un momento, Tony,» mormora, attirando l'attenzione di Iron Man. «Tu ci stai dicendo che se non troviamo in fretta una soluzione che ci metta tutti d'accordo, cosa altamente improbabile, siamo tutti spacciati?» chiede, cercando di trattenere la rabbia per non diventare Hulk.
Il signor Stark si avvicina all'uomo appoggiando poi una mano sulla sua spalla. «Tu sei sempre così pessimista, Bruce, non è così altamente improbabile! Siamo un mucchio di testardi e egocentrici "eroi" pronti a batterci per il nostro popolo e non pensi che troveremo un modo per sistemare questo?» cerca di farlo riflettere Iron Man, ma non comprende che ha solo peggiorato le cose.
In men che non si dica, infatti, si scatena il putiferio: gli Avengers incominciano a discutere l'uno contro l'altro, tutti tranne me e Peter Parker, i quali assistiamo alla scena senza dire nulla.«Non so come possano avere tutta questa energia per discutere l'uno contro l'altro, quando possono mettersi seduti e trovare una soluzione.» mi lascio sfuggire, scuotendo la testa esasperata.
Al mio fianco, Peter Parker scoppia a ridere. «La metti troppo sul semplice. È davvero molto difficile farli riflettere, Grace. Io ho imparato a restarne fuori, altrimenti il mio povero cervello non ne esce intatto.» ribatte il ragazzo, sorridendo, ancora divertito dalla mia frase.
Sorrido di rimando, avvicinandomi di un passo a lui, quel che basta per sfiorargli un braccio.«E adesso?» domando, titubante.
Peter mi osserva per un secondo interrogativamente.
«Adesso cosa?»«Adesso che cosa faremo? Nel senso, come risolviamo questa situazione della droga che scorre nel mio corpo che potrebbe uccidermi?» quasi sbraito, con le lacrime agli occhi, impaurita e spaventata.
Spiderman si volta verso di me e mi appoggia una mano sulla spalla. «Hey, guardami.» mormora, prendendo il mento tra il pollice e l'indice della sua mano, facendo così incontrare i nostri occhi. «Troveremo una soluzione, okay? Perché se c'è qualcosa che ho imparato in questi ultimi giorni è che gli Avengers non sarebbero quello che sono senza il tuo contributo. Sei stata tu a prendere la gemma del potere e a salvare il mondo da un'enorme minaccia e loro non se lo dimenticheranno mai, questo è poco ma sicuro. Sono anche persone di parole e io mi fido con ogni cellula del mio corpo di loro. Ci prenderemo cura di te, hai capito?» mi rassicura, usando fin troppe parole per l'amichevole Spiderman di quartiere che conosco.
Dopo essersi reso conto di quanto ha parlato, sbatte un paio di volte le palpebre, e mi guarda stupito. «Ho davvero parlato così tanto?» mi chiede e io annuisco. «Fantastico, adesso straparlo pure, i primi sintomi di chi è diventato psicopatico...» sospira, passandosi poi una mano sui capelli.
Ridacchio, appoggiando una mano al suo petto. «Non preoccuparti, Pete. Non diventerai uno psicopatico e grazie per avermi rassicurato.»
Peter mi sorride prima che Tony Stark possa schiarirsi la voce. Nel frattempo, la lite tra gli Avengers si è placata.
«Avengers dobbiamo dividerci. Ognuno dovrà convivere con altri e sopportarvi gli uni gli altri quindi...»Distolgo l'attenzione dal genio miliardario e mi soffermo sul viso del mio ex migliore amico mentre i ricordi di tredici anni di amicizia mi passano davanti. Come ha potuto fare una cosa del genere dopo così tanto? Davvero non ho significato nulla per lui?
I miei pensieri vengono interrotti dalla voce del Doctor Strange che si avvicina a me con cautela. «Grace...» mormora, tenendo lo sguardo fisso sui miei occhi. Non mi sono resa conto di aver iniziato a respirare affannosamente e che dei tuoni si sentono in lontananza. Abbasso lo sguardo verso le mie mani e noto che il ghiaccio e i fulmini stanno girando attorno ad esse.
Prima che possa fare qualsiasi cosa, Doctor Strange ritorna a parlare. «Grace, respira. Puoi farcela. Controlla i tuoi poteri e cerca la tua pace e il tuo equilibrio interiore.» mi consiglia, porgendo una mano verso di me, ignorando gli sguardi confusi degli altri supereroi.
Faccio come dice e improvvisamente ritorna il sereno sia in me che fuori. Sono riuscita a controllare i miei poteri. Stephen si lascia sfuggire un sorriso prima di ritornare al suo posto.
Tony Stark lancia un occhiataccia ad entrambi per poi continuare a parlare. «Ragazzo, tu ospiterai Saettina a casa tua con tua zia May. Ah, a proposito... salutamela tanto!» sorride in modo malizioso, facendo accigliare Peter Parker al mio fianco.
«V-Va bene, signor Stark.» risponde digrignando i denti, cercando di non apparire seccato e infastidito dal comportamento di Iron Man.
Thor e Loki non sembrano molto contenti della notizia: infatti, quando gli altri supereroi iniziano a lasciare la villa del milionario, iniziano a sbraitare contro il proprietario e io e Peter ne approfittiamo per svignarcela.
⚡️❄️⚡️❄️
La villetta della famiglia Parker è molto più carina di quanto la immaginavo. Peter si gratta la nuca, in completo imbarazzo.
«So che non è proprio la casa più lussuosa che ci sia, ma posso garantirti che è piuttosto confortevole.» dice il giovane, bussando poi alla porta. Dopo alcuni istanti, una signora sulla cinquantina apre la porta e attira ad un abbraccio Peter.
«Ciao Peter! Sei tornato a casa finalmente!» sorride la donna, prima di accorgersi della mia presenza. «Oh, e chi è questa bella fanciulla? La tua ragazza?» domanda poi, staccandosi dall'abbraccio.
«Ciao zia May, lei è Grace, è una mia amica e no, non è la mia ragazza.» risponde, arrossendo leggermente.
La signora scoppia a ridere e dà una leggera spintarella al nipote. «Stavo scherzando, Pete! Non essere così in imbarazzo! Comunque, è un piacere conoscerti, Grace.»
«Anche per me, signora.» sorrido, prima di seguire i due in casa.
«Oh ma quante formalità! Chiamami pure May, tesoro. Peter, perché non mostri la casa alla tua amica? Io nel frattempo cucino qualcosa per stasera.» propone la donna, per poi sparire in cucina lasciandoci soli in soggiorno.
Peter fa un gesto che abbraccia tutta la stanza. «Questo, come puoi ben notare è il soggiorno, là c'è la cucina e laggiù il bagno. Sopra c'è la mia camera, la camera di mia zia, una stanza per gli ospiti e poi un'altro bagno. Ah, nel seminterrato c'è una lavanderia e il vecchio ufficio di mio padre.» si affretta a dire il giovane, molto in imbarazzo.
Gli metto una mano sulla spalla, rivolgendogli un sorriso intenerito. «Hey, stai tranquillo. Non mangio mica nessuno. Che ne dici se guardiamo un film?»
Il giovane Spiderman mi rivolge uno sguardo grato e molto più calmo, per poi accendere la TV. Si prospetta una convivenza piuttosto interessante.
⚡️❄️ HEYA ⚡️❄️
Ciao ragazzi/e, eccomi finalmente!
Sicuramente per Grace e Peter questa convivenza sarà molto interessante perché... ah no, non accetto spoiler e non ve li darò! Fatemi sapere che ne pensate del capitolo con un commento!
Al prossimo aggiornamento,
Buona notte,
— addictedtomichael (and to Tom Holland🌈)
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𝐓𝐇𝐄 𝐍𝐄𝐖 𝐀𝐑𝐑𝐈𝐕𝐄𝐃 » 𝐀𝐕𝐄𝐍𝐆𝐄𝐑𝐒
Fanfiction[✓] ❝Un segreto nascosto fin dalla nascita. Un padre che non ha mai conosciuto. Una giovane ragazza in viaggio per trovare se stessa e conoscere le sue origini. «Grace, tu se la figlia di Thor, il Dio del tuono.» Una frase che cambiò la vita di una...